Prima di parlare del contenuto mi
soffermo sulla premessa, polemica e sbagliata sia nel modo che nel
contenuto, che l'Assessore Melino con tono di rimprovero ha regalato
alla minoranza ed al pubblico presente in sala consiglio.
Anzitutto che cosa è una interpellanza consiliare: è una domanda scritta con cui uno o più consiglieri si rivolgono al Sindaco o alla Giunta Comunale per conoscere i motivi della posizione assunta da chi amministra (la maggioranza) in merito a questioni di particolare rilievo. A rispondere in funzione dell'oggetto e delle competenze assegnate dal Sindaco sono: il Sindaco stesso o un Assessore o un consigliere delegato da parte del Sindaco.
L'interpellanza NON PUO' avere come
oggetto una domanda che implica una scelta politica. Tutte le scelte in
Consiglio Comunale vanno votate. Ed infatti quando si vuole proporre
una scelta politica, da sottoporre a successiva votazione, si presenta una mozione e non un'interpellanza.
L'oggetto dell'interpellanza ha sempre
come riferimento decisioni politiche precedentemente deliberate dallo
stesso Consiglio Comunale (siano esse regolamenti, convenzioni, piano
regolatore, bilanci di previsione, linee programmatiche di mandato,
ecc.) o previste da leggi regionali e nazionali. Ciò che si chiede è
il modo con cui la decisione politica viene messa in atto. Ciò che
interessa non è come il tecnico del Comune si organizza per fare una
determinata cosa, ma se ciò che si produce coincide con le
aspettative che hanno motivato la decisione politica. Per rendere
l'idea e semplificando al massimo la complessità, nell'interpellanza
il Consigliere non chiede quale piattaforma informatica usa il
tecnico del Comune, con quale stampante fa le stampe, quante ore
impiega al computer, se ci lavora il mattino o il pomeriggio, ma
viceversa eventuali differenze tra quanto da indirizzo politico e
quando in progetto (perchè ad esempio 8 locali anziché 10, perchè
un bagno anziché due). A queste domande l'Assessore deve rispondere
preparando lui stesso la relazione di risposta senza far perdere
tempo al tecnico e senza poi leggerla in Consiglio Comunale
sbagliando tono e punteggiatura come se fosse capitato lì per caso.
I vantaggi sarebbero molteplici: l'Assessore che fa l'Assessore, il
tecnico che non perde tempo in relazioni non funzionali al suo
lavoro, il tecnico che non perde le serate ad ascoltare il Consiglio
Comunale per rispondere al bisogno (come succede quando l'Assessore
al bilancio nonché Vicesindaco deve presentare qualcosa a riguardo
il bilancio con la ragioniera presente in sala: Vicesindaco Tubiello
faccia uno sforzo e cerchi di capirci qualcosa invece di continuare a
fare finta. E' lei l'Assessore o la ragioniere ?).
Ritornando alla premessa prima delle
risposte alle interpellanze, l'Assessore Melino, nel dimostrare tutta
la sua confusione nel ruolo, ha detto più o meno: “quasi tutte
le interpellanze che presenta la minoranza sono di tipo tecnico e mai politiche, nel
caso specifico di oggi della quattro interpellanze in discussione almeno tre
sono di natura tecnica. Nella preparazione della risposta io
(Assessore Melino) mi avvalgo dalla competenza tecnica del
responsabile dell'ufficio tecnico. Alla lettura della mia (sempre
Assessore Melino) relazione segue la replica tecnica della minoranza
(nel caso specifico il riferimento è il Consigliere Rollè) a cui io
(Assessore Melino) faccio fatica a replicare dando l'impressione di
scarsa conoscenza”. Voglio tranquillizzare l'Assessore Melino
perchè la minoranza ed il pubblico che segue il Consiglio Comunale
della sua non competenza sono già al corrente. Nei primi mesi del
mandato era giustificata adesso dopo due anni e mezzo è evidente la
mancanza di volontà nello studio e la mancanza di attitudine verso
una tematica complessa ma non impossibile. Di solito quando uno non
riesce ad essere all'altezza del compito assegnato preferisce
rinunciare per lasciare ad altri più portati di fare meglio. Nelle
aziende private la scelta in realtà non esiste: quando uno non è
portato a fare quello per cui è pagato viene spostato ad altra
mansione o consigliato a cercarsi un altro lavoro. Anche in alcune
pubbliche amministrazione è così. Il Sindaco toglie le deleghe e le
riassegna. Già il Sindaco!. Certo che se anche il Sindaco non sa che
cosa sta facendo tutto si complica. Però il Sindaco e gli Assessori
a Candiolo percepiscono una indennità lorda mensile
rispettivamente di 2.582,00 euro e 346 euro (per il vicesindaco di 384
euro). La competenza è un obbligo nel volontariato a maggior ragione
dovrebbe esserlo quando si è pagati per la funzione svolta. A
Candiolo forse non è così e non solo da quando il Sindaco è
Molino.
