venerdì 12 novembre 2010

Il Protocollo d'Intesa tra il Comune e la Parrocchia che forse un giorno leggeremo

Lo scorso martedì 9 novembre alle ore 18,30 il Sindaco di Candiolo Molino Valter ha invitato i capigruppo ad un incontro avente per oggetto “l'illustrazione del protocollo d'Intesa tra il Comune di Candiolo e la Parrocchia San Giovanni Battista, relativa alla permute di aree ai fini di procedere all'ampliamento della scuola d'infanzia ed alla ricollocazione dell'oratorio”. Alle riunione per la minoranza hanno partecipato i consiglieri di minoranza Rollè e Demichelis.

Naturalmente per noi della minoranza questa era considerata una riunione importante perchè finalmente ci venivano presentati i risultati di mesi di lavoro tra il Sindaco e l'assessore Melino in rappresentanza del Comune e Don Carlo con i componenti della commissione da lui stesso nominata per occuparsi del nuovo oratorio (Boccardo, Mussetto, Reale).


La nostra speranza è stata delusa. Ci hanno presentato delle idee, peraltro molto generiche, ma non ci è stato lasciato nessun documento da leggere con attenzione e sui poter fare delle considerazioni. Per dare un contributo positivo è necessario comprendere, confrontarsi e valutare. Ci scusiamo con la maggioranza dei candiolesi che abbiamo il privilegio di rappresentare in Consiglio Comunale se non riusciamo a dare il nostro contributo per una scelta così importante. Noi abbiamo provato ad informarci ma sembra proprio che il nuovo oratorio non sia un fatto pubblico ma un affare privato tra maggioranza e Parrocchia.

Tutte le scelte che fa una maggioranza, nel mettere in pratica il diritto acquisito con le elezioni comunali da una legge che permette di governare anche senza la maggioranza assoluta dei consensi, sono importanti. Ma ci sono delle decisioni in cui il buonsenso dovrebbe consigliare l'applicazione di quel diritto dei cittadini di “partecipare alle scelte”. L'oratorio non è come scegliere il colore del marciapiede (a Candiolo la scelta avviene con i bussolotti: nero, bianco, giallo o rosso) oppure dove mettere l'autovelox. L'oratorio è una struttura che caratterizza la vita sociale di una comunità: è un punto di incontro privilegiato per i giovani di qualunque età ed anche un punto di aggregazione per gli adulti. Dove ricollocare l'Oratorio dovrebbe essere una scelta di tutti, adeguatamente pubblicizzata ed attentamente valutata.

Ed invece la maggioranza aspetta che la Curia approvi una bozza segreta, don Carlo dice di non possedere alcuna bozza di convenzione ed un membro della commissione a cui ho chiesto notizie mi ha gentilmente risposto “presto si dovrebbe arrivare ad una conclusione, dopo di che verrà resa partecipe la gente di quanto concordato”. 

Come dire “non rompete le scatole l'Oratorio è casa nostra di quello che pensano i candiolesi non ci interessa niente”. Non credo che questo sia il punto di vista dei componenti della commissione, ma semplicemente la sintesi di una linea di condotta concordata tra Parrocchia e Comune.

Prendo atto. Mi permetto di informare su alcune cose di cui ho sentito parlare. Come dice Benigni è evidente che “si tratta di sentito dire che di sicuro non è vero e che io non ci credo”. 

Dalla Parrocchia dicono che la scelta di fare l'Oratorio in un angolo dell'area ex-Ariagel adiacente alla ferrovia ed all'area di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali della ditta Ambrogio è stata una scelta dei parrocchiani (ma come hanno fatto i parrocchiani a decidere se non sanno niente dell'area dove è prevista la ricollocazione dell'Oratorio ?): 
dalla Parrocchia dicono che la scelta di scambio aree tra Parrocchia e Comune (area edificabile della Parrocchia trasformata in area a servizi di via Verdi al Comune in cambio di area a servizi del Comune trasformata in area edificabile di via Deledda alla Parrocchia) è stata una scelta di tutti i candiolesi (idem come sopra); 
i disegni dicono che l'area dove c'è l'attuale Oratorio in via Deledda è triangolare, mentre l'area della zona ex-Ariagel dove si vuole ricollocare l'Oratorio è un corridoio stretto e lungo, scelto come sopra detto a cura dei parrocchiani; 
il piano regolatore dice che per avere la cubatura necessaria a fare la struttura dell'Oratorio si pensa di abbattere il vecchio mulino; 
la normativa dice che per lo scambio delle aree sopra citato è necessario fare una variante all'attuale piano regolatore. L'eventuale approvazione di una convenzione in Consiglio Comunale è solo il primo di tanti passi necessari per concludere l'iter di approvazione e dare inizio alla progettazione; 
le convenzioni del Comune di Candiolo con i due costruttori che stanno cementificando l'area ex-Ariagel dicono che prima di rilasciare le aree dove il Comune e la Parrocchia pensano di fare l'Oratorio devono concludere la costruzione di quanto in progetto. 

Ho sentito dire tante altre cose ma le lascio alla prossima puntata, di certo secondo me l'area che la Parrocchia e dai Sindaci Costanzo e Molino hanno scelto è la peggiore possibile.

L'Oratorio aveva senso nell'area ex-Ariagel se l'area scelta a questo scopo fosse stata: 

un'area quadrata per consentire una facile e funzionale dislocazione dei servizi e delle aree gioco (in questo senso 4 anni fa avevo fatto i primi schizzi su richiesta di Don Carlo); 
adiacente a via della Stazione per essere facilmente raggiungibile, vicino al centro ed alla Parrocchia. 

Questo era l'Oratorio che io avrei voluto. Ma forse in questa posizione dava fastidio a qualche abitante delle ville accanto. 

Niente di tutto questo, ma solo un'area non funzionale, nascosta dalla case, vicino alla ferrovia, in periferia dall'altra parte rispetto a dove può crescere il paese e nelle vicinanza di un deposito di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali che, a parte la componente smaltimento, è simile a quello di Paderno Dugnano (MI). In queste condizioni in nuovo è peggio del vecchio (area di via Deledda). In queste condizioni perchè non fare l'Oratorio in via Verdi, scambiando solo l'edificabilità con via Deledda ed ampliando la scuola materna in altezza ? In queste condizioni perchè non valutare altre aree ?. 

Non mi resta che complimenti a Don Carlo, con i Sindaci Costanzo e Molino per la scelta iniziale e per la testardaggine successiva. Complimenti all'assessore Melino, alla maggioranza tutta ed al comitato per l'Oratorio per aver avvallato la geniale scelta. 


... sono sempre le scelte che fanno i cittadini a determinare il futuro di un paese ... 


1 commento:

  1. Questa sera (15 novembre) Don Carlo fara' un incontro di chiarimento sul protocollo di Intesa, cosi' come e' stato modificato e firmato dalla Curia.

    RispondiElimina