giovedì 14 giugno 2012

Il nuovo Oratorio tra proclami, errori e rinvii l’attesa continua …

Il 30 marzo del 2011 il Consiglio Comunale di Candiolo approvava il protocollo di Intesa tra Comune di Candiolo e Parrocchia in cui veniva individuata l’area su cui costruire il nuovo Oratorio.

Qualche giorno prima (27 marzo 2011) il nostro Parroco nel foglio di informazione “Giorno x Giorno” scriveva “I tempi tecnici sono questi: a giugno le proprietà dismettono le aree al Comune e la Parrocchia presenterà il progetto. Quando sarà approvato, iniziamo i lavori. Credo si possa iniziare entro l'anno”, e poi ancora “Candiolo ha bisogno di un oratorio dove giovani e ragazzi, famiglie ed adulti si possano incontrare e fare concreta esperienza di vita bella, sana e gioiosa. Il 2007 è stato l'anno della casa di Accoglienza. Il 2011 sarà dunque l'anno dell'Oratorio”.

Come tutti Voi sapete il 2011 è passato e per la verità anche metà 2012. Lo dico sottovoce perché non voglio scuotere i nervi del già nervoso Assessore Melino e turbare il sonno ricco di sogni del nostro Sindaco Molino. Don Carlo presto capirà che tante parole e tanti scritti non volevano screditare nessuno ma semplicemente metterlo in guardia di ciò che era facile immaginare. Bisogna distinguere i racconti possibili dai romanzi impossibili. Nella pianificazione degli avvenimenti futuri bisogna sempre tener conto degli imprevisti, considerando che questi crescono a dismisura perché direttamente proporzionali al numero degli interlocutori e degli interessi economici in campo.

Sintetizzando per ricordare: la scelta di fare l'oratorio all'interno dell'area ex-Ariagel fu del Sindaco Costanzo e della sua maggioranza nel lontano 2005. L'area ex-Ariagel era di tipo industriale acquistata da una società immobiliare come area industriale. La maggioranza di allora decise di trasformarla in area edificabile per destinare la parte a servizi come previsto dal Piano Regolatore vigente per il nuovo Oratorio. La società immobiliare aveva fatto un grande affare ed un grande Oratorio era nelle aspettative di tutti. L'amministrazione di allora invece di scorporare subito l'area a servizio da destinare al nuovo Oratorio, lasciò che questo venisse fatto dalle due imprese costruttrici che evidentemente prima di scegliere dove destinare il nuovo Oratorio decisero dove edificare le case, lasciando quindi i ritagli quale aree a servizi da destinare all’Oratorio. Certamente si trattò di un errore di  inesperienza !.

L’Assessore Bianchin era nel 2005 un componente del Consiglio Pastorale di Candiolo. Per Don Carlo era l’uomo giusto per superare tutte le perplessità che l’area politica di sinistra manifestava (e forse continua a manifestare) da sempre nei confronti dell’azione educativa della Chiesa e dell’Oratorio in particolare.

Capita a tutti di sbagliare, ma la mancanza più grave è non essere capaci di correggere le scelte sbagliate. E don Carlo la sua scelta di fiducia incondizionata non l’ha mai cambiata. Questa ovviamente è una mia valutazione.

Così grazie anche “all’uomo giusto al posto giusto” l'area da destinare al nuovo Oratorio è oggi composta da quattro pezzi di terra (alcune ancora da frazionare) di proprietà di quattro diversi soggetti. Una di proprietà dell’immobiliare Paoletta di mq 2.905 già rilasciata al Comune e da questo alla Parrocchia a febbraio 2012, una di proprietà di Battaglia Costruzioni di circa mq 855 alla data ancora da rilasciare al Comune, una di proprietà di A.M. Logistica di mq 724 con impegno da parte di quest’ultima di cederla gratuitamente al Comune, una di circa mq 350 di proprietà comunale (trattasi dell’ex canale di alimentazione del Mulino Petrinetti) ancora da identificare in sede di frazionamento.

A queste aree/corridoi (tra le case, vicino alla ferrovia, in periferia, dall'altra parte rispetto a dove può crescere il paese ed a fianco di un deposito di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali) si aggiunge il Mulino Petrinetti quale sede di lavoro del nuovo Oratorio (acquistato dalla Parrocchia per euro 81.000,00 e da ristrutturare). Tutto fatto? tutto semplice? Assolutamente no, anzi è molto probabile, come sempre succede in queste casi, che ognuna di queste aree si porti in dote qualche problema che rischia di allungare di mesi/anni la soluzione definitiva.

Il Protocollo d’Intesa tra Parrocchia e Comune, oltre alla disponibilità delle aree ex-Ariagel di cui sopra, prevede anche lo scambio tra l’area di via Verdi di proprietà della Confraternita dello Spirito Santo con quello di via Deledda di proprietà del Comune di Candiolo e su cui è adesso ospitato il vecchio Oratorio. L’area di via Verdi è edificabile mentre quella di via Deledda è a servizi. Lo scambio quindi dovrà riguardare anche le destinazioni d’uso.

Ad essere interessato a questo scambio è il Comune, perché in questo modo potrà avere a disposizione un’area per dare parcheggi e servizi alla scuola materna, alla scuola elementare ed a tutta la zona.

Trattandosi di interesse del Comune era auspicabile una soluzione velocissima per attuare lo scambio.  Ed invece NO !.

Ogni maggioranza di qualunque colore politico, nella quasi totalità degli enti locali, appena eletta predispone sempre una variante al piano regolatore. Chissà perche! A cosa serve? Forse perché promessa in campagna elettorale? Sembra quasi una sorta di ringraziamento o di rimborso per il disturbo, ma ovviamente non è così.

