In un articolo su di un giornale locale la maggioranza ringrazia se stessa, il Comitato Spontaneo Tutela di Candiolo e la Coldiretti di Torino. Non conosco il contenuto delle osservazioni che la Coldiretti Torino ed il Comitato Spontaneo Tutela di Candiolo (a cui hanno aderito gli altri consiglieri di minoranza Michele Rollè e Pasqualino Schifano) hanno inviato all’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte, ho però certezza che nessuno dei due ha motivato quanto indispensabile fosse per Candiolo l’interramento dei binari per circa 800 metri.
Conosco invece ciò che dice di aver mandato come
osservazioni la maggioranza e conosco ciò che hanno scritto con lettera a
dicembre 2011alla Regione Piemonte. In sintesi esprimevano la loro contrarietà
agli espropri ma accettavano: la chiusura dei tre passaggi a livello (via
Orbassano, via Europa, contrada Piniere), le barriere fonoassorbenti a dividere
in due il paese, l’eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, il sottopasso
veicolare e pedonale in via Europa, il sottopasso pedonale in via Leoncavallo.
Nella
lettera della Regione Piemonte del 6 Aprile 2012 è espressamente citato l’aver
recepito quanto osservato da:
- Coldiretti Torino, nota n. prot. 1097/2011 del 22/12/2011;
- Giovanni Adamo e Marco Demichelis, Consiglieri Comunali del Comune di Candiolo, nota del 24/12/2011;
- Comitato Spontaneo Tutela di Candiolo, nota del 23/12/2011.
Quanto si racconta la verità non si butta fango
contro nessuno, ma semplicemente si mette in evidenza quanto inadeguati ad
amministrare sono coloro che non hanno determinazione, volontà e competenza per
portare aventi nei vari tavoli istituzionali i progetti che caratterizzano il
futuro, il prestigio e la vivibilità di un paese. Non essere capaci non è un
peccato, candidarsi ad amministrare un paese quando non si ha nemmeno l’idea di
cosa vuol dire è un atto di presunzione che l’intelligenza dovrebbe consigliare
di evitare.
Non deve ingannare la sospensione attuale, non bisogna
abbassare la guardia e non bisogno dare retta al Sindaco Molino quando dice “il
progetto non si farà mai perché mancano i soldi”. Quando arriveranno i soldi
bisogna aver già creato tutti i presupposti perché a Candiolo si realizzi
l’interramento. La politica è l’arte del creare consenso attorno ad una idea.
Ed il consenso in questo caso bisogna cercarlo in Regione già da adesso. La mia
impressione è che questa maggioranza come le precedenti di questi ultimi 12
anni non ha nemmeno l’idea di come crearlo il consenso. Mi auguro che i
candiolesi facciano tesoro degli errori commessi e finalmente votino per il
paese e non per i simboli.
L’assessore Melino in un articolo su un giornale
locale (a firma di un ex-assessore ai tempi in cui amministrava Costanzo e quindi
credibile e non di parte !) che la minoranza “non si è dimostrata costruttiva”.
Lascio giudicare a chi legge, io ho fatto quando di seguito riassunto (è tutto raccontato
in questo blog) :
- insieme a Marco Demichelis abbiamo inviato il 24/12/2011 all’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte le osservazioni con motivata la necessità di interrare i binari per circa 800 metri (con le stesse modalità previste per il tratto di ferrovia che attraversa Nichelino);
- sempre con Marco Demichelis abbiamo fatto il 09/01/2012 un volantino in cui chiedevamo ai cittadini più interessati di attivare le proprie conoscenza in Regione Piemonte e Provincia di Torino per chiedere il loro sostegno a non creare un danno irreversibile a Candiolo;
- ho scritto al Presidente della Regione Piemonte ed agli assessori regionali ai trasporti ed all’Urbanistica una lettera in cui segnalavo i disservizi a cui Candiolo sarebbe andata incontro senza le opere di interramento;
- ho avuto modo di parlarne alle persone che conosco (politici e tecnici) di Regione Piemonte.
Mi permetto di riassume le interviste e le
dichiarazioni del duo Molino - Melino da dicembre 2011 ad oggi.
Confermo la mia
soddisfazione per non essere mai stato citato nei loro sproloqui come parte
propositiva al raggiungimento del loro obiettivo di dividere in due Candiolo.
Ovviamente è giusto così perché parliamo lingue diverse ed abbiamo visioni e
prospettive diverse. Mi sorprende il Comitato che continua ad accettare
l’accostamento con il loro modo di fare e pensare.
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A Gennaio e Marzo 2012 in Sindaco diceva (vedi articoli
su Insieme) “ Ovviamente l’ideale sarebbe
l’interramento della ferrovia nel tratto di Candiolo ma ritengo che sarebbe non
realistico in questo momento economico. Inoltre sarebbe una scelta che non è
mai stata considerata da tutte le precedenti amministrazioni comunali a
differenza di Nichelino che ha sempre impostato l’interramento della Ferrovia a
causa della mancanza di spazio in superficie per il raddoppio mentre a Candiolo
nelle nostre proposte lo spazio in
superficie c’è ed è inutile sprecare un bene prezioso come il denaro pubblico”.
