mercoledì 10 ottobre 2012

Le paure di Melino e Molino e l'Oratorio che don Carlo voleva realizzare nel 2011. Ad oggi solo il 50% delle aree sono disponibili !

Come ho già indicato in precedenti articoli (25 maggio 2011 e 4 giugno 2011 ) l’unico intervento, secondo me di interesse per i Candiolesi nella proposta di Variante Strutturale n. 3 al P.R.G.C approvata il 24 maggio 2011, è quello che prevede lo scambio di aree tra Comune e Parrocchia.


Scambio di aree propedeutico alla realizzazione del nuovo Oratorio nell'area ex-Ariagel (quello che maggioranza e Parrocchia hanno fortemente voluto regalare ai Candiolesi in un pezzo periferico dell'area ex-Ariagel tra le case, la ferrovia ed il deposito di rifiuti speciali della ditta Ambrogio).

Come minoranza avevamo indicato come soluzione più rapida (circa sei mesi) per recepire formalmente questo scambio le aree e consentire la realizzazione del Nuovo Oratorio una variante ex-articolo 17.

Viceversa questa maggioranza ha proposto una Variante Strutturale ai sensi della L.R.1 /2007 con ulteriori 11 inutili e dannosi interventi, forse voluti solo per accontentare qualcuno in quella che sembra essere un’usanza della cattiva politica dopo ogni elezione. Manca il coraggio tipico del cambiamento e così tanto cemento sostituirà le ultime strisce di verde ancora disponibili a Candiolo. Con l’approvazione da parte della Regione Piemonte della variante strutturale n. 2 del settembre 2001 e con le successive 4 varianti non strutturali dei nove anni di amministrazione Costanzo, è cambiato il volto di Candiolo, tanti nuovi palazzi tra le case basse ad erodere gli spazi verdi. Funghi bruttissimi ad appesantire il paesaggio ed a rendere Candiolo sempre più simile alla Nichelino degli anni 1960-1980.

Questa ostinata coerenza con il passato sembra quasi essere l'origine della volontà primaria per questa maggioranza di realizzare gli altri 11 interventi piuttosto che il nuovo Oratorio. Come dire che i funghi che nasceranno a Candiolo per il duo Melino - Molino sono più importanti del nuovo Oratorio per i nostri giovani.

Io ho sempre pensato che lo scambio delle aree fosse da considerare quale punto di partenza per ricavare gli euro necessari per fare il nuovo Oratorio. Questo diceva Don Carlo assieme ai proclami tipo “2011 anno dell’Oratorio”. Adesso dal 2011 siamo passati al 2013. 

Ma è tutto pronto per iniziare i lavori ? Assolutamente no. L’assessore Melino nella sua posizione scomoda di pancia a terra nel Consiglio Comunale del 28 settembre 2012 ha detto che “la costruzione dell’oratorio adesso non è più responsabilità del Comune ma di don Carlo, per cui le domande sul perché il nuovo Oratorio non è già pronto bisogna farla a don Carlo”. Si vergogni Assessore Melino e si vergogni anche il Sindaco Molino che voleva togliermi la parole quando ho detto che prima di iniziare i lavori il Comune ha il dovere di rilasciare tutti gli atti necessari alla realizzazione del progetto. Alla data del 28 settembre 2012 mancava il permesso per costruire e questo può essere rilasciato solo dal Comune e senza non si può iniziare a fare niente !. Non solo alla data del Consiglio Comunale e per molti mesi (forse anni) don Carlo non avrà disponibili le aree necessarie per fare il nuovo Oratorio. Adesso Don Carlo ha solo disponibile il 50% delle aree totale. Come ho scritto nell’articolo del 10 luglio 2012, l'area da destinare al nuovo Oratorio è composta da quattro pezzi di terra (alcune ancora da frazionare) di proprietà di quattro diversi soggetti. Una di proprietà dell’immobiliare Paoletta di mq 2.905 già rilasciata al Comune e da questo alla Parrocchia a febbraio 2012,, una di proprietà di Battaglia Costruzioni di circa mq 855 alla data ancora da rilasciare al Comune, una di proprietà di A.M. Logistica di mq 724 con impegno da parte di quest’ultima di cederla gratuitamente al Comune, una di circa mq 350 di proprietà comunale (trattasi dell’ex canale di alimentazione del Mulino Petrinetti).

