venerdì 15 aprile 2011

Le motivazioni del mio NO all'approvazione del Protocollo di Intesa per il nuovo Oratorio

Nel corso del Consiglio Comunale del 30 marzo 2011 ed in particolare in occasione dell'esame della proposta di delibera con oggetto “Approvazione del Protocollo d'Intesa fra il Comune di Candiolo e la Parrocchia San Giovanni Battista” l'Assessore competente (Melino) prima di leggere il testo del Protocollo di intesa ha letto la dichiarazione che di seguito vi allego. Mi aveva dato fastidio ascoltarla in diretta, ma vi assicuro che leggerla è ancora più fastidioso.

Non mi riferisco all'ultima parte che mi riguarda ma piuttosto al modo con cui si racconta la verità. I miei scritti sono documentati, trovate lettere, delibere, verbali di Giunta e Consiglio, se volete leggere il documento originale basta leggerlo sul sito del Comune. Non ho offeso nessuno con maldicenze, cattiverie o altro. Non ho avviato alcuna “macchina del fango”, semplicemente sognavo un altro Oratorio.

Come è iniziata la storia dell'Oratorio sei anni fa.

Il Parroco scrive al Sindaco segnalando l'urgenza dell'Oratorio nel 2005 a causa delle condizioni sempre più precarie del vecchio Oratorio di via Deledda. L'area ex-Ariagel era stata acquistata da una società immobiliare come area industriale. Il Sindaco di allora (Costanzo) con i suoi oltre 20 anni di amministrazione pubblica prospetta la possibilità di fare l'Oratorio all'interno dell'area ex-Ariagel (nella maggioranza che amministrava nel 2005 c'erano anche l'attuale Sindaco Molino e l'Ass. Osella). Una variante al Piano Regolatore consente di trasformare l'area industriale in area edificabile. Per la società immobiliare è un grande affare ed anche per Candiolo che così potrà avere grande Oratorio.

Sembra tutto perfetto. L'amministrazione di allora invece di scorporare subito l'area a servizi da destinare al nuovo Oratorio lasciò fare questa operazione alle due imprese costruttrici. Le imprese costruttrici destinarono le aree più centrali ai loro immobili lasciando come aree a servizi quelle di periferia, nell'angolo più lontano rispetto al centro, lungo la Ferrovia ed al confine con la Ditta Ambrogio. Evidentemente si è trattato di un errore di inesperienza.

Così l'area da destinare al nuovo Oratorio ereditata da questa maggioranza, quando rilasciata dalle imprese costruttrici (due/tre anni almeno a partire dal 2011 per averle nella loro totalità), sarà composta da tre fascette di terra tra i condomini, vicino alla ferrovia, in periferia, dall'altra parte rispetto a dove può crescere il paese ed a fianco di un deposito di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali. Ma l'area rilasciata dalle imprese costruttrici è così poco adatta che, per creare i campi di gioco minimi per un Oratorio ai limiti dell'accettabilità, è necessario un altro pezzo di terreno. Ed allora ecco la “geniale” idea di chiedere alla ditta Ambrogio la possibilità di utilizzare in forma gratuita una parte della fascia di rispetto che separava la ditta Ambrogio dalla Ariagel. Questa striscia di terra, larga circa 10 metri, affianca per tutta la sua lunghezza i tronchini di deposito vagoni della ditta Ambrogio. Su richiesta della Maggioranza, la stessa ditta Ambrogio il 14 febbraio 2011 comunicava che dei circa 10 metri di larghezza erano disponibili a mantenere solo la parte di adiacente il tronchino per circa 3,50 m di larghezza dal tronchino, cedendo in modo volontario e gratuito la parte rimanente (circa 7 m di larghezza) alla Parrocchia con i seguenti vincoli: servitù di passaggio da esercitarsi nel caso di interventi di emergenza sui vagoni e sulle merci ricoverati sui tronchini, divieto di realizzare costruzioni in elevazione a ridosso del confine, nuova recinzione di delimitazione di proprietà realizzata con pali e rete metallica senza alcuna opera muraria sporgente per più di 20 cm dal terreno, possibilità di abbattere la recinzione nel caso di ricovero sui tronchini di vagoni o merci ad immediata pericolosità (per esempio per incendio), installazione di due idranti sopra suolo uso antincendio a protezione dei tronchini e della residua fascia di 3,50 m di larghezza di proprietà della ditta Ambrogio.
I vincoli indicati dalla ditta Ambrogio per cedere alla Parrocchia una parte della fascia di rispetto, sono secondo me tipici di un polmone di sfogo o area di sicurezza e non di un pezzo di terreno su andranno ad insistere per tutti i 7 metri di larghezza i campetti di calcio, pallavolo e pallacanestro come da disegno allegato. Sui campetti di calcio, pallavolo e pallacanestro giocheranno i nostri ragazzi. Ma si possono far giocare i nostri ragazzi in un'area su con esiste anche una sola probabilità di pericolo ? Secondo me NO. Di seguito:
- la prima bozza di progetto del nuovo Oratorio;