Nelle stesse interviste spiegava che cosa lui e l’assessore Melino avevano
chiesto ai rappresentanti di Italfer e della Regione Piemonte: chiusura dei tre
passaggi a livello (via Orbassano, via Europa, contrada Piniere), barriere
fonoassorbenti a dividere in due il paese, eliminazione del terzo binario per
evitare gli espropri, sottopasso veicolare e pedonale in via Europa, sottopasso
pedonale in via Leoncavallo. Le identiche richieste, lo stesso Sindaco, le
aveva inviato per lettera alla Regione Piemonte a dicembre 2011.
Il primo Marzo in un convegno a Stupinigi sul
Sistema Ferroviario Metropolitano (alla presenza del Sindaco di
Nichelino, dell’assessore alla Cultura
della Città di Torino, dell’assessore alla Cultura della Provincia di Torino e
del presidente dell’Agenzia per la Mobilità Metropolitana) il Sindaco
Molino spiegava di essere favorevole all’opera per gli enormi vantaggi che
portava ai cittadini candiolesi ed allo
sviluppo del territorio, metteva in evidenza le difficoltà che i cittadini
potevano subire ma che grazie al Comitato spontaneo nato a Candiolo ed anche
grazie all’Agenzia per la Mobilità Metropolitana di Torino e grazie alla sua capacità
di dialogo verso le istituzioni si augurava che con questa collaborazione si
risolvessero i problemi del nostro
Comune e degli altri Comuni. Ringraziava ancora il Presidente dell’Agenzia per
la Mobilità Metropolitana per aver fatto verificare i progetti sul territorio
perché - le carte non sono sempre reali - e gli amministratori sono le
sentinelle attente a non penalizzare i cittadini. Evidenziava la contrarietà
agli espropri e confermava le identiche richieste di cui alla lettera di
dicembre 2011 ossia: chiusura dei tre passaggi a livello (via Orbassano, via
Europa, contrada Piniere), barriere fonoassorbenti a dividere in due il paese,
eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, sottopasso veicolare e
pedonale in via Europa, sottopasso pedonale in via Leoncavallo. Poi manifestava
il suo disappunto con chi, a suo dire con molta fantasia, chiedeva
l’interramento della linea ferroviaria a Candiolo, sicuramente ottimale ma
molto costosa e in un momento difficile per l’economica nazionale improponibile
per i costi esorbitanti. Concludeva dicendo quando importante fosse non
sprecare i soldi pubblici perché questi sono soldi dei cittadini.
In un successivo incontro dello stesso primo marzo a
None alla presenza di molti dei Sindaci interessati al raddoppio della Torino
Pinerolo, il Sindaco Molino ripeteva più o meno le stesse cose dette a
Stupinigi, aggiungendo anche che la maggioranza di Candiolo aveva chiesto ad
Italfer e alla Regione Piemonte che tutto rimanesse come prima. In realtà ciò
che la maggioranza aveva chiesto alla Regione Piemonte è scritto nella lettera
di dicembre 2011, ossia chiusura dei tre passaggi a livello (via Orbassano, via
Europa, contrada Piniere), barriere fonoassorbenti a dividere in due il paese,
eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri, sottopasso veicolare e
pedonale in via Europa, sottopasso pedonale in via Leoncavallo.
Nel CC del 12 marzo in Sindaco nelle comunicazioni
ha detto:” in data 1 marzo si è svolto un incontro al Palazzo Stupinigi per il sistema ferroviario
metropolitano a cui sono stati invitati
il Comitato promotore di cittadini di
Candiolo e i consiglieri comunali ; in tale occasione è emerso che per la linea
FM2 come dichiarato dal Presidente dell’Agenzia Metropolitana Dott. Nigro, non ci saranno penalizzazioni ed
espropri per i cittadini dei paesi
interessati e che sulla tratta si sta cercando di mantenere le linee attuali
con le relative strutture con i raccordi selettivi”. Successivamente, nella
stessa occasione, nella discussione di una interpellanza il Sindaco confermava quanto
l’idea di interramento dei binari fosse fantasiosa considerati i tanti soldi
necessari ed il suo orientamento a non sprecare denaro pubblico, aggiungendo che
tanto l’interramento non lo avrebbero fatto neanche a Nichelino e che prima
comunque passeranno altri dieci anni prima che si faccia qualcosa.
Il 18 aprile in una intervista sull’Eco del Chisone
l’assessore Melino dice “noi eravamo
d’accordo sulla validità dell’opera ma contrari alle modalità di realizzazione:
in particolare sui numerosi espropri di terreno previsti, il nostro dissenso è
stato espresso negli incontri avuti con Italfer, Rfi e Regione ed ottenuto
garanzie in merito alla revisioni di alcuni passaggi del progetto: risultato
raggiunto grazie al lavoro della maggioranza del Sindaco Molino e del comitato
spontaneo a tutela di Candiolo, nonché della Coldiretti di Torino”. Il
dissenso espresso a Italfer, rfi e Regione, a cui fa riferimento l’assessore
Melino, era scritto nella lettera sopra citata di dicembre 2011 in cui avevano
dato le indicazioni per rovinare Candiolo per sempre ossia: chiusura dei tre passaggi a livello (via
Orbassano, via Europa, contrada Piniere), barriere fonoassorbenti a dividere in
due il paese, eliminazione del terzo binario per evitare gli espropri,
sottopasso veicolare e pedonale in via Europa, sottopasso pedonale in via
Leoncavallo.
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