Con
delibera n.75 del 5 luglio 2012 la
Giunta Comunale aveva deciso di fare gli Orti Urbani nelle aree, di
cui al Foglio 4 part. 570, 562 e 563, meglio conosciute dai ragazzi di oggi e
di ieri come il “campo di Roby” al fondo di via Pascoli. Con lettera con
oltre 120 firme, i Cittadini di quella zona chiedevano al Sindaco di non
modificare l’attuale destinazione d’uso di quelle aree e di cercare per gli
orti urbani un’area più idonea.
Nel
corso dell’assemblea molto efficaci e convincenti sono state le argomentazione espresse
dai giovani Valeria Di Tommaso ed Alessandro Vettorello a cui vanno i
complimenti per l’impegno profuso nell’opera
di sensibilizzazione di tutti i cittadini della zona e per aver spiegato con la
passione di chi ama il suo paese quanto importante sono per Candiolo le aree
verdi su cui poter passeggiare e giocare in libertà a tutte le età.
Il
Sindaco e la Giunta Comunale devono ora fare una nuova delibera per annullare o
modificare quanto deciso nella delibera n. 75 prima citata. Questo non è un
atto facoltativo ma viceversa un passaggio obbligatorio.
Perché
il Sindaco e la Giunta Comunale non hanno avuto lo stesso coraggio e la stessa
disponibilità a confrontarsi con i cittadini per la scelta dell’area del nuovo
Oratorio ? Perché in quel caso la volontà di verificare altre aree in
alternativa più idonee non è stata presa in considerazione ? Sono domande che hanno di certo una risposta
e la risposta in questi casi potrebbe non essere sempre democratica. Forse è
più facile valutare gli interessi dei cittadini in contesti di piccole
dimensioni. In questi casi è semplice e politicamente interessante strappare un
applauso e magari assicurarsi qualche voto. Diverse sono le scelte quando le
componenti che entrano in gioco sono più importanti. Il risultato
dell’incapacità dimostrata da questa maggioranza di superare situazioni
complesse per dare il meglio ai propri cittadini sarà un brutto Oratorio
costruito tra le case a ridosso della ferrovia e vicino ad un deposito di
rifiuti speciali.
Cosi
come oggi considero positivamente la scelta di revocare quanto in un primo
momento pensato, continuo a considerare un grande errore la scelta per il nuovo
Oratorio di un’area completamente inadeguata.
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