sabato 19 marzo 2011

Il giornalino comunale: un altro esempio di spreco

A fine gennaio 2011 molti di Voi avete trovato nella Vostra cassetta delle lettere il giornalino del Comune di Candiolo ABC. Dico molti di Voi solo perchè io ad esempio non l'ho ricevuto. Niente di grave può succedere. Questo è il terzo numero inviato dall'attuale maggioranza da giugno 2009. ABC vuol sempre dire: Amministrare Bene Candiolo. Non entro nel merito del contenuto perchè ognuno di noi di certo si è fatto un'idea. Voglio solo raccontarsi ciò che il giornalino non riporta: quanti soldi della comunità candiolese si sprecano per pagarlo.


Si, perchè il giornalino lo paghiamo tutti quanti e questo anche se non siamo interessati al contenuto. Ha una tiratura di 2500 copie e non è distribuito gratuitamente, contrariamente a quanto è indicato nel sito del Comune di Candiolo.

Con determina n. 301 del 28 ottobre 2010 il responsabile del Servizio Area Amministrativa ha “affidato l'incarico per creazione, impaginazione, stampa e distribuzione del giornalino comunale rivolto alle famiglie candiolesi alla ditta Edit Service”.

L'offerta della ditta Edit Service con sede a Rubiana (!?) era stata ritenuta la più conveniente tra quelle delle otto ditte che avevano presentato offerte. Il Sindaco in risposta ad una specifica interpellanze nel CC del 3 marzo 2011 ha detto “la determinazione di incarico alla ditta Edit service per la fornitura, stampa e consegna dell’opuscolo alle famiglie di Candiolo è stata adottata con valutazione della economicità, congruità e convenienza per l’Ente a seguito di comparazione dei prezzi offerti da altre otto ditte interpellate, operanti nel settore.
Alle ditte è stato richiesto di presentare un preventivo per la fornitura dell’opuscolo confezionato, lo studio grafico e l'impaginazione.
L’offerta presentata dalla ditta EDIT Service, che prevedeva una proposta alternativa rispetto a quanto richiesto, è stata valutata conveniente. La somma di € 1300,00, IVA compresa, prevedeva anche la consegna dell’opuscolo al domicilio delle circa 2200 famiglie Candiolesi.”

La proposta alternativa a cui fa riferimento il Sindaco è la raccolta della pubblicità. In pratica quindi la ditta Edit Service ha proposto un prezzo per 2200 copie con IVA di € 1.300,00 con la possibilità di mettere all'interno del giornalino spazi pubblicitari pagati dai commercianti di Candiolo e/o dei paesi limitrofi. La determina non regolamenta la raccolta pubblicitaria. Il costo dello spazio pubblicitario, la dimensione ed il numero degli spazi resi disponibili e le modalità di presentazione dell'iniziativa ai commercianti è lasciato alla libera scelta della ditta. Non penso di sbagliare se dico che la ditta si è presentata ai commercianti come mandata dal Comune. Considerando una ventina di spazi a circa 100 euro ciascuno, la ditta oltre agli € 1.300,00 pagati dal Comune ha portato a casa un ulteriore guadagno di € 1.500,00/2.000,00 dalla pubblicità.

Ma le altre otto ditte, che avevano preparato il preventivo attenendosi correttamente alla richiesta del Comune che non prevedeva la pubblicità, erano state invitate a presentare nuova offerta con l'opzione pubblicità ? A quanto pare no. Come faccia il Sindaco ad essere certo che nessuna delle altre otto ditte con l'opzione pubblicità avrebbe presentato un'offerta ancora più vantaggiosa è un mistero.

Ad ottobre 2010 in previsione di una nuova edizione dell'utilissimo giornalino per gennaio 2011 in cui raccontare quanto Amministrata Bene è Candiolo, la responsabile del Servizio Area Amministrativa ha dato l'incarico con determina n. 303 alla ditta Edit Service di realizzare il giornale alle stesse condizioni e quindi ancora una volta utilizzando le sponsorizzazioni oltre agli € 1.300,00 pagati direttamente dal Comune. Ancora una volta senza nessun regolamento relativamente alle modalità di raccolta e dei costi di ogni singolo spazio.

L'11 novembre 2010 la minoranza presentava un'interpellanza in cui chiedeva tra le altre cose quali erano stati i criteri di assegnazione alla Edit Service e se la raccolta delle sponsorizzazioni era regolamenta ed in caso affermativo quali erano le regole.

A causa della rinuncia da parte di Edit Service di rifare il giornalino a causa di cessata attività, la responsabile di Servizio a seguito di nuova gara affidava con determina n. 378 del 13 dicembre 2010 il servizio per creazione, impaginazione, stampa e distribuzione alla ditta UP Comunication. In questo caso la comparazione delle offerte delle tre ditte che erano state interpellate prevedeva un preventivo senza pubblicità ed un preventivo con pubblicità.

La migliore offerta era stata quella della ditta UP Comunication che prevedeva per 2500 copie un costo senza pubblicità di € 1,378 (IVA inclusa) e di € 962 (IVA inclusa) con la pubblicità.

L'incarico alla ditta UP Comunication è stato dato con l'opzione pubblicità e quindi ad € 962,00. Questa determina dimostra che la precedente con i suoi € 1.300,00 non era la più economica, la più congrua e la più conveniente. Senza contare che in precedenza gli € 1.300,00 si riferivano a 2.200 copie.

Anche in questo caso, comunque, la raccolta pubblicitaria non è regolamentata. La ditta UP Comunicaton ha a disposizione massimo tre pagine con spazi pubblicitari di cui non si conosce la singola dimensione ed il costo richiesto ai commercianti candiolesi ed a quelli dei Comuni limitrofi.

Nel corso del CC del 3 marzo in occasione della discussione dell'interpellanza con oggetto il costo del giornalino abbiamo chiesto al Sindaco se ha idea di quanto incassa la ditta UP Comunication dai nostri commercianti e che cosa chiede ad ognuno di loro. La risposta è stata che il Comune quanto ciascun commerciante paga non interessa. A nostro parere l'incasso dalla sola pubblicità è sicuramente di molto superiore agli € 1.378,00 - € 962,00 = € 416,00 di differenza tra corrispettivo con e senza pubblicità di cui all'offerta di Up Comunication. Non sbagliamo molto nel pensare che la raccolta per la pubblicità da parte di UP Comunication possa essere di € 1.500,00/2.000,00. Come dire che secondo noi il Comune continua a sperperare i soldi dei contribuenti o i soldi dei commercianti. O l'uno o l'altro. Pagare il doppio per un servizio inutile è un esempio di cattivissima amministrazione.

Il Sindaco ci ha garantito, a conclusione della discussione dell'interpellanza prima citata, che “ la prossima edizione del giornalino non costerà nulla perché sarà finanziata solo con la pubblicità che verrà raccolta”. Meglio tardi che mai, intanto però hanno sperperato circa € 5.000,00 per un non sicuramente non indispensabile giornalino comunale. In nostro consiglio è sempre quello di mettere un tetto alla pubblicità raccolta ed al costo richiesto per spazio pubblicitario al singolo commerciante.

Ricordate durante la campagna elettorale ? La lista che aveva come candidato Sindaco il sig. Molino consigliava agli elettori di votarli per la loro esperienza in amministrazione. Anche per sprecare ci vuole esperienza e loro in questo senso sono dei campioni. Che importa tanto sono soldi dei cittadini.

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