martedì 15 gennaio 2013

Perchè il mio sostegno alla Lista Monti

Al 24 febbraio manca poco più di un mese. Dobbiamo cominciare a pensare per chi votare. Il voto è un diritto e un dovere. Dobbiamo votare per noi stessi ma anche per gli altri soprattutto in questo momento così difficile. Io la mia scelta l’ho fatta.


Le organizzazione partitiche continuano a mantenere fortissima la voglia di conservare e di mantenere immutato un sistema sempre più inefficiente e disomogeneo. Cambiare è ormai un obbligo e non si può cambiare quando si è ingessati nel pensiero e nelle azioni. Ecco perché continuo a preferire organizzazioni nuove, con persone nuove. Non sono garanzia di cambiamento ed il cambiamento non è certezza di successo. Di sicuro però il cambiamento apre il confronto a nuove idee e nuove intelligenze. Come già nelle elezioni per il Sindaco di Candiolo e come alle elezione regionali la mia preferenza è per le liste civiche.

La lista di Monti “Scelta Civica” per me rappresenta una grande opportunità che potrebbe in futuro portare vantaggi per il cambiamento anche a livello locale. Come sapete per la presentazione delle nuove liste che non hanno rappresentanza in gruppi parlamentari nell’attuale governo, è necessario raccoglie 30.000 firme a livello nazionale entro il 20 gennaio 2013. La raccolta firme per la circoscrizione Piemonte 1 (Torino e Provincia) è già in corso in via Montevecchio, 17° a Torino fino a martedì 15 gennaio dalle 10 alle 18. Per Candiolo posso anche raccoglierle io fino a mercoledì 16 gennaio: potete telefonarmi o scrivermi una email a: adamo.g@libero.it.

Perché il mio sostegno alla Lista Monti.
Non ho apprezzato le scelte economiche di Monti nella sua fase di Primo Ministro. Credo però che in un anno e con un appoggio del parlamento di comodo non potesse fare di più di quello che ha fatto.
Non sono in grado di giudicare i componenti scelti sia alla Camera che al Senato. Non si tratta di candidati scelti tramite primarie. Di certo non si può sperare di arrivare al 10% e quindi avere una certa visibilità all'interno del parlamento, senza una base già costituita. Non si costruisce una base in uno o due mesi. Logico appoggiarsi a qualcuno. Non esiste una lista civica nazionale tranne il movimento M5S di Beppe Grillo e tranne Italia Futura di Montezemolo.

Pur condividendo la protesta del movimento di Beppe Grillo non riesco ad apprezzarne la capacità costruttiva. Non basta lamentarsi bisogna anche conoscere il funzionamento attuale della Pubblica Amministrazione per cambiarla. Non si può pensare di mandare tutti a casa: questo vorrebbe dire caos. Il processo di cambiamento è molto più lungo di quello della distruzione. Il processo di cambiamento bisogna farlo ristrutturando l'attuale.

M5S e Italia Futura hanno un punto fondamentale in comune. Un punto che peraltro condividono con tanti altri movimenti politici: sono nati intorno ad un nome finanziatore. Costruire un movimento su base nazionale costa molto e può farlo solo chi ha le disponibilità economiche necessarie.

Non nasce una lista civica spontanea in grado di competere a livello nazione e raggiungere risultati elettorali significativi senza uno sponsor, senza un nome aggregante. Anche pensare ad una federazione di liste civiche nazionali non può fare a meno della necessita di un punto di sintesi attorno a cui aggregarsi. Anche in questo caso necessitano risorse economiche. Per prendere i rimborsi elettorali bisogna essere già un movimento politico riconosciuto dal consenso popolare.
Ecco perchè per Monti era d'obbligo appoggiarsi ad un movimento politico già esistente. Per coerenza non poteva essere un partito ma un movimento civico.

Non c'erano altre scelte oltre a Italia Futura. Non solo per la convenienza di appoggiarsi ad una organizzazione già fatta ma anche per l'approccio ragionato verso un nuova idea di sviluppo del Paese Italia. Passare dalle idee alla pratica il passo è lungo e laborioso.
Non era nemmeno possibile l'appoggio di Italia Futura senza il coinvolgimento delle persone che avevano lavorato da tre anni per dare alla lista civica una organizzazione capillare a livello nazionale.

Le persone in lista sono sicuramente di spessore sia tecnico che culturale ma forse non rappresentano in modo omogeneo tutta la società. C'è molto da lavorare affinchè ciò possa succedere. Però io penso che questa sia un'occasione unica da cui partire ed a cui appoggiarsi per avere visibilità nazionale. La visibilità oltre alle risorse finanziarie sono indispensabili.

Come succede tutte le volte che si vota, i programmi sono tutti interessanti e condivisibili. Lo abbiamo visto a livello locale nel 2009 quando i candiolesi hanno eletto l'attuale Sindaco. Lo vediamo adesso anche a livello nazionale. Il programma più bello è quello del PDL: niente tasse, lavoro e divertimento per tutti. Se guardassimo i programmi non ci sarebbe partita. Viceversa bisogna sempre guardare alle capacità di chi è in grado di realizzarli i programmi. Realizzarli per il bene comune, per l'omogeneità nazionale per il benessere di tutti. Monti ha dimostrato in un anno di Governo tra mille difficoltà di essere capace di realizzare ciò che si prefigge. Non credo che sia solo capace di applicare le tasse, credo piuttosto che le sue idee di rilancio dell'economia siano fondate e praticabili. La sua Agenda la trovo convincente seppure mancante di alcuni spunti importanti che mi auguro possano essere in futuro aggiunti.

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