venerdì 16 settembre 2011

La lettera ai cittadini da parte dei Sindaci che lavorano seriamente

Nel sito del Comune di Candiolo oggi 15 settembre 2011 è riportata la lettera che il Sindaco Valter Molino ha scritto ai cittadini.
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I TAGLI AI COMUNI SONO TAGLI AI TUOI DIRITTI
Carissimi cittadini,
Il Comitato Direttivo dell’ANCI ha indetto per oggi 15 settembre una giornata nazionale di protesta contro la manovra economica del Governo chiedendo ai Comuni la chiusura simbolica degli uffici anagrafe e stato civile.


Il Comune di Candiolo intende sensibilizzare i cittadini sullo stato di profondo disagio che oggi i sindaci e gli amministratori locali di ogni colore politico stanno vivendo.
L’adesione del Comune di Candiolo a questa forma di protesta sarà simbolica, non danneggerà i cittadini con serrate, ma cercheremo di spiegare come, in assenza di opportuni correttivi, sarà proprio questa manovra a colpirli duramente.
Si tratta di una forma di protesta alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni territoriali.
Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti.
Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.
Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello Stato, ed i tagli ed il patto di stabilità bloccano di fatto ogni possibilità di migliorare le città ed i municipi, strangolano le imprese e obbligano a scegliere fra aumento della pressione fiscale e riduzione dei servizi. Tutto questo è contrario alla nostra Costituzione, porterà ad una ulteriore contrazione della crescita e renderà ancora più povere i cittadini, le famiglie e le imprese.
Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’ANCI stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili.
Cordiali saluti.                                                                                             Il Sindaco
Candiolo, li 15 settembre 2011                                                                               Molino Valter
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Applausi !.
E' già significativo il titolo: I tagli ai Comuni sono tagli ai tuoi diritti. I tuoi è inteso come i nostri e non come i suoi, perchè lui (il Sindaco), i suoi assessori ed i suoi dipendenti responsabili continueranno a guadagnare il massimo possibile. Lui in Sindaco rimarrà a tempo pieno anche se non serve, i suoi Assessori rimarranno sei anche se già quattro sono abbastanza, l'organizzazione interna con i suoi sei responsabili di servizio rimarrà invariata anche se già tre sarebbero più che sufficienti. Già nella discussione nel bilancio di previsione 2010 come minoranza il sottoscritto aveva fatto notare come una riorganizzazione, senza alcun licenziamento, era doverosa. Richiedeva coraggio e coerenza con il difficile momento economico nazionale già alle porte e avrebbe portato a risparmiare almeno 60.000,00 euro l'anno.
Ed invece niente è cambiato. Con delibera di Giunta n. 92 del 3 agosto 2011 è stato approvato per le sei aree di responsabilità una retribuzione di posizione organizzative (che si somma allo stipendio base) variabile da euro 10.070,00 a 10.329,00 l'anno. Questo ovviamente oltre ai premi sul raggiungimento di obiettivi specifici. Il tutto secondo le disposizione di legge, peccato però che sei responsabili sono troppi ed i premi possono variare in funzione delle disponibilità dell'Ente. L'Ente Candiolo evidentemente può.
Ecco perchè considero il pianto del Sindaco, il pianto della casta inadatta ad amministrare, proprio come a livello nazionale. A Candiolo le risorse si sprecano. I brutti non sono sempre gli altri.
La manovra richiederà dei sacrifici a tutti, ma prima di aumentare la pressione fiscale e ridurre i servizi come minacciato nella lettera del Sindaco di Candiolo sarebbe doveroso da parte sua tagliare i suoi sprechi. E poi signor Sindaco di Candiolo quando mai in questi due anni e mezzo lei si è occupato delle imprese candiolesi ?. Non è riuscito nemmeno ad assicurare che la pubblicità delle imprese, sul suo giornalino di sterile propaganda politica della maggioranza, giungesse a tutte le famiglie !.
Per la cronaca la lettera pubblicata dal Sindaco di Candiolo sul sito del Comune è la stessa di quella che si può trovare sul sito di tanti altri Comuni. Ogni Sindaco risponde ovviamente del suo operato.
Di certo i Sindaci tutti dimostrano ancora una volta che quando è possibile aumentarsi lo stipendio lo fanno, con apposita legge o delibera, in silenzio, in ufficio e senza coinvolgere nessuno, viceversa quando c'è da tagliare qualcosa si coinvolgono i cittadini e si va in piazza. Cosa possono fare i cittadini ? Niente, è solo un loro modo per lavarsi le mani, tagliare i diritti dei cittadini e conservare i loro.
Il Sindaco di Candiolo, che lavora seriamente, faceva meglio, anziché aderire al pianto comune mettersi finalmente a fare qualcosa di utile per i suoi cittadini.
Anche davanti al Comune di Torino il Vicesindaco ed alcuni Assessori hanno volantinato contro la manovra. La differenza è che al Comune di Torino l'Assessore al Bilancio proprio in questi giorni (vedi La Repubblica del 14 settembre 2011) per sistemare il bilancio ha indicato anche i seguenti possibili interventi: riorganizzazione dei manager e riduzione dei primi dei dirigenti, verifica di alcuni fondi e indennità dei dipendenti, come la reperibilità per i vigili urbani. E poi trasferimenti di personale, in particolare di amministrativi verso la polizia municipale per liberare agenti dalle scrivanie e metterli in strada. A Candiolo a proposito di vigili lo scorso ottobre 2010 è stato fatto il percorso inverso: dalla strada alla scrivania per una ora ex-vigilessa. Il tutto secondo lo slogan “Ora la stagione è cambiata” (in realtà la stagione è cambiata dal 2002).
Ed inoltre a Torino chi ha amministrato negli ultimi 12 anni ha cambiato il volto della Città e con la stessa determinazione è capace di riorganizzarsi e correggersi. A Candiolo chi ha amministrato negli ultimi 12 anni ha fatto solo una piazza parcheggio e non riesce nemmeno a pensare che cambiare è una necessità.

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