L'errore è stato segnalato e spiegato dal consigliere Rollè, ma il Sindaco non ha ritenuto opportuno ritirare la proposta incompleta. Quella delle proposte incomplete o con gravi errori di forma e di sostanza è una usanza di questa maggioranza.
Ogni proposta prima di essere presentata in Consiglio viene preparata dall'Assessore competente con il responsabile ed i funzionari dell'area di riferimento dell'oggetto della proposta. Le proposte di ogni Assessore devono ovviamente essere coerenti con gli indirizzi politici di tutta la maggioranza. Il tempo di preparazione di ogni proposta può variare da qualche settimana a qualche mese. Ogni proposta quindi vuol dire lavoro di più persone con il contributo tecnico e politico di quanti coinvolti. In teoria è impossibile commettere errori o perlomeno gli errori dovrebbero essere una eccezione.
Purtroppo
con questa maggioranza non è così. Non c'è Consiglio senza una
proposta incompleta o con gravi errori. La minoranza vede le proposte
da votare in Consiglio tre/quattro giorni prima del Consiglio stesso,
cioè quando le proposte sono già definitive e non più modificabili
perchè firmate per competenza da Assessore, Responsabile di
Servizio, Sindaco e Segretario Comunale. Si possono discutere solo in
Consiglio Comunale.
Questo
per dire che ogni volta che la minoranza segnala all'Assessore
competente l'opportunità di ritirare la proposta perchè viziata da
un errore tecnico o incompleta in una sua parte, non è un capriccio
ma un obbligo a cui non può sottrarsi.
I
più ripetitivi negli errori sono gli Assessori Melino e Tubiello. Ed
il Sindaco ? Non sa mai cosa fare, sospende il Consiglio, telefona ai
tecnici anche a mezzanotte, riprende il Consiglio, si consulta con il
segretario e poi, il più delle volte, dopo una manfrina che dura una
buona mezzora ritira l'atto. Il Sindaco percepisce dal Comune uno
stipendio e gli Assessori un rimborso spese, nel mondo del lavoro chi
è pagato per svolgere una determinata mansione se sbaglia
continuamente rischia il licenziamento. Negli Enti Pubblici i
cittadini non possono licenziare gli amministratori incapaci. Questa
è una delle cause perchè tutto peggiora e perchè sempre di più i
Comuni ben amministrati sono una eccezione. La nostra Candiolo non è
una eccezione. Come minoranza cerchiamo di essere comprensivi per il
bene del paese, esprimiamo il nostro assenso o il nostro dissenso di
fronte alla scelte di natura politica ma non possiamo fare finta di
non vedere gli errori e la superficialità con cui vengono trattati
atti importanti per la collettività.
Ma
torniamo ai motivi che hanno portato alla minoranza di abbandonare il
Consiglio Comunale prima della presentazione della proposta di
approvazione del bilancio di previsione 2011.
L'approvazione
della proposta di bilancio deve essere preceduta dalla approvazione
di quelle proposte di tipo gestionale che vanno ad incidere sulle
entrate e sulle uscite e quindi sul potenziale di spesa.
Nel
caso specifico le proposte propedeutiche all'approvazione della
proposta di bilancio sono le seguenti:
- determinazione aliquota imposta comunale sugli immobili;
- addizionale comunale all'I.R.P.E.F.;
- indennità di presenza consiglieri comunali;
- indennità di partecipazione alle commissioni comunali;
- individuazione delle commissioni comunali con funzioni amministrative ritenute indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell'ente;
- patrimonio comunale. Approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni per dismissione
Tutte
queste proposte sono richiamate nella proposta di approvazione del
bilancio. Pertanto se una di queste proposte presenta un errore
tecnico, l'errore in pratica si trasferisce anche nella proposta di
approvazione del bilancio che a sua volta quindi sarà viziata di
errore.
L'approvazione
del bilancio è ogni anno uno dei momenti politici più importanti in
ogni paese. Si devono discutere gli indirizzi politici e le
destinazioni delle spese, si devono votare atti completi e corretti.
