martedì 6 marzo 2012

Il Sistema Ferroviario Metropolitano e la Torino Pinerolo

Non ci si oppone mai a progetti che possono portare benefici ad una comunità. Il punto è comprendere, in qualunque circostanza, quali siano i benefici certi e quali invece le criticità. Evidenziare le criticità non vuol dire non volere un nuovo progetto ma semplicemente essere disponibili a studiare i modi per trasformare le possibili difficoltà in opportunità.

Questo dovrebbe fare una maggioranza che ha a cuore la propria comunità e l'integrazione della stessa nel contesto metropolitano, regionale e nazionale.

Nel caso specifico il raddoppio della linea ferroviaria Torino - Pinerolo è parte di un progetto di riorganizzazione dei servizi ferroviari di interesse per tutta la Regione. Il completamento dei lavori di potenziamento del nodo ferroviario di Torino (previsto per fine anno) di fatto rende possibile l’attivazione di 5 linee di ferrovia metropolitana, che si sviluppano per una lunghezza complessiva di 210 chilometri su un’area con un raggio di circa 50 km da Torino, con treni cadenzati ogni 30 minuti per tutta l’arco della giornata. Tutte le 5 linee avranno come punti di coincidenza Porta Susa, Stazione Dora e Stazione Rebaudengo. In pratica, ad esempio, partendo da Pinerolo sarà passibile arrivare sulla stessa linea fino a Germagnano (con una fermata a Caselle aeroporto) in circa mezzora. Cambiando linea in una delle tre stazioni di coincidenza prima indicate sarà possibile arrivare fino a Rivarolo, Chivasso, Chieri, Carmagnola, Orbassano, Avigliana.
Lungo ogni linea sono previste numerose stazioni di fermata e per ognuna di queste stazioni la riorganizzazione delle linee urbane su gomma consentirà a molti altri cittadini dei diversi centri dell’area metropolitana di utilizzare questo servizio. E’ inoltre già previsto in coordinamento con i treni regionali associati. Si tratta quindi di un progetto ambizioso di interesse regionale. Visto in un ottica più ampia può essere considerato uno dei progetto infrastrutturali di cui l’Italia vuole dotarsi per essere competitiva a livello internazionale e per continuare a crescere dal punto di vista economico e sociale. Infrastrutture efficienti aprono prospettive interessanti anche per le imprese che potranno distribuirsi su un territorio più ampio creando i presupposti per una migliore qualità della vita: posti di lavoro facilmente raggiungibili, nessuno a dormire stanchissimo sul treno, maggiore quantità di tempo da dedicare a se stessi ed alla famiglia.  

Ad un progetto di tale portata non si può essere contrari. Certo però che nessun nuovo progetto deve arrecare danni all'economia ed agli abitanti di ogni singola comunità.

Per Candiolo purtroppo questo progetto, cosi come risulta dall’attuale versione definitiva presentata il 25 ottobre 2011 da RFI alla Regione Piemonte, non è indolore. Il raddoppio dei binari infatti prevede al momento la chiusura dei passaggio a livello di strada Piniere, di via Orbassano e di via Europa ed in alternativa a tale chiusure è previsto un sottopasso veicolare in via Europa ed in sottopasso pedonale in corrispondenza di via Verdi. Considerata anche la frequenza dei treni ed i pannelli fonoassorbenti per limitare l’inquinamento acustico, risulta evidente come una eventuale conferma dell’attuale progetto definitivo nella fase di valutazione di impatto ambientale (VIA) sarebbe per Candiolo un grave danno. Il paese in pratica rimarrebbe diviso in due senza possibilità di crescita e con difficoltà ad erogare i servizi primari ad una grande quantità di residenti.

L’unica soluzione accettabile sarebbe l’interramento. A Candiolo come a Nichelino. Le osservazioni che il sottoscritto e Marco Demichelis abbiamo presentato alla Regione Piemonte chiedono l’interramento per circa 800 m. Purtroppo l’abbiamo chiesto solo noi due. E noi due non siamo autorevoli come lo è il Sindaco. Non so cosa abbia chiesto il Comitato “Nessuno tocchi Candiolo”, di certo invece  il Sindaco e la sua maggioranza hanno chiesto solo di limitare gli espropri (in via Altinetti) sfruttando per il raddoppio lo spazio occupato attualmente dai tre binari.
L’interramento non necessita di espropri ma darebbe anche continuità  e possibilità di sviluppo al nostro paese, respiro alla Stazione, luce alla piazza parcheggio e anche spazio vitale al nuovo oratorio. Per Candiolo sarebbe come rinascere. Peccato che chi doveva essere promotore di questa idea (Sindaco Costanzo) non si è mosso al tempo giusto (come appunto ha fatto Nichelino), peccato che chi dovrebbe adesso chiedere un supplemento di progettazione (Sindaco Molino) ritiene fantasiosa o che "non sta né in cielo e né in terra" l’unica idea buona per Candiolo e per i Candiolesi. E dire che sia Costanzo che Molino fino a qualche mese fa in assemblee pubbliche dicevano che se chiudevano i passaggio a livello loro si sarebbero sdraiati sulla ferrovia !!. Peccato che c’è ancora qualcuno che crede a loro e pronostica per il dopo Molino un nuovo Costanzo !!.

Quello delle 5 linee di ferrovia metropolitana è un grande progetto: per tutti meno che per Candiolo. Il destino di ogni comunità è nelle mani di chi la governa e quando si sbaglia a scegliere le mani giuste si corre il rischio di cadute rovinose.

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