domenica 22 aprile 2012

Molino e Melino: le dichiarazioni da dicembre 2001 ad oggi sul raddoppio della Torino-Pinerolo

Con una lettera del 6 aprile 2012 la Regione comunica che il progetto per il raddoppio della linea ferroviaria Torino – Pinerolo è stato, al momento, bloccato per la mancanza dei fondi per fare gli ulteriori accertamenti richiesti nelle osservazioni presentate da cittadini ed Enti vari. 

In un articolo su di un giornale locale la maggioranza ringrazia se stessa, il Comitato Spontaneo Tutela di Candiolo e la Coldiretti di Torino. Non conosco il contenuto delle osservazioni che la Coldiretti Torino ed il Comitato Spontaneo Tutela di Candiolo (a cui hanno aderito gli altri consiglieri di minoranza Michele Rollè e Pasqualino Schifano) hanno inviato all’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte, ho però certezza che nessuno dei due ha motivato quanto indispensabile fosse per Candiolo l’interramento dei binari per circa 800 metri.

Conosco invece ciò che dice di aver mandato come osservazioni la maggioranza e conosco ciò che hanno scritto con lettera a dicembre 2011alla Regione Piemonte. In sintesi esprimevano la loro contrarietà agli espropri ma accettavano: la chiusura dei tre passaggi a livello (via Orbassano, via Europa, contrada Piniere), le barriere fonoassorbenti a dividere in due il paese, l’eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, il sottopasso veicolare e pedonale in via Europa, il sottopasso pedonale in via Leoncavallo.

Nella lettera della Regione Piemonte del 6 Aprile 2012 è espressamente citato l’aver recepito quanto osservato da:
  • Coldiretti Torino, nota n. prot. 1097/2011 del 22/12/2011;
  • Giovanni Adamo e Marco Demichelis, Consiglieri Comunali del Comune di Candiolo, nota del 24/12/2011;
  • Comitato Spontaneo Tutela di Candiolo, nota del 23/12/2011.
Nessuno di chi ha amministrato in questi ultimi 12 anni, nelle riunioni con oggetto il raddoppio delle linea ferroviaria Torino – Pinerolo, ha mai chiesto con lettere (e credo nemmeno a voce) l’interramento dei binari a Candiolo. Questo è un dato di fatto. La verità è che Molino e Melino da buoni eredi di Costanzo ed in perfetta continuità continuano la loro opera di rendere sempre più brutto il nostro paese.

Quanto si racconta la verità non si butta fango contro nessuno, ma semplicemente si mette in evidenza quanto inadeguati ad amministrare sono coloro che non hanno determinazione, volontà e competenza per portare aventi nei vari tavoli istituzionali i progetti che caratterizzano il futuro, il prestigio e la vivibilità di un paese. Non essere capaci non è un peccato, candidarsi ad amministrare un paese quando non si ha nemmeno l’idea di cosa vuol dire è un atto di presunzione che l’intelligenza dovrebbe consigliare di evitare.

Non deve ingannare la sospensione attuale, non bisogna abbassare la guardia e non bisogno dare retta al Sindaco Molino quando dice “il progetto non si farà mai perché mancano i soldi”. Quando arriveranno i soldi bisogna aver già creato tutti i presupposti perché a Candiolo si realizzi l’interramento. La politica è l’arte del creare consenso attorno ad una idea. Ed il consenso in questo caso bisogna cercarlo in Regione già da adesso. La mia impressione è che questa maggioranza come le precedenti di questi ultimi 12 anni non ha nemmeno l’idea di come crearlo il consenso. Mi auguro che i candiolesi facciano tesoro degli errori commessi e finalmente votino per il paese e non per i simboli.

L’assessore Melino in un articolo su un giornale locale (a firma di un ex-assessore ai tempi in cui amministrava Costanzo e quindi credibile e non di parte !) che la minoranza “non si è dimostrata costruttiva”. Lascio giudicare a chi legge, io ho fatto quando di seguito riassunto (è tutto raccontato in questo blog) :
  • insieme a Marco Demichelis abbiamo inviato il 24/12/2011 all’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte  le osservazioni con motivata la necessità di interrare i binari per circa 800 metri (con le stesse modalità previste per il tratto di ferrovia che attraversa Nichelino);
  • sempre con Marco Demichelis abbiamo fatto il 09/01/2012 un volantino in cui chiedevamo ai cittadini più interessati di attivare le proprie conoscenza in Regione Piemonte e Provincia di Torino per chiedere il loro sostegno a non creare un danno irreversibile a Candiolo;
  • ho scritto al Presidente della Regione Piemonte ed agli assessori regionali ai trasporti ed all’Urbanistica una lettera in cui segnalavo i disservizi a cui Candiolo sarebbe andata incontro senza le opere di interramento;
  • ho avuto modo di parlarne alle persone che conosco (politici e tecnici) di  Regione Piemonte.
La differenza, rispetto ad esempio all’altra bruttura che questa maggioranza ci regala, è che in Regione ho trovato delle persone con voglia di ascoltare e capacità di pensare il futuro, a Candiolo invece ho trovato Molino e Melino.

Mi permetto di riassume le interviste e le dichiarazioni del duo Molino - Melino da dicembre 2011 ad oggi. 

Confermo la mia soddisfazione per non essere mai stato citato nei loro sproloqui come parte propositiva al raggiungimento del loro obiettivo di dividere in due Candiolo. Ovviamente è giusto così perché parliamo lingue diverse ed abbiamo visioni e prospettive diverse. Mi sorprende il Comitato che continua ad accettare l’accostamento con il loro modo di fare e pensare.

