giovedì 25 novembre 2010

Il Protocollo di intesa tra Comune e Parrocchia per il nuovo Oratorio dal punto di vista della maggioranza

Mercoledì 24 novembre alle ore 21, la maggioranza ha incontrato i candiolesi ed ha raccontato a loro quale è lo stato della trattativa in corso con la Parrocchia per arrivare alla firma della convenzione con oggetto la ricollocazione dell'Oratorio nell'area ex-Ariagel. All'incontro erano presenti poco più di 20 persone. Un incontro di pari oggetto era stato convocato da don Carlo il 15 novembre in sala parrocchiale (vedi documento pubblicato il 16 novembre).


La prima domanda che mi faccio è la seguente: perchè Parrocchia e maggioranza hanno sentito l'esigenza di incontrare i cittadini candiolesi separatamente ? Se due persone conducono una trattativa e giungono ad una definizione condivisa e soddisfacente per entrambi perchè non presentarsi insieme ai cittadini e raccontare i vantaggi per la cittadinanza dell'accordo raggiunto ? Perchè questa voglia di coinvolgimento arriva quando nell'area ex-Ariegel sono già state individuate le parti edificabili e quelle a servizi e sono già in corso i lavori di costruzione dei nuovi complessi residenziali ? Perchè dal 2004, anno in cui don Carlo ha chiesto ufficialmente (c'ero anche io) al Comune una superficie a servizi per il nuovo Oratorio nell'area ex-Ariagel, siamo arrivati al 2010 ed ancora non c'è coincidenza di intenti ? Forse perchè il nuovo Oratorio interessa solo don Carlo ed il 55% dei cittadini candiolesi che NON hanno votato questa maggioranza.

Ma queste domande sono ovviamente dei dettagli, ciò che conta è la sostanza. Riassumendo il Sindaco Molino e l'assessore Melino hanno detto quanto di seguito riportato.


Sindaco “… contrariamente a quanto dicono i giornali noi (Sindaco e maggioranza) e Parrocchia (don Carlo e commissione per l'Oratorio) non abbiamo mai litigato. La convenzione che ha firmato Don Carlo e stata protocollata in Comune l'11 novembre 2010 ma non è quella che avevamo convenuto insieme nell'ultima riunione perchè presenta delle aggiunte da parte della Curia che ci risulta difficile accettare ...


Le aggiunte, fatte dalla Curia, di cui parla il Sindaco, sono principalmente quelle dell'articolo 10 (vedi documento pubblicato il 23 novembre 2010) in cui è indicato che: il protocollo di intesa si considererà valido solamente dopo l'avvenuta approvazione da parte dell'amministrazione comunale del progetto di costruzione del nuovo oratorio e che tale progetto verrà presentato all'ufficio tecnico comunale dalla Parrocchia entro due mesi dell'effettiva assegnazione delle aree su cui l'Oratorio si vuole ricollocare.


Come già scritto in precedenti occasioni il Protocollo di Intesa prevede uno scambio di aree: quella edificabile di via Verdi di proprietà della Curia passerebbe al Comune (su cui poi il Comune trasformandola in area a servizi dovrebbe ampliare la scuola materna e costruire dei parcheggi !?), mentre l'area di via Deledda attualmente a servizi di proprietà del Comune passerebbe, trasformata in edificabile, alla Curia. Questo scambio, di interesse soprattutto del Comune, trova pari interesse da parte della Parrocchia se si trova una idonea ricollocazione dell'Oratorio contemporaneamente allo scambio delle aree prima citate. Attualmente in via Deledda c'è un Oratorio malmesso ma è sempre l'unico disponibile. Se l'area di ricollocazione del nuovo Oratorio sarà disponibile fra una decina di anni questo vuol dire che anche l'uso in termini costruttivi dell'area di via Deledda da parte della Curia non può avvenire prima di dieci anni. Viceversa il Comune, con la firma della convenzione, avrebbe disponibilità dell'area di via Verdi da subito. Ma se la Parrocchia accetta uno scambio di aree per fare il nuovo Oratorio perchè deve aspettare dieci anni per dare ai candiolesi una struttura utilissima e tanto attesa ? Fra dieci anni come sarà la struttura già malmessa di via Deledda ? Evidentemente queste problematiche non interessano l'attuale maggioranza.


Ma perchè la disponibilità dell'area ex-Ariagel per il nuovo Oratorio potrebbe richiedere ancora una decina di anni come detto dal Sindaco ? Le aree edificabili e quelle da destinare a servizi sono di proprietà delle imprese costruttrici. Le aree a servizi vengono usualmente rilasciate dalle imprese costruttrici quando queste hanno completato le edificazioni previste nei progetti approvati dai competenti uffici tecnici comunali. Il Comune e le due imprese che costruiranno gli immobili in area ex-Ariagel hanno sottoscritto delle convenzioni in cui risulta che il rilascio delle aree a servizi prima della conclusione dei lavori di edificazione è a discrezione da parte della stessa impresa costruttrice. Le imprese costruttrici nello specifico sono due.


Le imprese costruttrici da convenzione hanno tre anni di tempo per presentare i progetti esecutivi, un anno dalla loro approvazione per iniziare i lavori e tre anni (salvo proroghe) per concludere la costruzione dei nuovi edifici. Allo stato attuale non tutti i progetti esecutivi risultato presentati dalle imprese costruttrici ed approvati dal Comune. Quindi i dieci anni di cui parla il Sindaco non sono un numero a caso ma un arco temporale concreto.