Alla premessa dell'Assessore Melino ho
cercato di dire ciò è riportato nel Testo Unico degli Enti Locali
(d.ls 267/2000). Ossia che: la Giunta è un organo collegiale
composto dal Sindaco, che ne è anche Presidente, e da un numero di
assessori, stabilito dallo statuto comunale. Nei comuni con
popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti gli assessori sono
nominati anche al di fuori dei componenti del Consiglio poiché
secondo l'art. 64 del Testo Unico in questi comuni la carica di
assessore è incompatibile con quella di consigliere e quindi se un
consigliere viene nominato assessore cessa dalla carica di
consigliere all'atto dell'accettazione della nomina. Nei comuni con
popolazione inferiore a 15.000 abitanti gli Assessori sono nominati
all'interno del Consiglio Comunale, salvo che lo statuto preveda la
possibilità di nominarli anche al di fuori. Questa “anomalia” o
“semplificazione” difatti genera nel consigliere Assessore un
doppio cappello in funzione del punto in discussione in Consiglio
Comunale. Questo doppio cappello è ciò che crea confusione al
valoroso sig. Melino. In pratica quando il punto in discussione
impone una scelta di indirizzo politico il sig. Melino è un
consigliere, viceversa quando il punto in discussione tratta
l'attuazione di una precedente scelta di indirizzo il sig. Melino è
Assessore. Purtroppo non si può governare e mettere in atto una
scelta di indirizzo se non si conosce a fondo la materia trattata.
Peraltro se non fosse così non ci sarebbe distinzione tra
Consigliere ed Assessore e non ci sarebbe motivo per retribuire la
professionalità dell'Assessore in modo decisamente più elevata
rispetto al Consigliere.
Ma quali sono i compiti di un Assessore
? Sempre dal testo unico l'art. 48 del Testo Unico degli Enti Locali
l'Assessore, per il settore specifico a cui è stato delegato, collabora con il Sindaco nel governo del Comune, compie tutti
gli atti rientranti nelle funzioni degli organi di governo e
di controllo politico amministrativo, collabora con il Sindaco
nell'attuazione degli indirizzi generali del Consiglio;
riferisce annualmente al Consiglio sulla propria attività e svolge
attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso, adotta
i regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel
rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio.
Per esercitare un'azione di governo e
di controllo politico amministrativo bisogna per forza entrare nel
merito tecnico di ciò che il dirigente o il responsabile dovranno
fare per realizzare con le proprie risorse e con il proprio budget
ciò che il Consiglio Comunale ha deliberato. Non entrare nel merito
tecnico vuol dire lasciare al dirigente o al responsabile l'onere di
controllare se stesso nella gestione amministrativa, finanziaria e
tecnica con conseguente perdita del controllo da parte di chi per
mandato dovrebbe esercitarlo. Questo è il motivo perchè ho chiesto
all'assessore Melino di lasciare l'incarico a chi ha le conoscenze
tecniche necessarie al ruolo o a chi ha voglia di imparare in fretta
sia esso interno all'attuale maggioranza o al di fuori del Consiglio
Comunale.
L'Assessore Melino, con il garbo che lo
contraddistingue, mi ha detto di “lavarmi le orecchie” perchè lui aveva detto che alle interpellanze risponde leggendo la relazione del tecnico e che
le dispiaceva solo non poter ribadire eventuali osservazioni
aggiuntive. Le mie orecchie sono pulite ed a prescindere dell'offesa
personale che voglio riscontrare nel verbale, confermo il mio
pensiero: non abbiamo un Assessore alla Urbanistica, Edilizia
Privata, Viabilità Trasporti. Il Testo Unico degli Enti Locali va letto e capito. A me interessa la relazione del
tecnico ma vorrei essere certo che chi amministra eserciti con competenza la funzione
di governo e di controllo politico amministrativo come previsto dalla
legge.. In caso contrario non vedo perchè un Assessore
che non fa l'Assessore deve percepire una qualunque indennità.
Concludo aggiungendo che. contrariamente
a quello che molti dell'attuale maggioranza continuano a dire, io non
ho rancore con nessuno ne tantomeno sono ferito per la mancata
elezione. Semplicemente esprimo il mio punto di vista e quindi ciò
che secondo me è utile per la nostra comunità. Esprimere il mio
punto di vista è un mio dovere verso me stesso e verso i Cittadini
che mi hanno votato. Se ho chiesto al Sindaco ed agli Assessori
Melino, Tubiello, Zucca e Pellegrini di dimettersi è perchè a mio
parere con la loro approssimazione ed il loro modo bizzarro di
esercitare la propria funzione stanno creando più danni che
vantaggi. Non ho mai detto la stessa cosa per gli Assessori Osella,
Agostini e per il dimissionario Porcu.
Nessun commento:
Posta un commento