Questo dovrebbe fare una maggioranza che ha a cuore la propria comunità e l'integrazione della stessa nel contesto metropolitano, regionale e nazionale.
Nel caso specifico
il raddoppio della linea ferroviaria Torino - Pinerolo è parte di un progetto
di riorganizzazione dei servizi ferroviari di interesse per tutta la Regione.
Il completamento dei lavori di potenziamento del nodo ferroviario di Torino
(previsto per fine anno) di fatto rende possibile l’attivazione di 5 linee di
ferrovia metropolitana, che si sviluppano per una lunghezza complessiva di 210
chilometri su un’area con un raggio di circa 50 km da Torino, con treni
cadenzati ogni 30 minuti per tutta l’arco della giornata. Tutte le 5 linee
avranno come punti di coincidenza Porta Susa, Stazione Dora e Stazione
Rebaudengo. In pratica, ad esempio, partendo da Pinerolo sarà passibile arrivare
sulla stessa linea fino a Germagnano (con una fermata a Caselle
aeroporto) in circa mezzora. Cambiando linea in una delle tre stazioni di
coincidenza prima indicate sarà possibile arrivare fino a Rivarolo, Chivasso,
Chieri, Carmagnola, Orbassano, Avigliana.
Lungo ogni linea sono previste numerose stazioni di fermata e per
ognuna di queste stazioni la riorganizzazione delle linee urbane su gomma
consentirà a molti altri cittadini dei diversi centri dell’area metropolitana
di utilizzare questo servizio. E’ inoltre già previsto in coordinamento con i
treni regionali associati. Si tratta quindi di un progetto ambizioso di
interesse regionale. Visto in un ottica più ampia può essere considerato uno
dei progetto infrastrutturali di cui l’Italia vuole dotarsi per essere
competitiva a livello internazionale e per continuare a crescere dal punto di
vista economico e sociale. Infrastrutture efficienti aprono prospettive
interessanti anche per le imprese che potranno distribuirsi su un territorio
più ampio creando i presupposti per una
migliore qualità della vita: posti di lavoro facilmente raggiungibili, nessuno
a dormire stanchissimo sul treno, maggiore quantità di tempo da dedicare a se
stessi ed alla famiglia.
Ad un progetto di tale portata non si può essere contrari. Certo
però che nessun nuovo progetto deve arrecare danni all'economia ed agli
abitanti di ogni singola comunità.
Per Candiolo purtroppo questo progetto, cosi come risulta dall’attuale
versione definitiva presentata il 25 ottobre 2011 da RFI alla Regione Piemonte,
non è indolore. Il raddoppio dei binari infatti prevede al momento la chiusura dei
passaggio a livello di strada Piniere, di via Orbassano e di via Europa ed in alternativa
a tale chiusure è previsto un sottopasso veicolare in via Europa ed in
sottopasso pedonale in corrispondenza di via Verdi. Considerata anche la frequenza
dei treni ed i pannelli fonoassorbenti per limitare l’inquinamento acustico, risulta
evidente come una eventuale conferma dell’attuale progetto definitivo nella
fase di valutazione di impatto ambientale (VIA) sarebbe per Candiolo un grave
danno. Il paese in pratica rimarrebbe diviso in due senza possibilità di
crescita e con difficoltà ad erogare i servizi primari ad una grande quantità
di residenti.
L’unica soluzione accettabile sarebbe l’interramento. A Candiolo
come a Nichelino. Le osservazioni che il sottoscritto e Marco Demichelis
abbiamo presentato alla Regione Piemonte chiedono l’interramento per circa 800
m. Purtroppo l’abbiamo chiesto solo noi due. E noi due non siamo autorevoli
come lo è il Sindaco. Non so cosa abbia chiesto il Comitato “Nessuno
tocchi Candiolo”, di certo invece il
Sindaco e la sua maggioranza hanno chiesto solo di limitare gli espropri (in
via Altinetti) sfruttando per il raddoppio lo spazio occupato attualmente dai
tre binari.
L’interramento non necessita di espropri ma darebbe anche continuità
e possibilità di sviluppo al nostro paese,
respiro alla Stazione, luce alla piazza parcheggio e anche spazio vitale al
nuovo oratorio. Per Candiolo sarebbe come rinascere. Peccato che chi doveva
essere promotore di questa idea (Sindaco Costanzo) non si è mosso al tempo
giusto (come appunto ha fatto Nichelino), peccato che chi dovrebbe adesso
chiedere un supplemento di progettazione (Sindaco Molino) ritiene fantasiosa o
che "non sta né in cielo e né in terra" l’unica idea buona per Candiolo e per i
Candiolesi. E dire che sia Costanzo che Molino fino a qualche mese fa in
assemblee pubbliche dicevano che se chiudevano i passaggio a livello loro si
sarebbero sdraiati sulla ferrovia !!. Peccato che c’è ancora qualcuno che crede
a loro e pronostica per il dopo Molino un nuovo Costanzo !!.
Quello delle 5 linee di ferrovia metropolitana è un grande
progetto: per tutti meno che per Candiolo. Il destino di ogni comunità è nelle
mani di chi la governa e quando si sbaglia a scegliere le mani giuste si corre
il rischio di cadute rovinose.
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