venerdì 7 gennaio 2011

Nuovo Oratorio: la grande farsa è forse arrivata ai titolo di coda

La lettera di don Carlo al Sindaco e all'assessore all'Edilizia Privata dell'11 dicembre 2010.

Riassunto
Nel 2004 Don Carlo chiedeva al Sindaco di allora (Costanzo) un sito adeguato per un nuovo Oratorio. La maggioranza di allora pensò di trasformare l'area industriale ex-Ariagel in area edificabile per ricavare in questa area uno spazio per il nuovo Oratorio. Naturalmente chi aveva comprato area industriale nella trasformazione in edificabile ai fini civili avrà fatto salti di gioia e di sicuro non avrebbe opposto obiezioni a lasciare per il nuovo Oratorio un'area geometricamente adeguata ed il più vicino possibile al centro del paese. Era sufficiente mettere un vincolo di questo tipo per fare in modo che i costruttori modellassero le loro costruzioni attorno e/o accanto al nuovo Oratorio.

Ma per fare queste era necessario considerare il nuovo Oratorio una esigenza importante per la comunità candiolese. L'idea politica di chi governava allora forse in questo non ha aiutato. E così per i successivi quattro anni le chiacchiere al bar e le promesse non mantenute si sono moltiplicate. L'attuale maggioranza con Sindaco Molino è figlia della precedente. Sono cambiati alcuni componenti ma non le idee. Il Sindaco Molino non può dire di aver ereditato le scelte del precedente Sindaco Costanzo perchè negli anni delle scelte era vicesindaco. L'assessore Melino non può dire di aver ereditato le scelte della precedente maggioranza perchè negli anni delle scelte faceva parte di un partito politico che sosteneva la maggioranza di allora.
 
Tante chiacchiere hanno prodotto uno spazio all'interno dell'area ex-ariagel di forma geometrica indefinita, tra le nuove costruzioni, adiacente alla ferrovia e vicino all'area di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali della ditta Ambrogio. Tante chiacchiere non hanno però prodotto un Protocollo di Intesa tra Parrocchia e Comune di Candiolo condiviso da entrambi le parti. Alla bozza proposta dal Comune di Candiolo, la Curia apportava delle modifiche che noi della minoranza (tutta) considera ineccepibili ed a salvaguardia della Parrocchia stessa e di tutti i cittadini candiolesi che vogliono i fatti concreti e non le chiacchiere infinite.Il 24 novembre la maggioranza in assemblea pubblica tentava di spiegare i motivi per cui il Protocollo di Intesa firmato dalla Curia non poteva essere accettato. Il 7 dicembre 2010 la maggioranza comunica alla Parrocchia che di non poter accettare il Protocollo di Intesa come modificato dalla Curia e sottoscritto da Don Carlo. Nella lettera si sollecita una riunione per ri-iniziare la trattativa.

Ultima notizia alla data
L'11 dicembre Don Carlo scrive al Sindaco la lettera, di seguito allegata, per sollecitare l'accettazione del Protocollo di Intesa come sottoscritto dalla Curia con richiesta di risposta entro il 31 dicembre 2010.
Alla data non sappiamo se a quest'ultima lettera sia stata dato un seguito o una risposta.

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