martedì 13 novembre 2012

Gli orti urbani. NO in aree a servizi nella zona PEEP ed in altre zone del paese utilizzate come aree ad uso pubblico.

Questo è il caso in cui una esigenza legittima non correttamente gestita diventa un altrettanto legittimo problema. La soluzione è il buonsenso che mi auguro sia in tutti i cittadini coinvolti. E' importante non danneggiare nessuno. La decisione della maggioranza non va in questo senso.


Il programma dell’attuale maggioranza prevedeva, tra tante cose impossibili, una che a prima vista sembrava semplice e di veloce realizzazione.
All’interno del capitolo con oggetto  - Vivere Candiolo … la nostra Candiolo con il nostro Piano Regolatore - si parla di  “Introdurre una normativa che consenta l’individuazione di un’area destinata  alla realizzazione degli  Orti Urbani , per consentire lo svolgimento dell’attività di orticoltura di tipo domestica, da parte di persone che non dispongono di un orto nei pressi della loro abitazione, e che intendono svolgere tale attività in modo definitivo ed ordinato.”

In coerenza con quanto sopra la maggioranza ha inserito, tra i 12 interventi previsti nel documento programmatico finalizzato alla redazione della Variante strutturale al Piano Regolatore (P.R.G.C.)  del 24 maggio 2011, due interventi con, oltre alla trasformazione in edificabile, pezzi di aree da destinare ad Orti Urbani (vedi articolo del 4 giugno 2011): tra la ferrovia ed il prolungamento di via Assietta e a nord della ferrovia nei pressi di via Altinetti.

A diciotto mesi dall’approvazione in CC del documento programmatico di Variante strutturale al Piano regolatore con i soli voti della maggioranza e dopo aver speso oltre 60 mila euro la conclusione dell’iter di approvazione della variante per renderla attuabile è ancora in alto mare (siamo al punto 4 di 12 previsti). 

Ed ecco che la maggioranza forse per accontentare qualche elettore cerca nuove aree di adibire ad orti.

Con delibera della Giunta Comunale n. 75 del 5 luglio 2012 ha individuato quale aree per la realizzazione degli orti quella proposta dall’ufficio tecnico e precisamente quella conosciuta dai ragazzi come “il campo di Roby” al fondo di via Pascoli. Dal punto di vista catastale si tratta delle aree di cui al Foglio 4 part. 570, 562 e 563 (ovviamente la delibera presenta il solito errore perché mancante della dimensione della superficie della part. 563 cosi non si comprende se sarà tutta utilizzata ad orti o parte di essa).

Questa sono aree utilizzate da sempre come aree per giocare al pallone da parte di tutti i residenti e non solo. Non è stato mai un perfetto campo di calcio ma pur sempre un’area “pulita” per giocare. La maggioranza invece di renderla idonea al gioco del calcio ha deciso di toglierla definitivamente. Forse perché era gratuita ? forse perché è meglio indirizzare tutti i ragazzi al Centro di Incontro dove invece tutto si paga ? forse perché così si liberano le aree di via Assietta e via Altinetti per nuovi palazzi “funghi”, forse perché semplicemente la maggioranza è in balia di chi urla più forte ?. 

La delibera di Giunta Comunale parla anche di “Regolamento per la concessione e l’uso di orti a fini sociale”: lo stiamo aspettando al momento non c’è nessun regolamento.

Nel programma della mia lista “Per una nuova Candiolo” non avevamo previsto gli Orti Urbani. Per noi lo sviluppo di Candiolo doveva essere senza palazzoni e senza palazzi “funghi” nelle aree verdi piccole o grandi di cui Candiolo disponeva fino alla fine del 2000. Una politica senza idee e prospettive ci sta consegnando un paese sempre più cementificato, senza aree verdi privare e senza aree verdi pubbliche. Speravamo di essere eletti per invertire questa tendenza. Purtroppo non è stato così. Il risultato è una nuova variante che va anch’essa verso i palazzi “funghi”. 

La nostra idea di Candiolo non necessitava di Orti Urbani perché ciascuno doveva avere il suo orto sia in villette e sia in piccolo condomini di due piani fuori terra. Gli Orti urbani volevamo lasciarli alle grandi città, tipo Nichelino, Moncalieri, Grugliasco, a cui Candiolo non volevamo somigliasse.

Attorno a Candiolo ci sono tante cascine. Sono certo che non sarebbe stato difficile e non è difficile, fare una convenzione con una o più di queste per utilizzare 3.000 mq da adibire a 60 orti in zona agricola,  senza creare in questo modo disagi e discussioni e senza soprattutto sottrarre le ultime aree verdi all’uso pubblico. E’ veramente contrario alla politica il creare discussioni e contrapposizione tra i propri cittadini. E’ quello che avrei fatto io se tanti cittadini mi avessero chiesto uno spazio ad uso orto urbano.

Condivido le preoccupazioni dei cittadini della zona PEEP e la loro civile opposizione alla sottrazione di un’area di gioco per i propri figli. Non credo che ci sia in nessuno di loro la voglia di creare un danno a chi desidera un pezzo di terra per coltivarsi qualcosa di proprio. C’è solo la necessità di trovare una soluzione condivisibile da tutti.

Radio Piazza parla di una riunione in Sala Consiglio per mercoledì 14 novembre 2012 alle ore 21 a cui sono stati invitati i cittadini del PEEP firmatari di una petizione ed i cittadini che hanno fatto richiesta dell’orto pubblico (se lo ritenere opportuno partecipate alla riunione).

Neanche questo modo di convocare la riunione, se ciò che dice radio piazza è vero, mi sembra un’ottima idea. Non ci sono cittadini contro, ma diverse esigenze che vanno comprese per prendere decisioni accettabili per tutti.

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