Come tutti Voi sapete il 2011 è passato e per la verità anche metà 2012. Lo
dico sottovoce perché non voglio scuotere i nervi del già nervoso Assessore
Melino e turbare il sonno ricco di sogni del nostro Sindaco Molino. Don Carlo
presto capirà che tante parole e tanti scritti non volevano screditare nessuno
ma semplicemente metterlo in guardia di ciò che era facile immaginare. Bisogna
distinguere i racconti possibili dai romanzi impossibili. Nella pianificazione
degli avvenimenti futuri bisogna sempre tener conto degli imprevisti,
considerando che questi crescono a dismisura perché direttamente proporzionali
al numero degli interlocutori e degli interessi economici in campo.
Sintetizzando per ricordare: la scelta di fare l'oratorio
all'interno dell'area ex-Ariagel fu del Sindaco Costanzo e della sua
maggioranza nel lontano 2005. L'area ex-Ariagel era di tipo industriale acquistata da
una società immobiliare come area industriale. La maggioranza di allora decise
di trasformarla in area edificabile per destinare la parte a servizi come previsto dal
Piano Regolatore vigente per il nuovo Oratorio. La società immobiliare aveva
fatto un grande affare ed un grande Oratorio era nelle aspettative di tutti. L'amministrazione
di allora invece di scorporare subito l'area a servizio da destinare al nuovo
Oratorio, lasciò che questo venisse fatto dalle due imprese costruttrici che
evidentemente prima di scegliere dove destinare il nuovo Oratorio decisero dove
edificare le case, lasciando quindi i ritagli quale aree a servizi da destinare all’Oratorio.
Certamente si trattò di un errore di inesperienza !.
L’Assessore Bianchin era nel 2005 un componente del Consiglio
Pastorale di Candiolo. Per Don Carlo era l’uomo giusto per superare tutte le
perplessità che l’area politica di sinistra manifestava (e forse continua a
manifestare) da sempre nei confronti dell’azione educativa della Chiesa e
dell’Oratorio in particolare.
Capita a tutti di sbagliare, ma la mancanza
più grave è non essere capaci di correggere le scelte sbagliate. E don Carlo la
sua scelta di fiducia incondizionata non l’ha mai cambiata. Questa ovviamente è
una mia valutazione.
Così grazie anche “all’uomo giusto al posto giusto” l'area da destinare
al nuovo Oratorio è oggi composta da quattro pezzi di terra (alcune ancora da
frazionare) di proprietà di quattro
diversi soggetti. Una di proprietà dell’immobiliare Paoletta di mq 2.905 già
rilasciata al Comune e da questo alla Parrocchia a febbraio 2012, una di
proprietà di Battaglia Costruzioni di circa mq 855 alla data ancora da
rilasciare al Comune, una di proprietà di A.M. Logistica di mq 724 con impegno
da parte di quest’ultima di cederla gratuitamente al Comune, una di circa mq
350 di proprietà comunale (trattasi dell’ex canale di alimentazione del Mulino Petrinetti) ancora da identificare
in sede di frazionamento.
A queste aree/corridoi (tra le case, vicino alla ferrovia, in
periferia, dall'altra parte rispetto a dove può crescere il paese ed a fianco
di un deposito di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali) si aggiunge il
Mulino Petrinetti quale sede di lavoro del nuovo Oratorio (acquistato dalla
Parrocchia per euro 81.000,00 e da ristrutturare). Tutto fatto? tutto semplice? Assolutamente no, anzi è molto probabile, come sempre succede in queste casi,
che ognuna di queste aree si porti in dote qualche problema che rischia di allungare di
mesi/anni la soluzione definitiva.
Il Protocollo d’Intesa tra Parrocchia e Comune, oltre alla disponibilità
delle aree ex-Ariagel di cui sopra, prevede anche lo scambio tra l’area di via
Verdi di proprietà della Confraternita dello Spirito Santo con quello di via Deledda
di proprietà del Comune di Candiolo e su cui è adesso ospitato il vecchio Oratorio.
L’area di via Verdi è edificabile mentre quella di via Deledda è a
servizi. Lo scambio quindi dovrà riguardare anche le destinazioni d’uso.
Ad essere interessato a questo scambio è il Comune, perché in questo modo
potrà avere a disposizione un’area per dare parcheggi e servizi alla scuola
materna, alla scuola elementare ed a tutta la zona.
Trattandosi di interesse del Comune era auspicabile una soluzione
velocissima per attuare lo scambio. Ed
invece NO !.
Ogni maggioranza di qualunque colore politico, nella quasi totalità degli
enti locali, appena eletta predispone sempre una variante al piano regolatore. Chissà
perche! A cosa serve? Forse perché promessa in campagna elettorale? Sembra
quasi una sorta di ringraziamento o di rimborso per il disturbo, ma ovviamente non è così.
Sarà una coincidenza ma anche Candiolo la maggioranza con Molino Sindaco ha proposto una variante . Ed ecco un bellissimo incarico ad un
professionista, ovviamente “colorato” nel modo giusto ed ecco una bruttissima
variante al piano regolatore. Bruttissima per la comunità e per la stragrande
maggioranza dei Cittadini salvo per i pochi che avevano richiesto opere in
variante. Nella variante è incluso anche lo scambio delle aree di cui al Protocollo d'Intesa ( (quella di via Verdi con quella di via Deledda).
