sabato 3 settembre 2011

La giustizia e l'evasione fiscale secondo il Tubiello Tremonti di Candiolo

Una lettera ai cittadini da parte dell'Assessore al Bilancio Francesco Tubiello ci informa che:

Il Comune di Candiolo, con deliberazione di Giunta Comunale del 23 giugno 2011, ha aderito al protocollo d’intesa siglato in data 25 giugno 2009 tra l’Agenzia delle Entrate Direzione regionale Piemonte e l’ANCI Piemonte.
L’obiettivo sarà quello di contrastare l’evasione fiscale mediante l’invio di segnalazioni qualificate agli uffici finanziari.

Con tale adesione, infatti, tramite il canale telematico Siatel, l’Agenzia metterà a disposizione del Comune informazioni relative a dichiarazioni dei redditi, registrazioni di atti, dichiarazioni di successione e utenze. L’incrocio di questi dati con quelli già in suo possesso e la conoscenza del territorio consentiranno al Comune di predisporre e inviare via web segnalazioni ben circoscritte di tutte quelle notizie, dati o situazioni in grado di celare pratiche ad alto potenziale di evasione.
Ed è proprio da queste “segnalazioni qualificate” all’Agenzia delle Entrate che, al termine dell’iter dell’accertamento, verrà riconosciuto al nostro Comune il 33% delle somme incassate dall’Erario.
L’attività di accertamento oltre i settori del commercio e delle professioni, dell’urbanistica e del territorio, delle proprietà edilizie e del patrimonio immobiliare, sarà svolta anche sul fronte delle dichiarazioni non veritiere ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) che possono nascondere false situazioni di indigenza.
Preme sottolineare, in proposito, che l’adesione del nostro Comune alle attività di recupero dell’evasione di tasse e contributi non è finalizzata a mettere in atto una caccia indiscriminata all’evasore, ma a far emergere situazioni di illegalità in una logica di conseguimento di giustizia e perequazione fiscale per tutti i cittadini Candiolesi “onesti”.”

Applausi a Lei, al Sindaco, alla Giunta ed alla maggioranza tutta !!

Caro Assessore sono orgoglioso per il Suo impegno verso la legalità e la giustizia ma io non credo che il metodo che Lei ha scelto sia quello giusto. Io sono un impiegato pubblico che paga le tasse fino all'ultimo euro e sarei felicissimo se tutti li pagassero allo stesso modo. Sono convinto che se pagassimo tutti, tutti pagheremo di meno. Ma la lotta all'evasione non può essere limitata a qualcuno. La lotta all'evasione deve essere il frutto di una iniziativa nazionale regolamentata in modo tale da assicurare l'omogeneità, la trasparenza, l'uguaglianza. Le regole devono essere chiare a tutti e devono essere perseguite con determinazione ma anche e soprattutto con competenza. Ci vuole metodo e conoscenza per incrociare le informazioni ed andare a colpire chi effettivamente evade.

L'Agenzia delle Entrate ha tutti gli elementi, quali competenza e conoscenza per fare emergere situazioni di illegalità da molti anni. L'informatica lo permette almeno a partire dal 1990. Sono le indicazioni politiche nazionali il vero freno ad azioni efficaci. La paura di chi governa a livello nazionale il nostro Paese è quello di non colpire quelli che secondo i sondaggi sono i propri elettori.
Ed allora per aggirare l'ostacolo qualche politico illuminato ha pensato di fare esporre l'Assessorino poco illuminato del comunello con la promessa di fargli guadagnare il 33% di quanto accertato. L'adesione è facoltativa e questo crea disomogeneità tra zone e zone, tra Comune e Comune e tra Regione e Regione. Ma mio caro Assessore anche se Lei avrà l'accesso alle informazioni che l'Agenzia delle Entrate a suo giudizio le metterà a disposizione non sarà mai in grado di incrociare i dati, di valutare la disponibilità di case e capitali all'estero, di fare verifiche sui flussi bancari, ecc, ecc. Ed allora cosa segnala ? Cosa incrocia ? Continuerà a colpire quel ceto medio che dichiara tutto, lasciando ai furboni ed a chi conosce il mestiere del vivere evadendo di continuare ad evadere. Mi sembra di rileggere la storia delle signorie del passato, quando l'esattore del signore passava a riscuotere la tassa. Tassa diversa a secondo se si trattava di amici, parenti o compagni di partito. Lei assessore punterebbe il dito su un suo amico, su un suo parente, su un compagno di partito, su un compagno di maggioranza ?. Assessore si dia una calmata, lasci i proclami a chi ha la possibilità di farli.

Si limiti a segnalare le dichiarazioni ISEE che a suo parere non sono coerenti quando ne viene a conoscenza nell'erogazione dei servizi comunali, a chi a livello nazionale ha l'onere di indagare con metodo e con criterio, politica nazionale permettendo. Aspetti che la lotta all'evasione diventi legge nazionale e quando ci saranno i regolamenti nazionali allora si metterà all'opera. Vedrà che tante cose saranno diverse rispetto all'attuale convenzione tra Agenzia delle Entrate ed Anci.

Ed a proposito della parola giustizia, che Lei nella lettera cita quasi seduto sul piedistallo del giusto per definizione, mi permetto di osservare che secondo me Lei è già un'ingiustizia per quanto costa agli onesti cittadini Candiolesi. Il Suo Assessorato è inutile e le sue deleghe potrebbero essere benissimo gestire dal Sindaco che Le ricordo è a tempo pieno. Questo è quello che avrei fatto io se fossi stato eletto, per rispetto dei miei concittadini non avrei atteso le manovre del ministro Tremonti del 2011 ma avrei già da subito ridotto gli Assessori a quattro con Sindaco partime.
  

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