Possono essere avviati i lavori di costruzione anche di una parte del nuovo Oratorio su un budello stretto e lungo ? ci sono gli spazi per fare gli scavi ? ci sono gli spazi per parcheggiare la terra ? ci sono tutti i presupposti per rispettare le norme di sicurezza ?. Chi lo sa !.

Quando don Carlo potrà disporre di tutte le aree perché rilasciate dal Comune (le imprese le aree le rilasciano al Comune che successivamente li cede in uso alla Parrocchia), seppure dissimmetriche e inadatte per fare un Oratorio, allora si che Melino e Molino possono dire di aver concluso l’iter per tutto quanto necessario per consentire a qualcuno di fare un nuovo Oratorio ! in questo momento l’appello è sempre lo stesso: adoperatevi a completare la porcheria che Costanzo e Bianchin hanno servito a don Carlo ed a tutti i candiolesi.

Sempre nel corso del Consiglio Comunale del 28 settembre 2012 l’Assessore Melino ha manifestato la preoccupazione che il mio interesse verso il nuovo Oratorio fosse un modo per appropriarmi del merito di questa splendida opera che verrà. Si tranquillizzi l’assessore Melino il merito di un Oratorio tra i palazzi, a ridosso della ferrovia e di un deposito di rifiuti speciali lo lascio a lui a Molino con tutta la sua maggioranza, alla precedente maggioranza (con il suo Sindaco “cittadino” Costanzo e con l’assessore “giusto al posto giusto” Bianchin) ed ai tre consiglieri dell’attuale minoranza che, per me inspiegabilmente, hanno sostenuto la scelta (Schifano, Rollè e Loddo). Io questo merito NON lo voglio.

Io continuo a mantenere la mia contrarietà per il posto scelto, ma non ovviamente per l’esigenza di avere un nuovo Oratorio a Candiolo. Credo che sia stata proprio questa esigenza a condurre don Carlo a fidarsi dei lungimiranti politici di cui ho fatto cenno prima. I candiolesi con questa scelta assurda sono stati involontariamente penalizzati. Lo saranno i nostri figli ed i nostri nipoti per i prossimi 50 anni.

Ciò che abbiamo chiesto nell’interpellanza è in sintesi questo “avete scelto un posto per l’Oratorio sbagliato, non c’è stato verso di farvi ragionare, adesso fate tutto per consentire a don Carlo di realizzare una sua idea ed ai candiolesi di avere un Oratorio, considerato come dicevo prima il bisogno di averne uno”.

L’assessore Melino ha anche detto in Consiglio Comunale che il posto dove fare il nuovo Oratorio “l’ha scelto don Carlo”. Questa è una affermazione ed un atteggiamento tipico del Sindaco precedente nel suo non volere essere responsabile di niente. Attento Sindaco precedente, Melino sembra proprio che voglia diventare la sua fotocopia.

Don Carlo non ha scelto niente ma semplicemente è stato ind indotto in errore da chi si fidava. Lo schizzo del nuovo Oratorio come anche quello della Casa di Accoglienza l’ho fatto io. Mentre la Casa di Accoglienza è stata progettata come da schizzo (ASL compresa e salone semicircolare), il nuovo Oratorio pensato di forma quadrata nel terreno adiacente a Viale della Stazione è stato dirottato dal duo Costanzo-Bianchin, (il più lontano possibile per non dare fastidio ad un canciolese importante), tra i palazzi, adiacente alla ferrovia e al deposito di rifiuti speciali. E’ incredibile come delle persone chiedano il voto ai Cittadini per fare niente o fare delle autentiche porcherie. Dei dieci anni di Costanzo Voi cittadini ricordate qualcosa di diverso di quella brutta piazza parcheggio al centro del paese, di quella sala musica inutilizzabile e per quella biblioteca costosissima situata in una zona scomoda e non idonea per questo scopo ? dei cinque anni di assessorato di Bianchin Voi cittadini ricordate qualcosa di diverso dal niente ? L’assessore Bianchin non ha lasciato traccia di se, tranne appunto aver convinto l’amico don Carlo ad accettare di fare il nuovo Oratorio nascosto tra le case in una zona inadeguata allo scopo.

E adesso don Carlo e la sia commissione cosa fa ? minaccia di raccontare tutto ai cittadini ma continua a farsi prendere in giro anche da Melino e da Molino.

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