Il programma dell’attuale maggioranza prevedeva, tra tante cose impossibili, una
che a prima vista sembrava semplice e di veloce realizzazione.
All’interno
del capitolo con oggetto - Vivere
Candiolo … la nostra Candiolo con il nostro Piano Regolatore - si parla di “Introdurre una normativa che consenta
l’individuazione di un’area destinata
alla realizzazione degli Orti
Urbani , per consentire lo svolgimento dell’attività di orticoltura di tipo
domestica, da parte di persone che non dispongono di un orto nei pressi della
loro abitazione, e che intendono svolgere tale attività in modo definitivo ed
ordinato.”
In
coerenza con quanto sopra la maggioranza ha inserito, tra i 12 interventi
previsti nel documento programmatico finalizzato alla redazione della Variante
strutturale al Piano Regolatore (P.R.G.C.)
del 24 maggio 2011, due interventi con, oltre alla trasformazione in edificabile, pezzi di aree da destinare ad Orti
Urbani (vedi articolo del 4 giugno 2011): tra la ferrovia ed il prolungamento di via Assietta e a nord della ferrovia nei
pressi di via Altinetti.
A
diciotto mesi dall’approvazione in CC del documento programmatico di Variante
strutturale al Piano regolatore con i soli voti della maggioranza e dopo aver
speso oltre 60 mila euro la conclusione dell’iter di approvazione della
variante per renderla attuabile è ancora in alto mare (siamo al punto 4 di 12
previsti).
Ed
ecco che la maggioranza forse per accontentare qualche elettore cerca nuove
aree di adibire ad orti.
Con
delibera della Giunta Comunale n. 75 del 5 luglio 2012 ha individuato quale
aree per la realizzazione degli orti quella proposta dall’ufficio tecnico e
precisamente quella conosciuta dai ragazzi come “il campo di Roby” al fondo di
via Pascoli. Dal punto di vista catastale si tratta delle aree di cui al Foglio
4 part. 570, 562 e 563 (ovviamente la delibera presenta il solito errore perché
mancante della dimensione della superficie della part. 563 cosi non si
comprende se sarà tutta utilizzata ad orti o parte di essa).
Questa
sono aree utilizzate da sempre come aree per giocare al pallone da parte di
tutti i residenti e non solo. Non è stato mai un perfetto campo di calcio ma
pur sempre un’area “pulita” per giocare. La maggioranza invece di renderla
idonea al gioco del calcio ha deciso di toglierla definitivamente. Forse perché
era gratuita ? forse perché è meglio indirizzare tutti i ragazzi al Centro di
Incontro dove invece tutto si paga ? forse perché così si liberano le aree di
via Assietta e via Altinetti per nuovi palazzi “funghi”, forse perché semplicemente
la maggioranza è in balia di chi urla più forte ?.
La
delibera di Giunta Comunale parla anche di “Regolamento per la concessione e l’uso
di orti a fini sociale”: lo stiamo aspettando al momento non c’è nessun
regolamento.
Nel
programma della mia lista “Per una nuova Candiolo” non avevamo previsto gli
Orti Urbani. Per noi lo sviluppo di Candiolo doveva essere senza palazzoni e
senza palazzi “funghi” nelle aree verdi piccole o grandi di cui Candiolo
disponeva fino alla fine del 2000. Una politica senza idee e prospettive ci sta
consegnando un paese sempre più cementificato, senza aree verdi privare e senza
aree verdi pubbliche. Speravamo di essere eletti per invertire questa tendenza.
Purtroppo non è stato così. Il risultato è una nuova variante che va anch’essa
verso i palazzi “funghi”.
La
nostra idea di Candiolo non necessitava di Orti Urbani perché ciascuno doveva
avere il suo orto sia in villette e sia in piccolo condomini di due piani fuori
terra. Gli Orti urbani volevamo lasciarli alle grandi città, tipo Nichelino,
Moncalieri, Grugliasco, a cui Candiolo non volevamo somigliasse.
Attorno a Candiolo ci sono tante cascine. Sono certo
che non sarebbe stato difficile e non è difficile, fare una convenzione con una
o più di queste per utilizzare 3.000 mq da adibire a 60 orti in zona
agricola, senza creare in questo modo
disagi e discussioni e senza soprattutto sottrarre le ultime aree verdi all’uso
pubblico. E’ veramente contrario alla politica il creare discussioni e
contrapposizione tra i propri cittadini. E’ quello che avrei fatto io se tanti
cittadini mi avessero chiesto uno spazio ad uso orto urbano.
Condivido
le preoccupazioni dei cittadini della zona PEEP e la loro civile opposizione
alla sottrazione di un’area di gioco per i propri figli. Non credo che ci sia in
nessuno di loro la voglia di creare un danno a chi desidera un pezzo di terra
per coltivarsi qualcosa di proprio. C’è solo la necessità di trovare una
soluzione condivisibile da tutti.
Radio
Piazza parla di una riunione in Sala Consiglio per mercoledì 14 novembre 2012 alle ore 21 a
cui sono stati invitati i cittadini del PEEP firmatari di una petizione ed i
cittadini che hanno fatto richiesta dell’orto pubblico (se lo ritenere opportuno partecipate alla riunione).
Neanche
questo modo di convocare la riunione, se ciò che dice radio piazza è vero, mi sembra un’ottima idea. Non ci sono cittadini contro, ma diverse
esigenze che vanno comprese per prendere decisioni accettabili per tutti.
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