- la planimetria generale dell'area;



Questo non è l'Oratorio che io volevo e di cui io avevo fatto una bozza per il nostro Parroco nel 2005. Il mio
Oratorio era nuovo, con un'ampia area giochi sempre a vista, lontano dai treni, lontano dai tronchini, lontano dalle fasce di rispetto pericolose e lontano dai depositi di rifiuti speciali.
I nostri figli non sono un rifiuto, non devono essere nascosti e mandati in periferia. Questo per me è inaccettabile. Questo è il motivo del mio “NO” al voto per la delibera di "Approvazione del Protocollo d'Intesa fra il Comune di Candiolo e la Parrocchia San Giovanni Battista". Volevo un Oratorio nuovo dal 1995, ma volevo un Oratorio vero, non un Oratorio di facciata. Un Oratorio dura 100 anni. E' possibile che fra qualche anno non ci sarà più la Ditta Ambrogio con il suo tronchino e con il suo deposito di rifiuti speciali, è possibile che la ferrovia tra cinquanta anni sarà completamente interrata, ma pur sempre sarà un Oratorio tra le case, come la peggiore zona della Torino degli anni 1960.

A tutto quanto sopra aggiungete gli 81.000,00 euro che la Parrocchia pagherà al Comune per acquistare il vecchio mulino. Il nostro Parroco ha già iniziato la raccolta di offerte per il nuoco Oratorio. Tanti cittadini di buona volontà si priveranno di qualcosa per contribuire a versare al Comune di Candiolo 81.000,00 euro.

Ma l'Oratorio non è un servizio utile a tutti i candiolesi ? L'Oratorio è il luogo di gioco, aggregazione, confronto e studio ed è aperto a tutti indipendentemente dalla fede religiosa e delle idee politiche. Un contributo da parte del Comune è un obbligo politico oltre che una spesa utile. Per trovare 81.000,00 euro l'anno è sufficiente che questa maggioranza elimina le tante spese inutili che quasi giornalmente vengono fatte con determine e delibere.

Ma non basta alla Parrocchia comprare il vecchi Mulino ha anche l'obbligo di dare all'interno del nuovo Oratorio dei locali per il Consorzio Socio Assistenziale CISA. Niente da dire sull'opportunità (per il Comune) di dare supporto al CISA con le tante persone di buona volontà che frequentano la Casa Parrocchiale. Ma perchè non ricevere un contributo per questo ?. Perchè non avere un aiuto da parte di chi ha il dovere di dare il miglior aiuto ai cittadini che ne hanno bisogno ?. Anche in questo basta eliminare le tante spese inutili che questa maggioranza non si fa mancare.

Una maggioranza con a cuore Candiolo ed i ragazzi candiolesi avrebbe deciso diversamente: no ai ritagli di aree a servizi scartate dai costruttori, no ad aree elemosinate, ma una nuova area non periferica dove costruire una nuova zona di Candiolo con l'Oratorio ed altri servizi ai cittadini. Candiolo ha bisogno di un nuovo disegno strutturale a cui fare riferimento nel medio e lungo periodo per migliore lo stato di benessere e sicurezza dei propri abitanti. Ed è la politica che ha il dovere di fare le scelte strategiche necessarie per far crescere il nostro paese in modo omogeneo con il contesto e con le aspettative di chi scegli Candiolo per viverci e crescere i propri figli.

Da oltre 15 anni Candiolo non cresce più, non pensa più e non progetta niente per il futuro. Solo scelte incomprensibili, esterne ad un progetto complessivo uniforme.

Ecco perchè le parole dell'Assessore Melino sono per me un'offesa alla logica ed al buongusto. Lascio a Voi giudicare e se anche per Voi il 30 marzo 2011 è stata una bellissima giornata Vi chiedo scusa per la mia insistenza.

