martedì 10 luglio 2012

Ma i costruttori hanno rilasciato le aree a servizi da destinare all’Oratorio ?

Ovviamente no, tranne Paoletta a febbraio 2012 per circa mq 2.900 (di cui in uso solo circa 2000 mq). Il Comune prima di cederle a don Carlo deve prenderle in carico. Almeno questo è semplice ! assolutamente no. 


Riporto una sintesi dell’intervento del consigliere di minoranza Rollè:
“Questa storia del nuovo Oratorio mi sembra una corsa ad ostacoli, corsa perché è partita nel lontano 2006, 6 anni fa variante al PRGC Costanzo/Bianchin, variante 3 approvata con delibera n. 29 del Consiglio Comunale 26.05.2006, e fino ad ora ancora non si è mosso nulla nonostante le ripetute proclamazioni dell’Amministrazione di essere giunti al traguardo vanificando così le speranze della Parrocchia di poter disporre a breve di un nuovo Oratorio.

Nella deliberazione n. 19 del Consiglio Comunale del 30.03.2011 - Approvazione del protocollo d’intesa fra il Comune e la Parrocchia - le aree indicate in dismissione erano 3, poi nella delibera del Consiglio Comunale del 02.03.2012 - Cessione del diritto di superficie in favore della Parrocchia delle aree a servizi per la realizzazione dell’Oratorio – la maggioranza si è accorta che le aree erano 4: Btra, Btrb, A.M Logistica e Canale del Mulino. In pratica dopo un anno hanno scoperto che esisteva il canale del Mulino che era di proprietà demaniale per cui occorreva chiedere l’autorizzazione al demanio per poterlo cedere (nella delibera prima 2011 si era sostenuto che l’area del Canale era mezza di proprietà della Btra e mezza della Btrb).

Dopo 3 mesi dalla delibera n. 4 del Consiglio Comunale del 02.03.2012 per la concessioni in diritto di superficie delle aree sempre la stessa maggioranza si è accorta che su una delle aree da dismettere alla Parrocchia sorge un edificio che ha più di 70 anni per cui occorre chiedere l’autorizzazione ai Beni Culturali per l’alienazione ai sensi dell’art. 54 comma 2 D.Lgs 42/2004.

Non potevano usare più attenzione nel 2011 all’atto dell’approvazione del protocollo d’Intesa tra Comune e Parrocchia per la cessione delle aree in modo tale da avere già l’autorizzazione ? Ora occorre fare una nuova delibera per stralciare l’area del fabbricato dalla cessione di aree e fare un nuovo frazionamento.

Non capisco se c’è la volontà della maggioranza di procedere ad edificare il nuovo oratorio al più presto oppure no? Io credo di si in quanto ho parlato più volte con il Sindaco della questione e mi è sembrato favorevole. Allora mi viene un altro dubbio ma chi è che pone il bastone fra le ruote del carro visto che ogni volta si scoprono sempre nuove difficoltà e ostacoli che potevano già essere risolti tempo prima?”.


Per la cronaca la delibera di stralcio proposta dalla maggioranza nel Consiglio Comunale del 20 giugno 2012 aveva due macroscopici errori che vi risparmio considerato che, questa volta con sincerità, grazie alla buona volontà del Sindaco noncurante del silenzio dell’Assessore Melino, sono state emendate come suggerito dal consigliere Rollè. Si è evitato di approvare una delibera illegittima perché con oggetto una porzione di aree (circa 900 mq) dismessa dalla società Paoletta al Comune ma non in uso, di cui il Comune intendeva cedere alla Parrocchia anche l’uso. Che dire, la complessità esista, di certo in mano a chi non ha voglia e tempo di applicarsi diventa un ostacolo insormontabile dove gli errori sono una costante.

In sintesi: l'area da destinare al nuovo Oratorio è composta da quattro pezzi di terra (alcune ancora da frazionare) di proprietà di quattro diversi soggetti. Una di proprietà dell’immobiliare Paoletta di mq 2.905 già rilasciata al Comune e da questo alla Parrocchia a febbraio 2012 di cui solo circa 2000 mq già disponibili per l’uso, una di proprietà di Battaglia Costruzioni di circa mq 855 alla data ancora da rilasciare al Comune, una di proprietà di A.M. Logistica di mq 724 con impegno da parte di quest’ultima di cederla gratuitamente al Comune, una di circa mq 350 di proprietà comunale (trattasi dell’ex canale di alimentazione del Mulino Petrinetti).

Da considerare che le aree concesse in diritto di superficie devono essere regolate da apposito atto tra il Comune e la Parrocchia e devono essere libere di vincoli di qualsiasi natura, nonché da trascrizioni pregiudizievoli, iscrizioni ipotecarie e privilegi di sorta.

Prima di arrivare al completamento di tutti gli atti necessari a me pare che il percorso non è breve, considerato come dicevo prima la scarsa determinazione e la grande superficialità.

Appello al Sindaco Molino e all’Assessore Melino: invece di stare pancia a terra mettetevi a lavorare.

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