domenica 2 ottobre 2011

La protesta dei Cittadini per la recinzione di un privato su via Pio V

Il capolavoro di architettura che il Sindaco Molino, l'Ass. Melino e tutta la  maggioranza hanno regalato ai candiolesi è quasi terminato: la recinzione in via Pio V, con cui un privato dopo aver comprato del Comune un'area destinata a verde pubblico ha circoscritto la sua proprietà a ridosso della strada, mancava a Candiolo. Undici anni di geniale amministrazione da parte del Sindaco Costanzo prima e Molino dopo, hanno dato ai Candiolesi una spaziosa piazza parcheggio ed ora una recinzione a picco sulla strada.



Grazie. E' come si dice di solito "lo stipendio che tutti i candiolesi abbiamo pagato a Costanzo e continuiamo a pagare a Molino sono stati e sono proprio soldi ben spesi !". Anche quelli che prende il validissimo braccio destro del Sindaco, l'Ass. Melino è una fortuna pagarli.
Nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2011 nel corso della discussione di una interpellanza presentata da noi consiglieri di minoranza (tutti meno Loddo) con oggetto proprio la recinzione e la sua coerenza con quanto previsto nel piano regolatore, l'Ass. Melino prima ed il Sindaco dopo ci hanno dato ampia certezza che loro, di quella recinzione e della relativa concessione, non si sono occupati moltissimo. E questo è molto grave, soprattutto se si considera il fatto che non mi pare si occupino di qualcosa inerente la loro funzione pubblica. Hanno avuto cura di accusare il sottoscritto di cavalcare l'onda della protesta dei Cittadini. Mi sono solo limitato a pubblicare la foto del capolavoro appena iniziata la costruzione. Le proteste dei Cittadini che abitano in quella zona sono spontanee. Prima una lettera da parte di un avvocato  e poi la lettera che vi allego sottoscritta da oltre 60 persone. Quanto fatto rilevare dai Cittadini al Sindaco è più che giusto. Aggiungo ancora che secondo il piano regolatore vigente, a parere della minoranza presente in CC che è intervenuta nella discussione (Adamo e Rollè), con la recinzione è stata sottratta la fascia da destinare al marciapiede. Ora un eventuale marciapiede, come detto dallo stesso Sindaco in difesa del capolavoro, potrà essere fatto restringendo la strada e creando una bella strettoia in un'area molto transitata per la presenza dell'ASL e della Casa d'Accoglienza. Applausi alla maggioranza. Qualcuno dei cittadini uscendo dalla sala consiglio dopo aver assistito al Consiglio Comunale non aveva parole di apprezzamento per l'Ass. ed il Sindaco. Non ho stima di quasi tutti i componenti della maggioranza, ma ciò che mi dispiace di più è vedere dei Cittadini che per mancanza di competenza da parte della maggioranza litiga ed arriva quasi alle mani. Era successo qualche mese fa tra due privati a causa della superficialità con cui Ass. e Sindaco avevano trattato una problematica inerente la linea di confine. Ci sono molte probabilità che succeda ancora nei restanti due anni e mezzo che mancano alla conclusione del mandato. A meno che non vanno via prima accogliendo una mia preghiera per il bene di questo paesino da undici anni in decadenza continua.
Di seguito la lettera sottoscritta da oltre 60 cittadini al Sindaco.
 --------------------

Torino, il 21/09/2011


Egregio Sig. Sindaco
WALTER MOLINO
del Comune di Candiolo
Via Ugo Foscolo 4


Siamo dei cittadini di questo Comune e con la presente vorremmo sottoporre alcune questioni riguardanti l’area di Via Pio V angolo Via Carducci, Via Quasimodo, Via Ungaretti e tutte le vie circostanti in tale area.
Le domande sono le seguenti:
  • Come mai è stata alienata una parte dell’area di fronte alla casa d’accoglienza?
  • Come mai se il Comune aveva quest’intenzione non lo ha comunicato ai cittadini, visto che l’area in questione è un’area espropriata facente parte del P.E.E.P. e pertanto pagata da tutti, ma in particolar modo dal primo lotto di villette a schiera.
  • Le cooperative che hanno costruito il primo lotto, per un totale di 48 unità abitative, hanno ceduto quell’area al Comune dopo averla pagata, perché fosse utilizzata come area verde.
  • Quali sono le motivazioni che hanno favorito un solo cittadino?
  • In questi casi la normale prassi vorrebbe che dopo aver informato la cittadinanza e qualora ci fossero state più di una richiesta si sarebbe dovuta indire un’asta pubblica.
  • Come mai è stato dato il consenso a costruire una recinzione di tale portata per delimitare un’area verde? La cooperativa ha ceduto a suo tempo un'area al Comune perchè venisse adibita a verde pubblico; oggi avendo autorizzato la costruzione di un passo carraio evidentemente non rimarrà più tale.
  • Come è possibile che non ci sia un marciapiede per avere la continuità dei marciapiedi esistenti in via Pio V sia a destra che a sinistra?
  • Tutti gli abitanti e non solo che transitano in quell’area si ritrovano in mezzo alla strada con tutti i rischi possibili di incidenti con autovetture e ancor di più con camion che transitano in quella zona.
  • Questa situazione è diventata ancora più problematica da quando è stato aperto nella casa d’accoglienza un laboratorio medico da parte dell’ ASL di Nichelino(utilissimo alla cittadinanza) dove le persone che vanno a fare le analisi parcheggiano in Via Pio V rendendo più pericolosa la zona.
  • In questi casi se prima le persone avevano la possibilità di scansarsi salendo sull’area verde, adesso non hanno vie di fuga e potrebbero essere schiacciate contro la recinzione.
  • E’ stato valutato il problema della viabilità per garantire la sicurezza delle persone che transitano nella zona, anche perché uscendo da Via Ungaretti con un mezzo ci si trova la visuale coperta dal muro e dalla recinzione; inoltre i pedoni che arrivano da Via Carducci e svoltano a sinistra su Via Pio V, devono attraversare l’incrocio con la visuale totalmente coperta, perché manca un marciapiede di continuità. Costruendo il complesso di via Pio V ang. Via Carducci, negli anni 80 è stato costruito il marciapiede; ora nel 2010 si regredisce e interrompendo la continuità si costruiscono le recinzioni sulla strada.
  • E' stato valutato il problema della ridotta visibilità indotta dalla recinzione per chi si immette in auto da via Carducci in via Pio V e chi da via Ungaretti in via Pio V nel senso di marcia opposto.
  • Esiste un regolamento del Comune che prevede che le strade abbiano almeno un marciapiedi per senso di marcia, oppure si possono costruire recinzioni e strade senza marciapiedi, così come è successo nel caso in oggetto.
  • Decidendo di non costruire il marciapiede si è valutata la presenza (praticamente nulla) di attraversamenti pedonali nella zona Case di Accoglienza?
  • E’ stato valutato l’impatto paesaggistico e architettonico che una struttura di quel tipo avrebbe creato?
Restiamo in attesa di ricevere delle risposte in merito ai quesiti sopra citati, ma in particolar modo la costruzione di un marciapiede, cogliendo l’occasione per porgerLe distinti saluti

(seguono firme)

Nessun commento:

Posta un commento