sabato 4 dicembre 2010

L'improvvisa (s)vendita di terreni agricoli di proprietà del Comune di Candiolo

Il Comune di Candiolo fino a qualche mese fa era proprietario di alcuni appezzamenti di terreni, con destinazione agricola in località Prato Fiorito, per un totale di 103.096 mq (oltre 10 ettari).
A febbraio 2010 questi terreni sono stati affittati con contratto triennale all'azienda Agricola F.lli Bertola.
Ernesto Bertola è stato Assessore dal 1995 al 1998 con Antonio Costanzo Sindaco (amministrazione di centro sinistra), poi durante le elezioni del 1999 è stato in lista con Pasqualino Schifano candidato Sindaco (lista di centro destra). Naturalmente cambiare idee è legittimo ed in politica una normalità. 



A Candiolo anche una necessità se si hanno idee ed aspettative per il nostro paese diverse dal nulla espresso dai leader del centro sinistra che hanno governato e che governano negli ultimi undici anni. Ma questa è un'altra storia. Di Ernesto Bertola ho comunque una grande stima.
Torniamo ai terreni. Trattandosi di bene pubblico è giusto, qualora non si intendono vendere, ricavarne un utile e la cosa più semplice è fare una gara pubblica per affittarli al migliore offerente. Non so se è stata fatta la gara pubblica ma per quanto successivamente successo è relativamente importante.
Il 9 aprile 2010 (delibera n. 21) è stato approvato in Consiglio Comunale (con i soli voti della maggioranza) il bilancio di esercizio per il 2010. L'Assessore Tubiello, malgrado le perplessità della minoranza su spese di gestione che avrebbero potuto essere risparmiate e sulle ottimistiche previsioni di incasso di oneri di urbanizzazione, ha rassicurato tutto il Consiglio della correttezza delle previsioni e dello stato di salute delle finanze comunali. Tra le voci di entrata era prevista quella proveniente dall'affitto dei terreni per una previsione totale nel bilancio per l'esercizio 2010 di euro 91.000,00 (euro novantuno mila). Francamente non so se questa previsione faceva riferimento ai soli terreni in questione.
Il 10 giugno del 2010, quindi solo DUE mesi dopo l'approvazione del bilancio 2010 e QUATTRO mesi dopo l'affitto con contratto triennale dei terreni agricoli comunali in località Prato Fiorito, la Giunta Comunale con deliberazione n. 64 procede alla “individuazione dei beni immobili non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione o dismissione”. L'oggetto della proposta di delibera ovviamente approvata dalla Giunta erano gli oltre 100.000 mq di terreni in località Prato Fiorito. Come dire che i terreni non servono per amministrare il paese e quindi, indipendentemente da quanto annualmente incassato per l'affitto, risultava per la maggioranza conveniente venderli.
Detto e fatto. Il 17 giugno 2010 (delibera n, 39) la maggioranza presentava in Consiglio Comunale una proposta di delibera che precedeva la vendita tramite asta pubblica dei terreni di località Prato Fiorito.
Come minoranza, tutti compresi (Adamo, Schifano, Rollè, Demichelis, Loddo), abbiamo evidenziato quanto penalizzante fosse per il patrimonio del Comune di Candiolo vendere un bene che solo quattro mesi prima era stato affittato per tre anni. Abbiamo chiesto di quale fosse l'urgenza che obbligava il ricorso ad una vendita economicamente svantaggiosa per il Comune di Candiolo. Non si può essere contrari ad una vendita di beni propri quando situazioni imprevedibili ed improvvise mettono a rischio servizi ed opere indispensabili per i propri cittadini. Ciò che non abbiamo compreso, perchè mai scritto in nessuna delle proposte di delibera sopra citate, è quali fossero i servizi o le opere pubbliche a rischio di esecuzione.
Il Sindaco in CC aveva spiegato che alla scadenza del precedente contratto d'affitto a novembre 2009 non si era a conoscenza delle riduzioni che successivamente sono state fatte dal Governo nei confronti dei Comuni.
Il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010 - 2012 è stato approvato in via definitiva dal Senato il 22/12/2009 (con L. n. 192/2009). La riduzione del contributo ordinario, proporzionale alla popolazione residente ed in misura crescente per gli anni 2011 e 2012, riguarda gli Enti per i quali nel corso dell'anno (2010) ha avuto luogo il rinnovo dei Consigli Comunali. E quindi non Candiolo. Ed infatti il bilancio di previsione 2010 del Comune di Candiolo non prevedeva nella voce Trasferimento dallo Stato variazioni significative.
