giovedì 22 marzo 2012

Intervista ad Insieme mai pubblicata: la verità fa male a chi evidentemente sostiene il Sindaco Molino ora ed il Sindaco Costanzo prima

28 marzo 2012. Con mia grande sorpresa constato che sul numero di Insieme di Marzo 2012 sono riportate integralmente le risposte che avevo dato alle domande che mi erano state poste lo scorso febbraio. Il mio più sincero ringraziamento va ovviamente a don Carlo, alla redazione di Insieme ed al sig. Nicola Garofalo.

In precedenza lo stesso sig. Garafolo mi aveva scritto che la redazione di Insieme riteneva le mie risposte polemiche ed inadeguate. Non so che cosa abbia contribuito a fargli cambiare idea, colgo l'occasione per ringraziarLi confermando la mia disponibilità a rispondere a qualunque domanda con oggetto le scelte di indirizzo politico dell'attuale amministrazione che governa Candiolo. Come componente della minoranza “subisco” tutte le scelte della maggioranza. Raramente sono d'accordo, ma non per spirito di contraddizione ma semplicemente perchè io avrei fatto diversamente. La non condivisione non è polemica quando i punti in contrasto vengono spiegati e motivati. E' ciò che cerco di fare sempre. Non ho la pretesa di essere sempre approvato, vorrei solo dare a tutti coloro che trovano il tempo per leggermi, elementi utili per “farsi un'idea” concreta di ciò che succede nel nostro Comune e di ciò che potrà succedere in futuro se continuiamo a scegliere la continuità del nulla.

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Di seguito un’intervista al giornale Insieme della Parrocchia San Giovanni Battista di Candiolo che con Marco Demichelis avevamo predisposto su richiesta di don Carlo. La redazione di Insieme ha deciso di non pubblicarla perché a loro dire molto polemica. In nome della loro esperienza giornalistica mi hanno proposto tagli e modifiche. Io non ritengo di aver offeso nessuno e di non aver fatto polemica a meno che dire la verità sia fare polemica. Alle domande che mi sono state sottoposto ho risposto senza alcun timore assumendomi la responsabilità di ciò che dico.
Ma come è nata l’intervista ? nel numero di Gennaio 2012 di Insieme è riportata un’intervista al Sindaco di Candiolo. Poiché a detta di don Carlo Insieme non è un giornale politico, ho chiesto alla redazione di Insieme ed allo stesso don Carlo, di farmi un’intervista sottoponendomi le stesse domande a cui ha risposto il Sindaco,per dare ai lettori un altro punto di vista. Io aggiungo qui: per dire ai lettori la verità. 
Così la sera del 2 marzo alla conclusione del consiglio comunale il giornalista, volontario e non retribuito come si ama definire, Nicola Garofalo mi ha dato le domande a cui rispondere (le stesse poste al Sindaco) ed indicato lo spazio che il giornale poteva concedermi (uguale a quello riservato a Molino).
Come dicevo prima le mie risposte, alle domande che mi sono state sottoposte, non sono piaciute perché secondo il giornalista Garafolo e tutta la redazione di Insieme “non condividono alcuni dei miei contenuti ed i metodi di comunicazione”.

Lascio a Voi giudicare.