Ma le varianti si sa ci mettono in media due/tre anni prima di concludere
tutto l’iter, questo nel caso di Candiolo e ritornando nel merito, vuole dire
avere la possibilità di concretizzare lo scambio delle aree forse a fine 2013.
La Parrocchia per costruire il nuovo
Oratorio ha necessità di monetizzare la sua area edificabile. Se l’area di via
Verdi prima del Protocollo d’Intesa era monetizzabile fin da subito, con il Protocollo d’Intesa
quella di via Deledda lo sarà forse a fine 2013, ossia dopo l’approvazione della
variante al piano regolatore.
Il documento programmatico relativo alla variante strutturale è stato
approvato nel Consiglio Comunale del 24 maggio 2011. E’ già passato un anno.
Ricordo l’Assessore Melino che, in virtù di non so quale esperienza, assicurava
la conclusione dell’iter di approvazione della variante in un anno. Certamente
lui non ricorderà mai di averlo detto, sono certo però di non essere stato il
solo a sentirlo. Per l’approvazione della variante al piano regolatore bisogna
aspettare almeno fino 2013!
C’era un altro modo per velocizzare lo scambio delle aree ? La minoranza in
più di una occasione aveva consigliato una via più breve ed immediata con l’utilizzo dell’art. 17 che avrebbe
consentito in tre/quattro mesi, e quindi prima dell’estate 2011, di realizzare
lo scambio di aree previsto nella convenzione. Solo in questo modo don Carlo
poteva ad esempio monetizzare l’area di via Deledda e cominciare già nel 2011 a
ristrutturare il vecchio mulino per mettere a disposizione dei ragazzi candiolesi le nuove aule per il catechismo. Certo don Carlo
avrebbe fatto meglio ascoltare il sottoscritto e monetizzare l’area di via
Verdi da subito per poi costruire il nuovo Oratorio in via Deledda o in
un’altra area sicuramente più funzionale di quella trattata con il Comune !.
Radio Piazza dice che senza lo scambio delle aree incluso nella variante si
correva il rischio che don Carlo potesse iniziare a ristrutturare a fine 2011
ed invece era necessario allungare il più possibile i tempi. Radio piazza dice
anche che per quanto riguarda i tempi di rilascio alla Parrocchia delle aree di
proprietà della ditta Battaglia potrebbe non bastare tutto il 2012, come
dichiarato dal sempre ottimista Assessore Melino.
Radio Piazza racconta di un don Carlo oggi molto dispiaciuto per non poter dare
inizio ai lavori. Di contro il Sindaco e l’Assessore Melino sembrano molto
tranquilli. Avevano obiettivi diversi e non lo sapevano. In realtà Radio Piazza
aggiunge che Sindaco e Assessore Melino
hanno obiettivi diversi, ma loro questo lo sanno. Anzi forse l’Assessore Melino
pensa di pianificare il futuro affossando definitivamente il Sindaco Molino, tanto Costanzo è meglio ed i cittadini votano il partito sia esso PD o Sinistra
Ecologia Libertà !.
Concludo ricordando
come nel Consiglio Comunale del 30 marzo 2011 nel corso dell’approvazione del
Protocollo d’Intesa fra il Comune di Candiolo e la Parrocchia l’Assessore Melino ed il Sindaco si sono
auto-lodati, ringraziato l'ex Sindaco Costanzo, l'ex assessore Bianchin, la
passata e presente maggioranza ed anche il Parroco con la sua commissione. L’Assessore
Zucca si era dichiarato “contento di aver lavorato con la vecchia
amministrazione per la realizzazione di questo progetto che sei anni fa
sembrava un miraggio irraggiungibile e di essere ancora più felice oggi d’aver
raggiunto l’obiettivo in quanto
necessaria alla popolazione di Candiolo”. Il consigliere Di Benedetto aveva “apprezzato
come la continuità politica e la coerenza di questa Amministrazione hanno
portato a compimento un lavoro lungo e capillare, che ha permesso il
raggiungimento degli obiettivi prefissi, cioè l’ampliamento della scuola, bene
della comunità e la creazione dell’oratorio, anch’essa bene di tutta la
comunità”.
Sarebbe il momento che
la famosa commissione per l’Oratorio (Boccardo, Reale e Mussetto) consigliasse don Carlo in modo coerente
alle sue aspettative. Certo forse per fare questo bisognerebbe in parte
ricomporla!
Sarebbe il momento che
il Sindaco, l’Assessore Melino, l’assessore Zucca ed il consigliere Di
Benedetto, anziché parlare tanto per parlare si adoperassero realmente per dare
a don Carlo l’Oratorio che gli hanno promesso. Forse per questo non c’è
speranza, forse a loro dell’Oratorio interessa poco. Non posso immaginare che
nessuno della maggioranza si renda conto di quanti danni sta procurando a Candiolo. Non
bastava aver relegato il nuovo Oratorio in una zona impossibile, non bastava
aver abusato della bontà di don Carlo nello scambio delle aree, non bastava
avergli rifilato la ristrutturazione del vecchio mulino. A tutto questo adesso aggiungono
una ferma volontà a non fare niente! Complimenti o vergogna ? Fate voi.
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