Non si possono discutere e votare proposte viziate da errori tali da
rendere tutta la proposta indefinita. Se dopo aver segnalato l'errore
il Sindaco insiste nel voler votare la proposta errata e nel voler
continuare a discutere il successivo atto direttamente collegato a
quello errato, alla minoranza non resta altro che prendere la
distanza da questi errori lasciando l'aula e lasciando alla
maggioranza ogni responsabilità conseguente.
Quale
è l'errore a cui faccio riferimento ?. L'Assessore e Vicesindaco
Tubiello, nella proposta di approvazione del piano delle alienazioni
e valorizzazioni per dismissione richiamava una delibera di Giunta
Comunale n. 32 dello scorso 16 febbraio 2011, in cui era stata
approvata la proposta del responsabile dell'area Lavori Pubblici
(Assessore di riferimento il Sindaco) con oggetto “Patrimonio
comunale. Individuazione dei beni immobili non strumentali
all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali suscettibili di
valorizzazione o dismissione”. Le aree individuate quali beni non
strumentali all'esercizio della funzione istituzionale del Comune di
Candiolo e quindi suscettibili di eventuali valorizzazione, ovvero
dismissione (vendita a privati) sono le seguenti tre:
- foglio 6 mappale 255 mq 355 seminativo arborato;
- foglio 6 mappale 247 mq 395 seminativo arborato;
- foglio 6 mappale 260 mq 781 seminativo arborato.
Allegato
alla delibera c'è la planimetria, da cui si vede che questi pezzi di
terreno sono nella zona di via Borsellino (per meglio indicarvi la
zona sono adiacenti al complesso immobiliare dove abita l'Assessore
Melino).
Tutto
bene ? no. Perchè mentre i primi due mappali (255 e 247) sono
facilmente riscontrabili nella planimetria allegata, il terzo mappale
non c'è. La planimetria allegata non consente di individuare il
mappale 260. Dove sarà ? Potrebbe essere tutto, un pezzo di strada,
un terreno edificabile, il terreno con la vostra casa. Potrebbe
essere in un'altra zona di Candiolo. Non si può votare come bene non
strumentale all'esercizio della funzione istituzionale del Comune di
Candiolo un pezzo di terreno non individuato.
Come
ha fatto la Giunta il 26 febbraio ad approvarlo ? Erano distratti.
Come
hanno fatto i consiglieri di maggioranza ad approvarlo in Consiglio
Comunale il 30 marzo ? Erano distratti.
Come
detto noi della minoranza abbiamo cercato di evidenziare la mancanza.
Le risposte dei vari Battaglia, Melino e Molino erano del tipo: ma
forse sarà questa area, o no forse è questa, ma cosa importa tanto
sarà sicuramente in quella zona, ecc. ecc.
La
delibera è stata approvata con tutte le incertezze e le mancanze
segnalate dalla minoranza con i soli voti della maggioranza (delibera
di Consiglio Comunale n. 25 del 30 marzo 2011 “Patrimonio comunale.
Approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni previste
dall'art. 58 del dl 112/2008 convertito in l. 06/08/2008 n. 133”).
Questa delibera è richiamata nella delibera n. 26 del 30/03/2011
“Approvazione bilancio preventivo – Anno 2011 – Relazione
previsionale e programmatica e bilancio pluriennale 2001 – 2013”
anch'esso approvato con i soli voti della maggioranza.
Questo
errore può essere causa di invalidità del bilancio così approvato
? Ci riserviamo di segnalarlo alle autorità di controllo.
Concludo
con quanto riscontrato nei giorni successivi al 30 marzo 2011. La
minoranza aveva ragione:
il
foglio 6 mappale 260 mq 781 seminativo arborato
non
è un pezzo di prato da vendere a privati per seminare o alberare ma
un pezzo di via Borsellino e del parcheggio adiacente. La maggioranza
con l'approvazione della delibera di Consiglio Comunale n. 25 del 30
marzo 2011 ha dismesso un pezzo di strada ed un parcheggio proprio
come pensava e temeva la minoranza. L'errore è evidente a meno che
questa maggioranza non abbia come indirizzo politico dopo la vendita
dei terreni anche la vendita di parcheggi e strade !!. Aspettiamo le
correzioni.
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