lunedì 9 luglio 2012

Il Molino ed il Melino a pancia a terra per il nuovo Oratorio !

Il titolo non è un’invenzione ma una frase detta nel Consiglio Comunale del 20 giugno 2012 dal nostro Sindaco in risposta ad un mio intervento. L’oggetto della discussione era il nuovo Oratorio e le tante problematiche che allungano sempre di più i tempi di partenza per la realizzazione.

 
Personalmente avrei voluto l’Oratorio per Candiolo ancora prima della Casa di Accoglienza. Don Carlo preferì prima concentrarsi sulla Casa di Accoglienza “tanto al momento abbiamo un oratorio non bellissimo ma funzionale”. Era il 1999. Conservo ancora il primo schizzo che avevo fatto della Casa di Accoglienza quando si era ipotizzato l’uso del terreno di via Pio V.

Don Carlo ricorderà anche le mie prime perplessità quando nel 2005 mi chiese di fare un altro schizzo per il nuovo Oratorio nell’area ex-Ariagel. Dal primo incontro con il “il cittadino”, allora Sindaco, sembrava che l’area per l’Oratorio dovesse essere un quadrato adiacente al viale della Stazione. Mi sembrava strano che “il cittadino” di solito titubante e pensieroso davanti ad ogni iniziativa proposta dal Parroco e da quelli da lui considerati non di sinistra, riservasse un’area così bella per l’Oratorio. Ed infatti dopo qualche anno, grazie anche all’Assessore “giusto al posto giusto” l’area destinata al nuovo Oratorio risultò essere composta da più strisce tra le case nell’angolo più lontano, rispetto al centro, dell’area ex-Ariagel.

Non so quante volte, fino alla firma della convenzione del 30 marzo 2011, ho consigliato a don Carlo di rinunciare a quell’area per utilizzarne un'altra o in mancanza quella stessa di via Deledda. Non sono riuscito a convincerlo e di questo ne sono ancora dispiaciuto. L’area scelta per il nuovo Oratorio non è solo di forma inqualificabile e tra le case, ma per essere resa idonea allo scopo necessità di moltissimi atti amministrativi che toccano molti interessi. Per superare queste complessità era necessaria una diversa determinazione. Non bastano le parole e le dichiarazioni di intenti ci vuole volontà e conoscenza. Chi destina, per un’opera importantissima per i nostri giovani, un’area brutta come quella oggetto del nuovo Oratorio non dimostra volontà. Chi persegue scelte infelici quando ancora si è in tempo per porvi rimedio dimostra oltre alla mancanza di volontà anche superficialità.

La realtà è che, volontariamente o involontariamente, la maggioranza attuale continua a fare e rifare atti senza mai dare l’impressione che la fine sia vicina.

Dopo il 30 marzo 2011 smaltita la delusione e sempre convinto della necessità del nuovo Oratorio ho sperato in un veloce inizio dei lavori. Purtroppo siamo a luglio del 2012 ed ancora le varie strisce di terra su cui sorgerà l’Oratorio non sono disponibili. Ho chiesto al Sindaco ed a tutta la maggioranza di adoperarsi a velocizzare i vari iter in corso per dare a don Carlo ed ai cittadini quello che speravano di avere già nel 2011.

La risposta del Sindaco è stata: io e l’Assessore Melino stiamo lavorando a pancia a terra per risolvere velocemente ogni problema.

Sindaco e Assessore Melino stanno di certo lavorando a pancia a terra, ma in quella posizione fanno fatica a ricordare le cose da fare !

E così la variante strutturale al piano regolatore approvata nel Consiglio Comunale del 24 maggio 2011 è ancora ferma. Questo blocca lo scambio delle aree tra via Verdi (di proprietà della Confraternita dello Spirito Santo) con quella di via Deledda (di proprietà del Comune di Candiolo e su cui è adesso ospitato il vecchio Oratorio). L’area di via Verdi è edificabile mentre quella di via Deledda è a servizi. Lo scambio quindi dovrà riguardare anche le destinazioni d’uso. Per don Carlo la vendita dell’area edificabile è fonte di denaro utile per la costruzione del nuovo Oratorio. Ad essere interessato a questo scambio è il Comune, perché in questo modo potrà avere a disposizione un’area per dare parcheggi e servizi alla scuola materna, alla scuola elementare ed a tutta la zona.

L’Assessore Melino, lui sempre dal primo giorno a pancia a terra, aveva promesso l’approvazione della variante al piano regolatore entro un anno. L’anno è abbondantemente passato e della variante non si hanno notizie. L'Assessore Melino, sempre a pancia a terra, non parla più e non ride più.

La minoranza aveva segnalato la quasi impossibilità di concludere l’iter di approvazione della variante in un anno. L'Assessore Melino ed il Sindaco, sempre a pancia a terra, forti di non si sa quale convinzione affermavano la certezza di avere tutto pronto per metà 2012 !.

Adesso torna di moda un suggerimento della minoranza di più di un anno fa: per fare lo scambio delle aree non è necessaria una variante strutturale al piano regolatore ma semplicemente utilizzare una modalità di cui all'art. 17, come modificato dalla legge regionale n. 41 del 29 luglio 1997, più rapida ed orientata ad una esigenze specifica che avrebbe consentito in tre/quattro mesi, e quindi prima dell’estate 2011, di realizzare lo scambio di aree previsto nella convenzione.


Ma chi deve ora preparare gli atti richieste per applicare l’articolo 17 ? il progettista voluto da Melino (forse sotto la regia del "cittadino") o il progettista suggerito dalla Parrocchia ? Considerato che a pagare è la Parrocchia la logica direbbe di orientare la scelta al progettista della Parrocchia. Sembrerebbe appunto. Sono passati 20 giorni dall’ultimo Consiglio Comunale ma ancora la Giunta Comunale non ha dato nessuno incarico. Chissà perché ? non pensate per cortesia che non ci sia accordo all’interno della maggioranza. Semplicemente a pancia a terra si fa fatica a decidere !

Don Carlo torna indietro non ti fare più prendere in giro: monetizza l’area di via Verdi da subito per poi costruire il nuovo Oratorio in via Deledda o in un’altra area sicuramente più funzionale di quella che il Comune, per troppo amore, ha riservato a te ed a tutti i candiolesi.

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