giovedì 31 maggio 2012

Un cammino di benessere comune: per le persone di buona volontà è il momento di fare e non solo di parlare

Ricevo come tutti i candiolesi il mensile Insieme. Nel numero di maggio 2012 nell’ultima pagina c’è un articolo di Piero Maina dal titolo “Dell’antipolitica”.
Trattare di politica non è come scrivere di sport.

Nello sport si racconta un’impresa, un avvenimento, un record che poco incide sul nostro quotidiano. Ci esalta ma è lontano da noi, forse non ne comprendiamo le fatiche ed i meccanismi che generano quella montagna di soldi che si distribuiscono gli addetti ai lavori. Sono soldi che provengono dalle nostre tasche ma in questo caso siamo noi che decidiamo quanto e cosa spendere, quanto e cosa privarci per “godere” di uno spettacolo sportivo. Possiamo anche decidere di non guardare e spendere niente. Fare sport, guardare lo sport, parlare di sport, spendere per lo sport  è una nostra libera scelta che possiamo mettere in atto con l’enfasi o il distacco che vogliamo.

La politica è purtroppo un’altra cosa. Incide sulla vita di tutti per tutti i giorni. Ha un costo che tutti noi paghiamo indipendentemente dal nostro interesse. Non importa se ci piace, non importa se la comprendiamo, la paghiamo sempre e comunque. Serve per individuare chi si deve prendere cura di noi nel nostro vivere in società. In condizione di altruismo forse non servirebbe. Non si può trattare con distacco ciò che determina il nostro futuro e quello dei nostri figli. E’ vero siamo liberi di partecipare alle scelte, ma è altrettanto vero che indipendentemente da quanti partecipano alle scelte queste vengono comunque fatte:  bastano pochi per indirizzare e determinare il nostro futuro. Se a votare sono solo 20 su 100 saranno quei venti a determinare il futuro di tutti i 100.

Non esiste condizione che possa giustificare una bassa partecipazione in una delle tante fasi di scelta politica. Non può essere giustificato un singolo voto non dato perchè “gli ultimi eventi di malaffare hanno portato allo scoperto l’assurdità dei rimborsi elettorali”.

Chi ci governa non viene da Marte o da un sistema solare sconosciuto, ma da scelte di noi “popolo”. Alle elezioni regionali, provinciale e locale, i politici i candidati vengono votati indicando il loro nome e cognome. Alle elezioni nazionali chi ha a pensato al “porcellum” l’avevamo scelto noi cittadini. Non possiamo fare finta di dimenticarlo.

Il livello di crisi sociale altissimo è il frutto di una disattenzione di tutti altrettanto altissima. E’ il momento di prenderci tutti le nostre responsabilità ed ad adoperarci per cambiare registro sia a livello nazionale che a livello locale.

L’antipolitica (ossia l'atteggiamento di opposizione alla politica giudicandola pratica di potere e, quindi, ai partiti e agli esponenti politici ritenendoli, dediti a interessi personali e non al bene comune), è la sconfitta dell’intelligenza e della speranza. Non è la scelta naturale ma una tendenza da combattere senza giustificazione alcuna.

Individuare i rappresentanti a cui affidare il compito di governarci è possibile da molti anni. La situazione economica e sociale attuale, a tutti i livelli, dimostra che questa possibilità noi cittadini l’abbiamo esercitato male.

Anche a Candiolo.

Sono a Candiolo dal 1993 e non mi pare che nessuno mai abbia impedito alle persone di buona volontà di dare il proprio contributo. La loro assenza non è legittima ma un grave errore per se stessi e per tutta la comunità.

Nello specifico voglio ricordare al signor Piero Maina che ad aprile del 2009, nella fase di preparazione delle liste per le elezioni del Sindaco di Candiolo, gli chiesi di aiutarmi a mettere insieme tante persone di buona volontà (lui compreso) per provare ad amministrare meglio la nostra Candiolo. La sua risposta fu negativa perché non aveva tempo da dedicare a questa attività.

E’ possibile che ci siano dei momenti in cui è difficile trovare tempo da dedicare alla propria comunità, ma è altrettanto vero che un po’ di tempo lo si trova sempre (se si ha voglia). Un po’ di tempo competente, intelligente ed orientato a creare valore comune è molto meglio di tanto tempo vuoto e senza idee.

E’ possibile che fossi io a non essere considerato da Piero Maina di buona volontà, perché però fermarsi ? poteva fare una quarta lista o aggiungersi a quelle in formazione. Non sbaglia solo chi fa, ma soprattutto chi non fa.

Bisogna metterci la propria faccia e non solo chiedere agli altri di farlo. Non bisogna più giustificare ma fare. Troppi professori e pochi operai. E’ tempo che i professori facciano gli operai e che mettano a disposizione di tutta la comunità le loro capacità.

L’attuale maggioranza è stata votata da 45 persone su 100. Non sono arrivati per caso. I risultati scadenti di questi tre anni aggiunti a quelli dei 10 anni precedenti erano facilmente prevedibili. Dove sono state le persone di buona volontà in questi dodici anni ?

Io mi sento di buona volontà e la mia buona volontà l'ho messa in pratica. Nell’attuale Consiglio Comunale non sono il solo. E’ la maggioranza che governa. Anche in maggioranza ci sono persone di buona volontà, ma già nel 2009 ero convinto che quelli della lista più votata non fossero sufficienti per governare bene. E non lo sono.

Proprio per la mia buona volontà sono stato in maggioranza dal 1994 al 1999. Ricordo bene come è cambiata Candiolo in quei quasi 5 anni. Dopo 10 anni di nulla. Sempre per la mia buona volontà e per specifica richiesta di un caro amico, ho provato nel 2009 a fare qualcosa per cambiare. I candiolesi mi hanno regalato il 20% dei consensi. Troppo pochi per vincere ma tanti per capire che la strada del cambiamento è quella giusta. Per provare a percorrerla con successo ci vogliono tante altre persone di buona volontà.

Fra due anni si vota. Radio piazza parla di un movimenti nuovi che ripescano il vecchio che ha già fallito.

E’ il momento per le persone di buona volontà di farsi avanti. Meno scritti e più fatti, meno chiacchiere e più voglia di comprendere cosa vuol dire amministrare un paese. Fare minoranza sfianca. La mia buona volontà è quasi in esaurimento, spero non lo sia quella di tanti altri candiolesi che amano veramente Candiolo e che hanno capacità, entusiasmo e voglia di fare bene per tutta la comunità.

Nessun commento:

Posta un commento