mercoledì 8 dicembre 2010

La minoranza (tutti compresi) vuole l'Oratorio

Dopo l'assemblea pubblica per pochi intimi dello scorso 24 novembre (vedi documento del 25/11/2010 su “Storie complicate”) in cui il Sindaco e l'Assessore all'Urbanistica ci hanno detto in sintesi che “la convenzione firmata da Don Carlo e protocollata in Comune l'11 novembre 2010 non è quella che avevano convenuto con la Parrocchia perchè presenta delle aggiunte da parte della Curia che risultano difficile accettare per il Comune”.



Da allora tutto tace, tranne delle voci di piazza e qualche articolo sui giornali locali che parlano di minoranza che attacca.

Voglio tranquillizzare la maggioranza, da parte della minoranza non c'è nessun attacco ma solo l'esercizio del diritto di esprimere un parere che non deve essere necessariamente di condivisione.

L'Oratorio per la minoranza è una struttura prioritaria. Il paese ha bisogno di un oratorio moderno e funzionale. Tutti noi, consiglieri di minoranza, siamo certi che se avessimo avuto il consenso degli elettori, sia l'uno che l'altro, il nuovo Oratorio sarebbe già in costruzione, magari in un sito più consono alle scopo.

Per togliere ogni dubbio diciamo ancora una volta che noi della minoranza vogliamo l'oratorio, ma non fra dieci anni ma subito. Lo abbiamo già detto e scritto al Sindaco, lo abbiamo già detto e scritto a Don Carlo. Continuiamo a dirlo e nel contempo continueremo a sollecitare la maggioranza a fare e non solo a parlare.

I ritagli di aree a servizi da utilizzare per il nuovo oratorio sono , per la forma e per la posizione, i peggiori possibili. Non poteva essere diversamente, è tutto perfettamente coerente con il processo di degrado che il nostro paese ha intrapreso in questi ultimi 10 anni. Nessuna pianificazione, nessun piano di crescita, nessuna voglia di valorizzare ciò che altri in precedenza con mille fatiche hanno costruito.

C'erano possibili aree alternative ? Certamente si. Ma ormai è troppo tardi. In una lettera del 26 ottobre 2004 Don Carlo scriveva al Sindaco: “Con la presente voglio portare alla Sua attenzione lo stato di inadeguatezza della struttura dell’attuale oratorio rispetto alle attese della nostra comunità. L’oratorio accoglie e cura la formazione dei nostri ragazzi, offrendo loro le opportunità e gli spazi necessari per una crescita umana e cristiana. E’, in altre parole, il punto di incontro non alternativo ad altri ma altresì integrato all’interno della comunità, dove si esprime la vitalità giovanile senza perdere di vista l’obiettivo fondamentale di crescere come onesti cittadini e buoni cristiani. In una comunità cristiana l’oratorio è il volto immediato e visibile della cura che la stessa ha nei confronti dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani. Questa responsabilità se è d’uso affidarla alla Parrocchia nella gestione corrente (come peraltro è successo fino ad oggi), deve necessariamente essere condivisa con l’Amministrazione Comunale per ogni ipotesi di evoluzione.

Oggi il nostro oratorio è inadeguato rispetto alle attese minime dei cittadini candiolesi ed ha una complessa ed onerosa gestione a causa della obsolescenza della struttura.

E’ urgente un cambio radicale.

E’ questa un’opportunità da condividere con l’Amministrazione Comunale per costruire un progetto in completa sinergia con le risorse sociali oggi disponibili nel nostro territorio. E’ necessario, quindi, trovare insieme un’area adeguata ed i fondi occorrenti per un oratorio decoroso e con prospettive di crescita coerenti con il piano di crescita della comunità.

In funzione di quanto sopra gradirei avere al più presto un riscontro con le indicazioni delle aree effettivamente utilizzabili per tale struttura e le risorse economiche che l’Amministrazione Comunale intende mettere sul campo per un nuovo oratorio.

La mia è una richiesta di aiuto concreta per una esigenza che sono certo non sta a cuore solo a me, ma anche a Lei e a tutta l’Am
ministrazione Comunale. Non possiamo più attendere, adesso dobbiamo fare insieme azioni concrete."
Con le promesse di un'area per il nuovo Oratorio vicino al Circolo degli Anziani sono già trascorsi più di 6 anni. Sono state elette due amministrazioni entrambe di centro sinistra ed alla fine è stata proposta un'area su cui è difficile fare un Oratorio decoroso. Complimenti a Don Carlo per la pazienza e la tenacia. Forse la paura di dover riprendere a discutere per anni con amministratori che sembra non sentono, non vedono e non pensano sono all'origine della sua ostinazione a non abbandonare l'idea di utilizzare l'area che, la maggioranza che ha amministrato dal 2000 al 2009 e l'attuale maggioranza figlia di quella di prima (l'attuale Sindaco era Vicesindaco ed alcuni assessori continuano a riscaldare la stessa sedia), gli hanno elemosinato quasi l'Oratorio fosse una sciagura per il paese.