L'Assessore Melino anziché leggere tutti gli atti allegati alla delibera, ( lettere di Ambrogio, Paoletta e Battaglia) come dovrebbe fare un buon Assessore per mettere nelle condizioni di capire il pubblico che ascolta, ha pensato bene di fare il suo discorso incomprensibile e quindi strappa applausi e non parlare dei vincoli e dei distinguo di cui le lettere prima citate sono ricchissime.

Di seguito il discorso dell'Assessore Melino in occasione del Consiglio Comunale del 30 marzo 2011 come premessa alla proposta di delibera con oggetto “Approvazione del Protocollo d'Intesa fra il Comune di Candiolo e la Parrocchia San Giovanni Battista”.


“Credo di esprimere il parere di tanti cittadini Candiolesi nel dire che oggi è sicuramente una bellissima giornata, gli obiettivi sono stati raggiunti, i ragazzi avranno un oratorio che si rispetta, la scuola materna avrà il suo ampliamento ed è per questo che mi pare doveroso fare con immenso piacere, alcuni ringraziamenti.

Inizio con il ringraziare questa maggioranza con a capo il Sindaco, che dal momento del suo insediamento ha voluto da subito portare avanti il testimone lasciato dalla precedente amministrazione, li ringrazio perché hanno sopportato i miei continui richiami a trattare questo argomento, insieme volevamo questo accordo, insieme lo abbiamo raggiunto, grazie.

"Ringrazio la parrocchia nella persona di Don Carlo e il Comitato che si è creato perché anche se ci sono stati i momenti in cui le nostre strade sembrano distanti mai e poi mai abbiamo pensato che gli obiettivi non si sarebbero raggiunti, abbiamo lavorato modificando più volte il contenuto dell’accordo e con l lavoro “oscuro” fatto da persone al di fuori del comitato e dell’amministrazione alle quali va il mio ringraziamento, oggi questo accordo testimonia il fatto che si è lavorato bene per il bene di tutti.

Tutto questo però non si sarebbe potuto fare se non ci fosse stato chi prima di noi aveva tracciato il percorso, parlo chiaramente della precedente amministrazione con a capo il Sindaco Costanzo e l’Assessore Bianchin senza dimenticare che di quella amministrazione facevano parte l’attuale Sindaco nella veste di Vice e l’Assessore Osella a loro il merito di aver ascoltato la richiesta del Parroco e di aver fatto tantissimo per poter individuare una locazione che di fatto potesse soddisfare le richieste fatte, un grazie sentito da parte di tutta la maggioranza.

Un grazie va anche alle imprese costruttrici che pur avendo dalla loro una convenzione che di fatto avrebbero potuto far valere in merito alle dismissioni tempi lunghi per le stesse , invece insieme noi hanno convenuto che detti tempi si sarebbero potuto anticipare visto l’importanza del progetto inoltre voglio ringraziare anche la soc. Ambrogio che ha ceduto gratuitamente il terreno dove si costruiranno i campi sportivi . Grazie a tutti.

I ringraziamenti sono terminati credo di non aver dimenticato nessuno, sembra che tutto sia filato liscio non è stato così e non lo è stato perché purtroppo c’è chi ha pensato bene di inventarsi una trattativa in parallelo che diceva tante cose tutte non corrispondenti alla realtà e viene da se che in questi tempi sia sentito di tutto e di più tutto fatto ad arte per distruggere nulla per costruire.
Una parte dell’opposizione ha fatto di tutto per evitare quest’accordo e se questo è corretto avere più pensieri più idee su questo o su altri argomenti, non può essere giusto non può essere accettato quanto questa diversità, diventa maldicenza diventa cattiveria diventa un’offesa nei confronti della persona.

Mi permetto di riprendere una frase che nei tempi viene usata ideata dallo scrittore Roberto Saviano la “macchina del fango” che significa confondere e disinformare l’opinione pubblica e screditare gli avversari chiaramente Saviano parla del Governo che ha costruito una rete per delegittimare e screditare chiunque critichi il governo, da noi è successo comunque qualcosa di simile, gettare fango addosso all’Amministrazione e anche alla parrocchia nella persona del parroco. Io credo si sia superato ogni limite politico.

Non ho la sfera di cristallo per vedere quale maggioranza ci sarà spero solo che chi fino a oggi si è espresso negativamente su questo progetto abbia il coraggio delle sue azioni e sia coerente su quanto affermato in questi mesi.”

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