Se la maggioranza avesse voluto accelerare l’iter per la costruzione dell’oratorio, a mio parere doveva impegnarsi in prima persona al rilascio dell’area da adibire a questo scopo, chiedendo alle imprese proprietarie delle aree edificabili di transennare e lasciare disponibile fin da subito le aree a servizi da adibire ad Oratorio, indipendentemente dalle date di presentazione ed approvazione dei progetti esecutivi e dalla fine dei lavori di edificazione.


Lo stesso Sindaco invece ha affermato che “... è impensabile che le imprese costruttrici, per ovvi problemi di sicurezza, possano mettere a disposizione le aree a servizi da utilizzare per la costruzione del nuovo Oratorio prima della conclusione dei lavori di edificazione e che quindi l'articolo 10 così scritto può spostare di 10 anni l'efficacia del Protocollo di intesa con conseguente impossibilità di ampliare la scuola materna e fare i parcheggi (!?) “.


Ecco confermata una mia preoccupazione: a questa maggioranza non interessa se ancora per altri 10 anni (a cui bisogna aggiungere due-tre anni per la costruzione) Candiolo sarà senza Oratorio, ciò che importa è poter raccontare ai fini politici di aver “fatto l'oratorio a parole” e forse di poter fare un progetto preliminare (che come è noto non comportano impegno economico ma indicano solo una intenzione) per l'ampliamento della scuola materna. Secondo me la scuola materna si può ampliare in altezza, i parcheggi possono aspettare e per l'Oratorio ci sono in Candiolo aree più idonee, già peraltro comunicate a Don Carlo, subito disponibili.


Quindi il Sindaco anziché lagnarsi con la Curia per l'articolo aggiunto farebbe bene se cercasse con determinazione di accorciare a due/tre anni i tempi di realizzazione del nuovo Oratorio, magari cercando (visto che è disponibile per la comunità a tempo pieno) anche in un'area diversa e più idonea.


L'Assessore Melino, riferendosi a delle osservazioni fatte dalla minoranza a seguito della prima ed unica riunione dei capigruppo con oggetto la ricollocazione del nuovo Oratorio, invece ci ha detto che “ … non voleva entrare nel tecnico perchè era giusto lasciare le discussioni tecniche ai tecnici, di ritenere l'area a servizi destinata per l'Oratorio molto sicura ed idonea allo scopo, perchè di forma geometrica adeguata per un Oratorio , perchè vicino alla ferrovia, perchè vicino al deposito di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali e perchè all'interno di un complesso residenziale di pregio. Sarebbe invece molto contento di cedere in “molino Petrinetti” a costo zero (anziché 81.000,00 euro) ma per problemi di bilancio questo non è possibile …” a proposito del vecchio molino Petrinetti il Sindaco ha aggiunto che “... la possibilità di acquistare in vecchio mulino da parte della Parrocchia è stata possibile grazie all'azione del Sindaco stesso ed alla disponibilità di don Carlo di destinare alcune stanze del nuovo immobile ricostruito al Consorzio Socio Assistenziale di Nichelino, Vinovo, None e Candiolo ..


Per quanto riguarda la NON adeguatezza sia nella forma geometrica che nelle vicinanze con ferrovia, deposito di rifiuti speciali e case, le foto (vedi documento del 16 novembre) non hanno bisogno di ulteriori commenti. Per quanto riguarda la necessità da parte della Parrocchia di dover acquistare, abbattere e ricostruire l'immobile dove è attualmente il vecchio “molino Petrinetti” continuo a pensare che sia un'idea di don Carlo per regalare un Oratorio a Candiolo anche a costo di pagare qualcosa per vincere l'incapacità politica di decidere da parte dell'attuale maggioranza. Una maggioranza che ha a cuore tutti i giovani di Candiolo di qualunque età deve trovare il coraggio di rinunciare a 81.000,00 euro di entrata anche a costo di tagliare quelle spese inutili (quali ad esempio un paio di Assessori, un Sindaco a tempo pieno, il giornale del Comune, un paio di responsabili di servizio, contributi vari, ecct.) di cui il bilancio del 2010 abbonda. In ogni Consiglio Comunale segnalo le spese inutili, da adesso ogni spesa secondo me inutile la sottraggo agli 81.000,00 euro di cui sopra fino a dimostrare quanto con la buona volontà si può fare buona amministrazione con i fatti e non solo con tante parole.


Concludo dicendo che il Sindaco e l'Assessore Melino mi hanno confermato ciò che penso da oltre 10 anni: ai partiti di sinistra di Candiolo non interessa fare l'Oratorio. L'area indicata dal Comune per il nuovo Oratorio non è quella richiesta nel 2004 e non è idonea per una struttura da destinare ai giovani ed alla loro formazione sportiva, culturale ed umana. Le modifiche introdotte dalla Curia (art. 10) sono il minimo che il buonsenso suggerisce.


Con un Protocollo di intesa così scritto, pur comprendendo la buona volontà di don Carlo e la necessità urgente di un nuovo Oratorio a Candiolo, quando questo documento sarà proposto il Consiglio Comunale il mio voto NON potrà essere favorevole.

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