Ed allora cosa è successo tra il 9 aprile 2010 ed il 10 giugno 2010 ?. Se c'erano delle condizioni di grave sofferenza nel bilancio del Comune di Candiolo approvato solo due mesi prima, perchè non sono state indicate nella proposta di delibera che invece parlava solo di “beni suscettibili di eventuale valorizzazione, ovvero dismissione” ?. Cosi come scritta la proposta di delibera lasciava intendere che si stava cercando di sfruttare una opportunità e non che se voleva sanare una emergenza.
Il 7 luglio del 2010 (delibera n. 46) la maggioranza proponeva in Consiglio Comunale di inserire nel bilancio del Comune di Candiolo un capitolo in entrata relativo alla vendita di terreni agricoli per euro 300.000,00 (euro trecentomila) e di ridurre il capitolo delle entrate relativo ai proventi da concessioni edilizie per la stessa cifra. Così come scritto sembra quindi che, con il ricavato della vendita dei terreni, la maggioranza voglia realizzare le opere pubbliche che la riduzione dei proventi da concessioni edilizie potrebbero non consentire.
I proventi da concessioni edilizie vengono usate nei Comuni virtuosi e ben amministrati solo per le opere pubbliche. Il Comune di Candiolo invece ne usa una parte per le spese correnti (circa euro 60.000,00). Ma questa è un'altra storia complicata che sarà oggetto di un apposito racconto.
Ma quali sono queste opere pubbliche che la maggioranza ha in previsione di realizzare nel 2010 o semplicemente di finanziare ? In un prossimo documento riprenderò le promesse previste nel bilancio 2010 per vedere quante e quale di queste opere sono state avviate o finanziate. In questo modo ciascuno di voi potrà verificarne l'effettiva urgenza.
Ma ciò che maggiormente ci sorprende è il valore relativamente basso di previsione di incasso dalla vendita dei terreni: solo euro 300.000,00 (euro trecentomila) poi in fase di bando portata ad euro 400.000,00 (quattrocentomila) come più avanti indicato. Chiunque di Voi provi a chiedere in vendita un ettaro di terreno agricolo. La cifra nel Comune di Candiolo e Comuni limitrofi è difficilmente inferiore ad euro 60-80.000,00, che corrisponde ad un totale di circa euro 600-800.000,00 per i dieci ettari dei terreni di cui stiamo parlando. Forse neanche nelle vendite per incanto si trovano valori economici così bassi come quelli ipotizzati dal Comune di Candiolo.
Come minoranza, tutti compresi (come prima), abbiamo esternato il nostro disappunto, osservando che se si vuole effettivamente valorizzare il bene pubblico bisogna prima metterlo nelle condizioni migliori per essere presentato al mercato. Nel caso specifico mettendolo in vendita libero da ogni diritto di prelazione o vincolo d'uso oppure se possibile variando la destinazione urbanistica di almeno una parte. Niente di tutto questo è stato fatto.
Se, come dice il Sindaco, l'esigenza di vendere è dovuta ad una previsione improvvisa di minore entrate confermata dal Governo anche nelle previsioni dei prossimi anni, niente è stato fino ad oggi proposto in ottica di razionalizzazione e diminuzione della spesa corrente. Esauriti nel 2010 gli euro 300.000,00/400.000,00 incassati con la (s)vendita dei terreni in questione dal 2011 la maggioranza cosa (s)venderà ? .
La procedura aperta per la vendita è stata predisposta prima dell'estate 2010 dal responsabile del servizio tecnico Lavori Pubblici e Patrimonio con importo a base di gara soggetto a rialzo di € 400.000,00 (quattrocento mila).
L'1 settembre 2010 sono state aperte le buste (solo una !) ed è stata aggiudicata provvisoriamente la vendita alla cooperativa agricola Speranza, avendo offerto il rialzo dell’uno per cento sul prezzo a base di gara di € 400.000,00, portando il prezzo di vendita ad € 404.000,00.
Trattandosi di fondo agricolo concesso in affitto all’Azienda Agricola F.lli Bertola s.s. l’alienazione del bene è stata condizionata allesercizio del diritto di prelazione, da presentarsi entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione della comunicazione (3 settembre 2010).
Con nota del 2 ottobre 2010 la Società Agricola f.lli Bertola dichiarava la volontà di voler esercitare il diritto di prelazione di acquisto dei terreni e pertanto di acquistare i fondi offerti.
Chi è in affitto non ha alcun vantaggio a partecipa all'asta, il diritto di prelazione gli riserva l'ultima parola dopo l'aperture delle buste. Ciò che deve augurarsi è che si sia almeno un'offerta. Questo è stato.
Il 15 ottobre 2010 con determina n. 291 si procedeva all'aggiudicazione definitiva della vendita dei terreni in oggetto alla società agricola F.lli Bertola.
La storia finisce qui con il Comune di Candiolo, secondo me, sempre più povero
... ma sono sempre le scelte che fanno i cittadini a determinare il futuro di un paese ...

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