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A Gennaio e Marzo 2012 in Sindaco diceva (vedi articoli su Insieme) “ Ovviamente l’ideale sarebbe l’interramento della ferrovia nel tratto di Candiolo ma ritengo che sarebbe non realistico in questo momento economico. Inoltre sarebbe una scelta che non è mai stata considerata da tutte le precedenti amministrazioni comunali a differenza di Nichelino che ha sempre impostato l’interramento della Ferrovia a causa della mancanza di spazio in superficie per il raddoppio mentre a Candiolo nelle  nostre proposte lo spazio in superficie c’è ed è inutile sprecare un bene prezioso come il denaro pubblico”. Nelle stesse interviste spiegava che cosa lui e l’assessore Melino avevano chiesto ai rappresentanti di Italfer e della Regione Piemonte: chiusura dei tre passaggi a livello (via Orbassano, via Europa, contrada Piniere), barriere fonoassorbenti a dividere in due il paese, eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, sottopasso veicolare e pedonale in via Europa, sottopasso pedonale in via Leoncavallo. Le identiche richieste, lo stesso Sindaco, le aveva inviato per lettera alla Regione Piemonte a dicembre 2011.

Il primo Marzo in un convegno a Stupinigi sul Sistema Ferroviario Metropolitano (alla presenza del  Sindaco di Nichelino,  dell’assessore alla Cultura della Città di Torino, dell’assessore alla Cultura della Provincia di Torino e del presidente dell’Agenzia per la Mobilità Metropolitana) il Sindaco Molino spiegava di essere favorevole all’opera per gli enormi vantaggi che portava ai cittadini candiolesi  ed allo sviluppo del territorio, metteva in evidenza le difficoltà che i cittadini potevano subire ma che grazie al Comitato spontaneo nato a Candiolo ed anche grazie all’Agenzia per la Mobilità Metropolitana di Torino e grazie alla sua capacità di dialogo verso le istituzioni si augurava che con questa collaborazione si risolvessero i problemi del  nostro Comune e degli altri Comuni. Ringraziava ancora il Presidente dell’Agenzia per la Mobilità Metropolitana per aver fatto verificare i progetti sul territorio perché - le carte non sono sempre reali - e gli amministratori sono le sentinelle attente a non penalizzare i cittadini. Evidenziava la contrarietà agli espropri e confermava le identiche richieste di cui alla lettera di dicembre 2011 ossia: chiusura dei tre passaggi a livello (via Orbassano, via Europa, contrada Piniere), barriere fonoassorbenti a dividere in due il paese, eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, sottopasso veicolare e pedonale in via Europa, sottopasso pedonale in via Leoncavallo. Poi manifestava il suo disappunto con chi, a suo dire con molta fantasia, chiedeva l’interramento della linea ferroviaria a Candiolo, sicuramente ottimale ma molto costosa e in un momento difficile per l’economica nazionale improponibile per i costi esorbitanti. Concludeva dicendo quando importante fosse non sprecare i soldi pubblici perché questi sono soldi dei cittadini.

In un successivo incontro dello stesso primo marzo a None alla presenza di molti dei Sindaci interessati al raddoppio della Torino Pinerolo, il Sindaco Molino ripeteva più o meno le stesse cose dette a Stupinigi, aggiungendo anche che la maggioranza di Candiolo aveva chiesto ad Italfer e alla Regione Piemonte che tutto rimanesse come prima. In realtà ciò che la maggioranza aveva chiesto alla Regione Piemonte è scritto nella lettera di dicembre 2011, ossia chiusura dei tre passaggi a livello (via Orbassano, via Europa, contrada Piniere), barriere fonoassorbenti a dividere in due il paese, eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, sottopasso veicolare e pedonale in via Europa, sottopasso pedonale in via Leoncavallo.
Nel CC del 12 marzo in Sindaco nelle comunicazioni ha detto:” in data 1 marzo si è svolto un incontro al Palazzo  Stupinigi per il sistema ferroviario metropolitano a cui sono stati  invitati il Comitato promotore di cittadini  di Candiolo e i consiglieri comunali ; in tale occasione è emerso che per la linea FM2 come dichiarato dal Presidente dell’Agenzia Metropolitana Dott. Nigro,  non ci saranno penalizzazioni ed espropri  per i cittadini dei paesi interessati e che sulla tratta si sta cercando di mantenere le linee attuali con le relative strutture con i raccordi selettivi”. Successivamente, nella stessa occasione, nella discussione di una interpellanza il Sindaco confermava quanto l’idea di interramento dei binari fosse fantasiosa considerati i tanti soldi necessari ed il suo orientamento a non sprecare denaro pubblico, aggiungendo che tanto l’interramento non lo avrebbero fatto neanche a Nichelino e che prima comunque passeranno altri dieci anni prima che si faccia qualcosa.

Il 18 aprile in una intervista sull’Eco del Chisone l’assessore Melino dice “noi eravamo d’accordo sulla validità dell’opera ma contrari alle modalità di realizzazione: in particolare sui numerosi espropri di terreno previsti, il nostro dissenso è stato espresso negli incontri avuti con Italfer, Rfi e Regione ed ottenuto garanzie in merito alla revisioni di alcuni passaggi del progetto: risultato raggiunto grazie al lavoro della maggioranza del Sindaco Molino e del comitato spontaneo a tutela di Candiolo, nonché della Coldiretti di Torino”. Il dissenso espresso a Italfer, rfi e Regione, a cui fa riferimento l’assessore Melino, era scritto nella lettera sopra citata di dicembre 2011 in cui avevano dato le indicazioni per rovinare Candiolo per sempre ossia:  chiusura dei tre passaggi a livello (via Orbassano, via Europa, contrada Piniere), barriere fonoassorbenti a dividere in due il paese, eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, sottopasso veicolare e pedonale in via Europa, sottopasso pedonale in via Leoncavallo.

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