Con riferimento ai cattivi metodi di comunicazione, colgo l’occasione per fare qualche domanda anche a don Carlo e tutta la redazione di Insieme.
Ad esempio: Insieme piace ai Candiolesi ? quanti Candiolesi leggono Insieme e quanti invece lo cestinano immediatamente ? Don Carlo è certo che non sta sciupando, anche lui come il Sindaco, i soldi della collettività ?
Quali sono le parti di cui mi avevano proposto le modifiche ed i tagli ? quelle che fanno riferimento al Molino di ora ed al Costanzo di ieri. E poi anche il riferimento al mio blog.
I giornali trasferiscono conoscenza, informano, stimolano, aiutano a comprendere ed a scegliere. Insieme fa tutto questo ? Lo farebbe se i suoi giornalisti scrivessero con conoscenza, distacco e senza paura . Perchè, se un giornale nasconde la verità per non inimicarsi qualcuno semplicemente non serve, anzi è dannoso verso la tutta la comunità. 
A Candiolo il silenzio o gli scritti compiaciuti senza niente di cui compiacersi hanno generato in 12 anni una piazza parcheggio, una sala musica inutilizzabile, una biblioteca costata una fortuna e qualche marciapiede (evitando con cura di farli dove servivano). Ci mancava un oratorio nuovo ! abbiamo anche quello ! tra le case in un angolo del paese. Per comprendere meglio i valori di chi amministra davvero e di chi fa finta, Vi ricordo che cosa ha fatto un'amministrazione in 5 anni (1994-1999) : restauro del Campanile, ampliamento Centro Incontro, rinnovamento campi sportivi, aree giochi per bambini, palestra scuola media, Scuola elementare, tetto Scuola materna, ampliamento cimitero, piazza davanti al bocciodromo, piazza Scuola media, fognature in via Terranova e via Pio V, contributo affreschi Chiesa, viale della Stazione, marciapiedi in via Roma ed in via Torino, contributo per sottopasso via Orbassano (poi mai realizzato), contributi alle associazioni per attività culturali (scuola musica, coro eufonie), diminuzione di un punto e mezzo dell'ICI, tante strade asfaltate e tante altre cose ancora. 

Grazie a Voi tutti per l’attenzione.


Di seguito l'articolo per Insieme che non è piaciuto alla redazione di Insieme e a don Carlo.

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Cittadini e Ammnistrazione di Candiolo vogliono il raddoppio della Ferrovia Torino-Pinerolo come opportunità di miglioramento della qualità della vita dei Candiolesi.  
Intervista al Consigliere di minoranza Giovanni Adamo di Nicola Garofalo.

Sigg. Consiglieri mi riferisco ai recenti articoli apparsi nel dicembre scorso su “Stampa” ed “Eco del Chisone” sul raddoppio della Ferrovia Torino-Pinerolo. I titoli degli articoli in sostanza dicono che Candiolo si oppone al raddoppio della ferrovia. Proviamo a dare un messaggio obbiettivo e non giornalisticamente condizionato anche ai lettori di Insieme residenti a Vinovo, None e La Loggia ?
Consigliere. Non ci si oppone mai a progetti che possono portare benefici ad una Comunità. Il punto è comprendere, in qualunque circostanza, quali siano i benefici certi e quali invece le criticità. Evidenziare le criticità non vuol dire non volere un nuovo progetto ma semplicemente essere disponibili a studiare i modi per trasformare le possibili difficoltà in opportunità. Nel caso specifico la linea ferroviaria Torino - Pinerolo è parte di un progetto di riorganizzazione dei servizi ferroviari di interesse regionali. Il completamento dei lavori di potenziamento del nodo ferroviario di Torino (previsto per fine anno) di fatto rendono possibile l’attivazione di 5 linee di ferrovia metropolitana, che si sviluppano per una lunghezza complessiva di 210 chilometri su un’area entro un raggio di circa 50 km da Torino, con treni cadenzati ogni 30 minuti per tutta l’arco della giornata. Tutte le 5 linee avranno come punti di coincidenza Porta Susa, Stazione Dora e Stazione Rebaudengo. In pratica quindi partendo da Pinerolo sarà passibile arrivare sulla stessa linea fino a Germagnano (con una fermata ad esempio a Caselle aeroporto) in circa mezzora. Cambiando linea in una delle tre stazioni di coincidenza prima indicate, sarà possibile arrivare fino a Rivarolo (estensione Pont), Chivasso (oggi già possibile per i candiolesi, ma solo attraverso il treno delle 7.52,), Chieri, Carmagnola (estensione verso Bra), Orbassano, Avigliana (estensione verso la Valle di Susa). Lungo ogni linea sono previste numerose stazioni di fermata e per ognuna di queste stazioni la riorganizzazione delle linee urbane su gomma consentirà a molti altri Cittadini dei diversi centri dell’area metropolitana di utilizzare questo servizio.Ad un progetto di tale portata non si può essere contrari. Bisogna solo segnalare e rimuovere gli eventuali disservizi che ciascuna comunità ha rilevato nel territorio di competenza. Siamo nella fase delle valutazioni delle osservazioni presentate dalle pubbliche amministrazione e dai cittadini prima del 24 dicembre 2011. Oltre alle osservazioni è necessaria anche una convincente azione di sensibilizzazione e spiegazione su quanti contribuiscono alla decisione finale.

