Candiolo come ogni altra realtà locale:
ieri nemici ed oggi amici, domani sposi.
Sul Giornale L’Eco del Chisone un
trafiletto Flash dal titolo "Candiolo, la critica di Melino" è riportato: “ Nello scorso numero de “L’Eco del Chisone”
nell’articolo “Esultano i residenti di via Altinetti”, la critica riportata
nell’intervista all’Assessore all’Urbanistica Fiorenzo Melino era stata
genericamente riferita ai consiglieri di minoranza. In realtà l’assessore aveva
criticato solo Giovanni Adamo e Marco Demichelis, della lista “Per una nuova
Candiolo”. Melino aveva dichiarato: “la loro attività distruttiva
fortunatamente si contrappone all’atteggiamento collaborativo di una parte
delle minoranza” riferendosi ai tre di Candiolo che cambia”, capitanati da Lino
Schifano.”
La notizia non è firmata ma
considerato che il corrispondente dell’Eco del Chisone per Candiolo è la
signora Priscilla Guidolin, che nel passato è stata compagna di partito
dell’attuale Sindaco ed Assessore all’Urbanistica, e quindi immaginando che sia
molto bene informata non c’è ragione per
ritenere la notizia infondata.
Se così fosse io e Demichelis rappresentiamo
da oggi l’unica opposizione politica in Consiglio Comunale.
La politica partitica ci fa vedere
ogni giorno come ciò che conviene supera di gran lunga la coerenza. Credo però
che in questo caso non si tratti di una manovra di avvicinamento tra Molino e
Schifano ma semplicemente di un modo per cercare di sminuire il mio ruolo di
consiglieri di opposizione.
L’Assessore Melino forse pensa che
dire a tutti i Cittadini che le mia attività è distruttiva sia sufficiente a
rivalutare la sua e quella di tutta la maggioranza.
Nella attuale configurazione di
governo degli Enti pubblici locali, la maggioranza che amministra per dare
valore alla propria attività ha solo un modo: realizzare il programma elettorale,
proteggere gli investimenti dei cittadini, creare le migliori condizioni di
vivibilità. Qualche decina di anni fa il nostro era un paese in cui la moltissimi
volevano venire a vivere. Adesso non è così. Molti paesi vicini sono meglio
amministrati dal nostro. Lo dico con grande dispiacere perché a Candiolo ho
investito i miei risparmi e vorrei che non si svalutassero mai.
Non mi sento distruttore di ciò che
porta beneficio ai Cittadini. Certamente lo sono per le scelte senza
senso e senza contenuto. Dal 1999 ad oggi Candiolo ha perso 13 anni di vita e
di sviluppo rispetto ai comuni limitrofi. Ripeto cose già scritte e dette. Le
poche scelte fatte in questi ultimi anni sono autentiche brutture: la sala musica inutilizzabile allo
scopo e destinata ad uffici, la Biblioteca scomoda costata un patrimonio, la
piazza parcheggio per esposizione autoveicoli che tutto il Piemonte ci invidia,
l’Oratorio che sta nascendo tra le case. Meno male che almeno sono riuscito a
contribuire, con le parole e le azioni politiche, a non fare dividere il paese
con il raddoppio della linea ferroviaria Torino-Pinerolo ed alla chiusura dei tre passaggi a livello.
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