domenica 8 gennaio 2012

Per favore, non crediamo sempre a tutto ! (di Marco Demichelis)

È stato affermato da parte di alcuni esponenti della maggioranza, durante la riunione della commissione comunale per il raddoppiamento della linea ferroviaria Torino- Pinerolo, del 12 dicembre scorso, che con la fine dei lavori avremo 80 treni giornalieri sulla tratta Torino - Pinerolo, più di uno ogni 30 minuti. 

Vorrei qui brevemente sottolineare come ciò sia e sarà impossibile ed improponibile. Viviamo nel paese delle cattedrali nel deserto: del ponte sullo Stretto che mai si realizzerà, di una Tav che da linea ad alta velocità per persone fisiche (progetto degli anni ’80) si è trasformata negli anni ‘90 in linea ad alta velocità per merci, una modifica di non poco conto, soprattutto in seguito al netto decremento verificatosi nell’import/export tra Italia e Francia in quest’ultimo decennio.

Sarebbe quindi saggio e oculato prima di prendere in considerazione queste superficiali affermazioni, ragionare brevemente sui motivi per i quali 80 treni non sono necessari, ma anche improbabili. Al momento i treni che durante una normale giornata infrasettimanale percorrono la tratta Torino - Pinerolo sono 22; lo stesso numero è impiegato sulla medesima tratta ma da Pinerolo a Torino. Ciò che risulterebbe necessario per una linea ferroviaria che ogni giorno porta a destinazione circa 7000-8000 persone, studenti e pendolari soprattutto, non è quello di avere un treno ogni 30 minuti, ma quello d’investire per raggiungere l’obiettivo di un treno all’ora. Prendendo in considerazione l’attuale orario ferroviario risultano evidenti determinate carenze: il treno che parte da Porta Nuova alle 8.50 per Pinerolo è l’ultimo del mattino; per poter quindi raggiungere la cittadina pedemontana bisogna aspettare fino alle 11.55; stesso discorso per raggiungere Torino da Pinerolo, dopo la corsa delle 8.28, bisogna attendere fino alle 10.59. Discorso simile si può fare per l’orario serale- notturno: sarebbe oculato quindi poter offrire un servizio di treni che, non solo durante la settimana, ma soprattutto nei week end, possa permettere ai giovani, senza l’utilizzo dell’auto, di giungere nei luoghi della movida torinese e ai meno giovani di raggiungere il centro città per un cinema o semplicemente una passeggiata. Purtroppo, invece, da Pinerolo l’ultimo bus di RFI per Torino, parte alle 21.53, mentre sulla tratta inversa è alle 23.15. Di certo un magro servizio. Non abbiamo bisogno di proposte faraoniche, certo non di 80 treni, ma di un servizio che sia razionalmente predisposto per le esigenze di coloro che, ogni giorno o alla domenica usufruiscono del treno, a cominciare magari con un breve e chiaro questionario con il quale RFI chieda ai pendolari consigli per migliorare il servizio.

Le affermazioni da campagna elettorale risultano poco rispettose dell’intelligenza di chi, ogni giorno, usufruisce di un servizio poco valido: tutti infatti ci ricordiamo come i treni fossero puntualissimi durante i giochi olimpici di Torino 2006 e quanto poco lo siano per ogni normale giorno lavorativo, così come tutti sono consci dell’inefficienza, quando la mattina in orario 7.26, 7.54, 8.28 da Pinerolo, al posto di un treno normale, si trovano il nuovo Minuetto, certo utile per tratte da metropolitana leggera, un insulto invece per chi, già a Piscina di Pinerolo, non riesce a trovare un posto a sedere.

Com’è facile supporre, 80 treni, 40 per senso di marcia, sarebbero un spreco, che non credo onestamente RFI abbia intenzione di realizzare. In una fase di ristrutturazione interna delle ferrovie, nella quale 800 addetti ai servizi notturni, stanno perdendo il lavoro, pensare che sulla Torino- Pinerolo venga predisposto il doppio dei treni e quindi anche il doppio di macchinisti e di capotreni, mi sembra, insultare l’intelligenza dei cittadini.

Marco Demichelis

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