Mi può specificare meglio quali osservazioni sono state da voi fatte a ITALFER e REGIONE ?
Consigliere. Per Candiolo purtroppo questo progetto, cosi come risulta dall’attuale versione definitiva presentata il 25 ottobre 2011 da RFI alla Regione Piemonte, non è indolore. Il raddoppio dei binari infatti prevede la chiusura del passaggio a livello di strada Piniere, di via Orbassano e di via Europa ed in alternativa a tale chiusure è previsto un sottopasso veicolare in via Europa ed un sottopasso pedonale in corrispondenza di via Verdi. Considerata anche la frequenza dei treni ed i pannelli fonoassorbenti per limitare l’inquinamento acustico, risulta evidente come una eventuale conferma dell’attuale progetto definitivo sarebbe per Candiolo un grave danno. Il paese in pratica rimarrebbe diviso in due senza possibilità di crescita e con difficoltà ad erogare i servizi primari ad una grande quantità di residenti.
L’unica soluzione accettabile sarebbe l’interramento. A Candiolo come a Nichelino. Nelle  osservazioni, come minoranza, abbiamo chiesto alla Regione Piemonte l’interramento per circa 800 m. Questa azione non necessiterebbe di interventi di esproprio in via Altinetti, ma darebbe anche continuità e possibilità di sviluppo al nostro paese, respiro alla Stazione, luce alla piazza parcheggio e anche spazio vitale al nuovo oratorio. Per Candiolo, sarebbe come rinascere. Peccato che chi doveva essere promotore di questa idea (Sindaco Costanzo) non si è mosso al tempo giusto (come ha fatto Nichelino), peccato che chi potrebbe adesso chiedere un supplemento di progettazione (Sindaco Molino) al momento non l’ha ancora fatto. 
Le osservazioni proposte dal Sindaco e della maggioranza sono per noi inaccettabili. Prevedono, infatti, il raddoppio dei binari in superficie (già presente), la chiusura dei tre passaggi a livello e come vie alternative per mettere in comunicazione entrambe le aree del paese, un attraversamento veicolare e pedonale sotto ferrovia in Via Europa ed un attraversamento ciclo pedonale sempre sotto ferrovia in zona scuole Elementari e dell’Infanzia (altezza Via Leoncavallo e via Dantona). Non riesco ad immaginare l’uso del sottopasso pedonale di notte e non riesco ad immaginare due lunghi muri di pannelli fonoassorbenti a dividere il paese. Sinceramente non capisco come questa soluzione possa essere condivisa dal comitato spontaneo di Cittadini candiolesi “Nessuno tocchi Candiolo”.
Sarebbe auspicabile una azione comune, ma se il Sindaco e la sua maggioranza continuano con queste prospettive limitanti e dannose, come minoranza continueremo a fare il possibile perché si possa rivedere l’ipotesi interramento a Candiolo. Purtroppo siamo coscienti che la nostra azione perda efficacia se non condivisa dal primo Cittadino di Candiolo.