Rispetto il suo pensiero anche se non riesco a condividerlo. Butto giù il boccone amaro e dico “va bene fate pure l'Oratorio tra le case, vicino alla ferrovia e vicino al centro di raccolta di rifiuti pericolosi (della ditta Ambrogio), ma fatelo in fretta perchè le condizioni di salute del vecchio Oratorio di via Deledda sono sempre più prossime al collasso”.

Per partire con i lavori bisogna approvare il Protocollo di Intesa che Comune e Parrocchia studiano da oltre 4 anni.

Un Protocollo che è ancora più brutto della forma dell'area su cui la Parrocchia dovrebbe costruire il nuovo Oratorio. Come dire che continuando così al peggio per Candiolo non c'è limite. L'ultima versione di questo Protocollo l'ha presentato alla parrocchia questa maggioranza, che in questo caso non può almeno addossare responsabilità alla precedente. Meno male che Don Carlo ha avuto l'ottima idea di sfruttare il vecchio “molino Petrinetti”. Questa idea di Don Carlo forse eviterà al “molino Petrinetti”, di essere abbattuto per “motivi di sicurezza” come è successo per la vicina ciminiera della segheria lo scorso 30 dicembre 2009. Mi auguro che Don Carlo troverà il modo di non abbatterlo ma viceversa di mantenerne la forma esterna.

Le modifiche che la Curia ha apportato alla versione concordata tra Parrocchia e Comune sono tutte da noi della minoranza considerate condivisibili. La stessa cosa però non è stata detta dal Sindaco nel corso dell'assemblea pubblica dello scorso 24 novembre 2010 (vedi documento del 25 novembre 2010 dal titolo “Il Protocollo di intesa tra Comune e Parrocchia per il nuovo Oratorio dal punto di vista della maggioranza “).

Per fare il nuovo Oratorio questo documento deve essere approvato in Consiglio Comunale. E noi della minoranza, tutti compresi, vogliamo che ciò avvenga. Abbiamo presentato delle osservazioni il 15 novembre 2010 (vedi documento del 16 novembre dal titolo “Osservazioni della minoranza sul protocollo di intesa firmato dalla Curia per il nuovo Oratorio”) con l'obiettivo di cercare di velocizzare l'iter di approvazione di quanto occorrente per rendere disponibile l'area destinata al nuovo Oratorio. Noi della minoranza vogliamo che alla fine del 2011 l'area sia resa totalmente disponibile alla Parrocchia insieme alle cubature necessarie per edificare quanto previsto nel progetto del nuovo Oratorio ed insieme alle liberatorie relative alle distanze con le parti abitate se necessarie.

Riassumendo: l'area che la maggioranza ha destinato per il nuovo Oratorio è la peggiore possibile, ma il nuovo Oratorio per la comunità candiolese è urgente. Don Carlo è stanco di trattare e la maggioranza che amministra considera il nuovo Oratorio una struttura di secondaria importanza.

La maggioranza in Consiglio Comunale ha la possibilità di approvare con i suoi soli voti qualunque cosa. A noi della minoranza resta solo il dispiacere di vedere trattate cose importanti come il nuovo Oratorio con superficialità e senza la passione di chi vuol vedere il proprio paese sempre più bello.

Siamo convinti che Don Carlo abbia ragione circa l'urgenza e anche che, da un'area geometricamente inadeguata riuscirà, con l'aiuto dei componenti della commissione, a farci il miracolo di un Oratorio comunque bello.

Con questo auspicio cerchiamo di portare il nostro contributo affinchè il nuovo Oratorio si faccia subito. Abbiamo presentato l'interpellanza di seguito riportata con l'intento di discuterla nel primo Consiglio Comunale utile, comprendere meglio le difficoltà della maggioranza e dare il nostro contributo per fare in modo che Don Carlo possa avviare la costruzione dell'Oratorio alla fine del 2011.

“Al Sig. SINDACO DEL COMUNE DI CANDIOLO

Oggetto: Interpellanza

I sottoscritti Consiglieri Comunali, in considerazione di quanto da Lei riferito nel corso dell'assemblea pubblica dello scorso 24 novembre 2010, chiedono di essere informati sui seguenti punti:

quali sono gli articoli del Protocollo di Intesa approvato dalla Curia, firmato da Don Carlo Chiomento e consegnato in Comune il 12 novembre 2010, che Lei nella suddetta assemblea ha detto essere illegittimi;

come la maggioranza risponde alle osservazioni della minoranza in riferimento al nuovo Oratorio come da documento presentato il 15 novembre 2010;

quando a parere della maggioranza possono iniziare i lavori di costruzione del nuovo oratorio.”

La conclusione è sempre la stessa …

... sono sempre le scelte che fanno i cittadini a determinare il futuro di un paese ...

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