Sarà una coincidenza ma anche Candiolo la maggioranza con Molino Sindaco ha proposto una variante . Ed ecco un bellissimo incarico ad un professionista, ovviamente “colorato” nel modo giusto ed ecco una bruttissima variante al piano regolatore. Bruttissima per la comunità e per la stragrande maggioranza dei Cittadini salvo per i pochi che avevano richiesto opere in variante. Nella variante è incluso anche lo scambio delle aree di cui al Protocollo d'Intesa ((quella di via Verdi con quella di via Deledda).

Ma le varianti si sa ci mettono in media due/tre anni prima di concludere tutto l’iter, questo nel caso di Candiolo e ritornando nel merito, vuole dire avere la possibilità di concretizzare lo scambio delle aree  forse a fine 2013.

La Parrocchia per costruire il nuovo Oratorio ha necessità di monetizzare la sua area edificabile. Se l’area di via Verdi prima del Protocollo d’Intesa era monetizzabile fin da subito, con il Protocollo d’Intesa quella di via Deledda lo sarà forse a fine 2013, ossia dopo l’approvazione della variante al piano regolatore.
Il documento programmatico relativo alla variante strutturale è stato approvato nel Consiglio Comunale del 24 maggio 2011. E’ già passato un anno. Ricordo l’Assessore Melino che, in virtù di non so quale esperienza, assicurava la conclusione dell’iter di approvazione della variante in un anno. Certamente lui non ricorderà mai di averlo detto, sono certo però di non essere stato il solo a sentirlo. Per l’approvazione della variante al piano regolatore bisogna aspettare almeno fino 2013!

C’era un altro modo per velocizzare lo scambio delle aree ? La minoranza in più di una occasione aveva consigliato una via più breve ed immediata con l’utilizzo dell’art. 17 che avrebbe consentito in tre/quattro mesi, e quindi prima dell’estate 2011, di realizzare lo scambio di aree previsto nella convenzione. Solo in questo modo don Carlo poteva ad esempio monetizzare l’area di via Deledda e cominciare già nel 2011 a ristrutturare il vecchio mulino per mettere a disposizione dei ragazzi candiolesi le nuove aule per il catechismo. Certo don Carlo avrebbe fatto meglio ascoltare il sottoscritto e monetizzare l’area di via Verdi da subito per poi costruire il nuovo Oratorio in via Deledda o in un’altra area sicuramente più funzionale di quella trattata con il Comune !.

Radio Piazza dice che senza lo scambio delle aree incluso nella variante si correva il rischio che don Carlo potesse iniziare a ristrutturare a fine 2011 ed invece era necessario allungare il più possibile i tempi. Radio piazza dice anche che per quanto riguarda i tempi di rilascio alla Parrocchia delle aree di proprietà della ditta Battaglia potrebbe non bastare tutto il 2012, come dichiarato dal sempre ottimista Assessore Melino. 

Radio Piazza racconta di un don Carlo oggi molto dispiaciuto per non poter dare inizio ai lavori. Di contro il Sindaco e l’Assessore Melino sembrano molto tranquilli. Avevano obiettivi diversi e non lo sapevano. In realtà Radio Piazza aggiunge che Sindaco e Assessore Melino hanno obiettivi diversi, ma loro questo lo sanno. Anzi forse l’Assessore Melino pensa di pianificare il futuro affossando definitivamente il Sindaco Molino, tanto Costanzo è meglio ed i cittadini votano il partito sia esso PD o Sinistra Ecologia Libertà !.

Concludo ricordando come nel Consiglio Comunale del 30 marzo 2011 nel corso dell’approvazione del Protocollo d’Intesa fra il Comune di Candiolo e la Parrocchia  l’Assessore Melino ed il Sindaco si sono auto-lodati, ringraziato l'ex Sindaco Costanzo, l'ex assessore Bianchin, la passata e presente maggioranza ed anche il Parroco con la sua commissione. L’Assessore Zucca si era dichiarato “contento di aver lavorato con la vecchia amministrazione per la realizzazione di questo progetto che sei anni fa sembrava un miraggio irraggiungibile e di essere ancora più felice oggi d’aver raggiunto l’obiettivo in quanto necessaria alla popolazione di Candiolo”. Il consigliere Di Benedetto aveva “apprezzato come la continuità politica e la coerenza di questa Amministrazione hanno portato a compimento un lavoro lungo e capillare, che ha permesso il raggiungimento degli obiettivi prefissi, cioè l’ampliamento della scuola, bene della comunità e la creazione dell’oratorio, anch’essa bene di tutta la comunità”.

Sarebbe il momento che la famosa commissione per l’Oratorio (Boccardo, Reale e Mussetto)  consigliasse don Carlo in modo coerente alle sue aspettative. Certo forse per fare questo bisognerebbe in parte ricomporla!

Sarebbe il momento che il Sindaco, l’Assessore Melino, l’assessore Zucca ed il consigliere Di Benedetto, anziché parlare tanto per parlare si adoperassero realmente per dare a don Carlo l’Oratorio che gli hanno promesso. Forse per questo non c’è speranza, forse a loro dell’Oratorio interessa poco. Non posso immaginare che nessuno della maggioranza si renda conto di quanti danni sta procurando a Candiolo. Non bastava aver relegato il nuovo Oratorio in una zona impossibile, non bastava aver abusato della bontà di don Carlo nello scambio delle aree, non bastava avergli rifilato la ristrutturazione del vecchio mulino. A tutto questo adesso aggiungono una ferma volontà a non fare niente! Complimenti o vergogna ? Fate voi.

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