Sigg. Consiglieri da un punto di vista complessivo ci sono garanzie che l’opera non sia una cattedrale nel deserto e che una volta ultimata vi siano treni decorosi e sufficienti per collegamenti rapidi e frequenti? Per quanto riguarda la stazione è previsto un suo miglioramento funzionale con sottopassi ai binari? Infine un ultima considerazione: non sarebbe sufficiente raddoppiare solo la tratta da Candiolo a Torino per garantire un più che adeguato livello di servizi evitando così espropri dalla stazione in direzione di None?
Consigliere. Questa infrastruttura creerà prospettive interessanti alle imprese che possono distribuirsi in un territorio più ampio migliorando la qualità della vita dei lavoratori: posti di lavoro facilmente raggiungibili, maggiore quantità di tempo da dedicare a se stessi ed alla famiglia. Nel progetto definitivo non è prevista alcuna modifica alla Stazione e al momento nessun sottopasso pedonale in prossimità di via Orbassano. Il progetto di costruzione infatti di un sottopasso ciclo-pedonale in via Orbassano non è stato inserito all’interno del progetto di raddoppiamento; aspetto, quest’ultimo, di ulteriore gravità, che incentiva il rischio di un inizio dei lavori per il raddopiamento  con la chiusura del passaggio a livello, senza aver chiarito come i 600 abitanti di Candiolo, residenti nell’area attinente via Orbassano (magari senza patente o non più in grado di guidare l’auto), potranno giungere in centro paese per usufruire dei servizi ivi presenti.
L’utilizzo dei trasporti pubblici dipende da quanto questi siano funzionali ai bisogni del potenziale utente. Un treno lento e mai puntuale, una stazione fredda e senza servizi incentiva l’uso della macchina, viceversa, rapidità, puntualità, pulizia, sicurezza ed economicità consigliano l’uso della metropolitana ferroviaria. Il raddoppio dei binari è la base indispensabile su cui costruire servizi di mobilità efficienti. Altre soluzioni parziali o improntate al risparmio, lascerebbero irrisolti gli attuali problemi di mobilità per i prossimi trenta anni, mettendo a rischio lo sviluppo economico e la qualità della vita della nostra Regione. Per quanto riguarda None e più in generale tutti i Comuni interessati dall’intervento di raddoppio, vale quanto detto per Candiolo e Nichelino: l’interramento è una necessità se migliora la viabilità e crea vantaggi nella vita dei propri Cittadini.

In conclusione mi sembra di capire che si sia in una fase interlocutoria dove dopo circa 6 anni di contatti con le Ferrovie all’ultimo momento ci è stato presentato un progetto definitivo molto carente dal punto di vista dell’equità, dell’impatto ambientale e forse anche maldestro come soluzioni. E’ corretto?
Consigliere. Non è corretto. L’idea progettuale è nata nel 2000 ed è stata ripresa a partire dal 2007, anno in cui la Regione Piemonte ha dato l’assenso all’interramento della linea e della Stazione nel territorio di Nichelino  Non c’è stata nessuna presentazione all’ultimo momento e nemmeno alcuna volontà di iniquità. Il progetto ha seguito a partire dal 2007 un iter normale con regolare pubblicizzazione nel corso di eventi regionali e nei giornali locali. Semplicemente la maggioranza che governava allora e che governa adesso Candiolo, malgrado le sollecitazioni dei cittadini e di tutta la minoranza, non ha fatto nessuna richiesta e non si è occupata con la giusta attenzione di quanto stava accadendo. Adesso il progetto definitivo è stato consegnato da RFI alla Regione Piemonte il 25 ottobre 2011. Si prevede la conclusione della fase di valutazione di impatto ambientale e la successiva approvazione in Conferenza di Servizi entro maggio 2012. L'inizio del lavori è previsto per fine 2012 e la conclusione entro il 2016 - 2017. E’ già prevista la copertura del 55.8% della spesa, compreso l’interramento della linea a Nichelino per tutto il tratto urbano. Per maggiore dettagli potere visitare il blog www.giovanniadamo.it.

Tutto questo in contrasto con quanto dichiarato nelle varie riunioni, assemblee pubbliche e consigli comunali dal nostro Sindaco e da tutta la maggioranza, secondo i quali "non c'è nessun problema perché il progetto non si farà nemmeno nei prossimi 15 anni”.

Sigg. Consiglieri grazie per il Vostro tempo 

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