sabato 26 novembre 2011

L'Italia cambia e spera, Candiolo resiste e si dispera

In questi ultime settimane non ho scritto. Come penso tutti Voi, mi sono limitato a leggere ed a sentire ciò che succede al nostro governo nazionale. Dalla mattina a colazione fino a notte fonda onorevoli e senatori a scusare se stessi. Tutti hanno fatto e continuano a fare il bene dell'Italia e dei suoi cittadini. Tutti hanno ragione.

Ma se loro hanno ragione ad aver torto siamo noi cittadini no. Abbiamo il torto di esserci distratti con il calcio, la televisione, la moda, il lavoro. Abbiamo perso di vista che tanti, troppi, ci cullavano come per farci addormentare, come per non farci vedere la realtà verso cui andavamo incontro. Sempre più divisi e sempre più egoisti, sempre più attaccati al denaro e sempre meno al rispetto del prossimo e del vicino. Pochi, troppo pochi hanno cercato di reagire e noi a guardarli ed a dire sottovoce: “ma chi glielo fa fare !! che scemo” oppure “ma tanto non c'è la farà mai “quelli” lo mangeranno vivo”. Ecco appunto “quelli” i furbetti, i senza scrupolo ! Ma chi ha creato questi particolari soggetti ? Noi. Li abbiamo allevati, lodati ed ammirati. “Quelli” da soli non esistono senza il codazzo pronto a fargli largo ed a corrergli dietro. Votiamo “quelli”, votiamo chi la racconta più grossa, votiamo chi ci illude ogni giorno che tutto va bene. E se mai in un giorno ci è capitato, in un momento di piena funzionalità della nostra materia grigia, di dubitare che tutto vada bene come ci dicono, immediatamente siamo corsi a cercare “quelli” che la raccontano più grossa magari in uno dei tanti bar o ristoranti che “quelli” frequentano, per farcela raccontare ancora più grossa e per convincerci che “quelli” la sanno proprio lunga”. E di corsa a votarlo. Tanto mi ha detto che a me ci pensa lui e lui sa come si fa. 

L'intelligenza, l'altruismo, la correttezza e la serietà non sono in “quelli”.

Dal governo centrali ai governi locali i disastri di questo modo di fare e di scegliere sono evidenti. Tanto evidenti che adesso gli stessi che i disastri li hanno provocato ci chiedono di aiutarli perchè loro non hanno nessuna colpa. Ed hanno ragione perchè li abbiamo votato proprio noi. Perchè siamo stati noi a cercarli, a costruirli ed a mantenerli.

A Candiolo è la stessa cosa. Da anni governa la politica della piazza. E non la piazza intesa come luogo di ritrovo e di consenso ma semplicemente come luogo di passaggio per andare al bar o portare a passeggio il cane. I cittadini che lavorano in piazza ci stanno poco, la sera sono stanchi e di ciò che succede attorno a loro lo vedono la mattina successiva attraversando il paese in macchina. Ma allora come fanno a scegliere il Sindaco ? Mistero. Per rispetto all'intelligenza di tutti credo che se questi cittadini avessero realmente conosciuto i “quelli” che a Candiolo passeggiano per la piazza da soli, con il codazzo o con il cane non li avrebbero votato. Ed ecco l'errore: votiamo l'amico, il parente e peggio ancora il partito senza conoscere nessuno.

Ed ecco le piazze parcheggio, il centro d'incontro cadente, l'oratorio tra le case, le strade gruviara, le recinzioni a filo strada, la variante al piano regolatore nel poco verde urbano, i lampioni cadenti, i viaggi di missione, le piste ciclabili disegnate su un foglio di carta nera e tante schifezze ancora. Ed ecco tante parole in libertà, senza nessun filo conduttore, come in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale. Ma ogni giorno c'è sempre un novità.

Sono terrorizzato al pensiero che arriveranno nuove tasse che limiteranno la nostra libertà, andremo meno in pizzeria, compreremo meno vestiti, rinunceremo al gelato. Dove andranno questi soldi ?. Il governo nazionale è cambiato, i “quelli” sono diversi, è obbligatorio avere fiducia. A Candiolo sono sempre “quelli”. Le schifezze continueranno, la nullità la farà da padrona, la disaffezione ed il disinteresse cresceranno ogni giorno. Ieri 25 novembre, ordine del giorno con solo due punti in discussione: una nuova opera in beneficenza internazionale con viaggio di “verifica andamento” da parte di un paio della maggioranza ed una variazione di bilancio. Tra il pubblico sei persone. I Candiolesi siamo circa 5.500. Così non costruiamo il futuro dei nostri figli.

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