giovedì 31 marzo 2011

Approvato in CC il Protocollo di Intesa tra Parrocchia e Comune per un brutto Oratorio

Poche ore fa il CC ha approvato la convezione per il nuovo Oratorio di cui all'articolo del 30 marzo 2011 dal titolo “Nuovo Oratorio: la convenzione proposta dalla maggioranza e dalla Parrocchia in CC”. E' stata votata con 12 voti a favore ed uno contrario: il mio. Naturalmente come ho sempre detto e scritto io voglio l'Oratorio, ma non quello che hanno condiviso Parroco e Sindaco. 



Sono stato accusato dall'assessore Melino e dal Sindaco di non raccontare le cose giuste e di aver remato contro questo progetto che tanto lustro darà al nostro paese. Ai miei racconti aggiungo i documenti, chiunque potrà farsi la propria idea. Nessuno è obbligato di pensarla come me ma nello stesso tempo nessuno può impedirmi di dire ciò che ritengo giusto. A me non interessa contrastare Melino e Molino. Non ho niente contro nessuno e soprattutto non penso di essere stata maleducato con nessuno a meno che, per qualcuno, chi ha una visione diversa sia maleducato. La vera maleducazione è interrompere continuamente un consigliere nei tempi e nei modi previsti dal regolamento di funzionamento del CC. 
Esprimere una visione diverse comporta ovviamente l'uso di concetti in contrasto con quanto detto e deciso da altri. Ammetto di avere stima solo per due o tre della maggioranza, ma questo non influenza il mio pensare. Il mio riferimento sono gli atti e non le singole persone.
Ritornando al nuovo Oratorio, la scelta di fare l'oratorio all'interno dell'area ex-Ariagel è del Sindaco Costanzo con la sua maggioranza nel 2005. Nella maggioranza che amministrava nel 2005 c'era anche il Sindaco Molino. L'area ex-Ariagel era un'area industriale acquistata da una società immobiliare come area industriale. La maggioranza di allora decise di trasformarla in area edificabile per destinare l'area a servizi prevista dal Piano Regolatore vigente per il nuovo Oratorio. La società immobiliare ha fatto un grande affare ed un grande Oratorio era nelle aspettative di tutti. L'amministrazione di allora invece di scorporare subito l'area a servizio da destinare al nuovo Oratorio lasciò che questo lo facessero le due imprese costruttrici. Evidentemente si è trattato di un errore di inesperienza. Così l'area da destinare al nuovo Oratorio che alla conclusione dei lavori le imprese costruttrici rilasceranno, nella sua interezza, (non meno di 3 anni) è composta da due fascette di terra tra le case, vicino alla ferrovia, in periferia, dall'altra parte rispetto a dove può crescere il paese e a fianco di un deposito di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali. 


Fatta questa premessa riporto di seguito il mio intervento in CC dove sono riportati i motivi perchè per me il 30 marzo 2011 è stato un brutto giorno per Candiolo e per i nostri ragazzi. E' stata approvata una brutta convenzione per un brutto Oratorio.


"L'area a servizi è così dissimmetrica che per permettere di fare dei campi di gioco è stato necessario chiedere la dismissione di un'altra striscia di terra alla Ditta Ambrogio. Per concedere quest'area la Ditta Ambrogio ha posto delle condizioni di servitù su tutta l'area del nuovo Oratorio.
Leggo la lettera agli atti che la ditta Ambrogio ha mandato al Comune di Candiolo (nota per il lettore: se si clicca sull'immagine due volte la stessa si ingrandisce poi tornate indietro utilizzare il tasto back del browser):

Come dire che l'area a servizi a partire dall'accesso di via Montpascal per tutta la sua lunghezza ha una servitù di passaggio con l'obbligo di non ostruire il passaggio di ogni eventuale mezzo di soccorso con barriere divisorie fisse e che lungo tutta parte adiacente ai campetti di basket e pallavolo la recinzione deve essere fatta con rete metallica e pali ed ancora che in caso di incendio o di merci di immediata pericolosità i vagoni vengono ricoverati nel tronchino adiacente l'Oratorio. Non bastava la ferrovia ed il deposito di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali, per non farci mancare niente abbiamo anche il tronchino in cui vengono ricoverati i vagoni con merce di immediata pericolosità. Immaginate il vostro bambino che gioca ed un pallone che vola più in alto della rete di recinzione: la palla è nel tronchino tra i vagoni ricoverati con merci di immediata pericolosità, in tutto a due passi della ferrovia. Questo non è l'Oratorio che io volevo e di cui io avevo fatto una bozza per il nostro Parroco nel 2005. Il mio Oratorio era nuovo, con un'ampia area giochi sempre a vista, lontano dai treni, dai tronchini e dal depositi di rifiuti speciali.

Questo è il vostro Oratorio: del Sindaco, della maggioranza e del Parroco con la sua commissione.

Sono indefinite le seguenti problematiche di indirizzo tecnico:
- capacità edificatoria dell'area a servizi destinata all'Oratorio;
- la cubatura edificabile sull'area S15;
- il numero dei locali da destinare al CISA.

Non si comprendono i motivi per cui dovrebbero essere versato il contributo di costruzione considerato che l'intervento edificatorio ricade nell'ipotesi di cui all'art. 17, comma 3, lettera c) del D.P.R. 380/01

Non si comprende perchè la Parrocchia debba comprare il Molino per 81.800,00 euro, considerato che l'Oratorio è una struttura per i cittadini candiolesi. Una maggioranza che ha a cuore tutti i giovani di Candiolo di qualunque età deve trovare il coraggio di rinunciare a 81.000,00 euro di entrata tagliando le tante spese inutili quali ad esempio un paio di Assessori, un Sindaco a tempo pieno, il giornale del Comune, straordinari, premi di produzione e contributi vari. Il nostro Parroco da due mesi ha già avviato la raccolta dei fondi per l'Oratorio. Niente da dire, purchè si consideri il valore di ogni singola donazione: quando si dona ci si priva di qualcosa e lo si fa nel massimo rispetto per la comunità. Dispiace pensare che questi soldi servono anche a coprire i tanti sprechi che questa maggioranza continua a fare.

Non si comprende perchè la Parrocchia debba costruire a sue spese dei locali per il CISA. L'Oratorio non può essere paragonato alla Casa di Accoglienza. L'Oratorio è un servizio per i cittadini candiolesi, la Casa di Accoglienza è un servizio per i non residenti. Per la Casa di Accoglienza aveva un senso identificare un uso per i residenti per consentire l'edificabilità in un'area destinata a servizi ed i locali ASL costruiti a spese della Parrocchia avevano proprio questa finalità. L'Oratorio è per i candiolesi non c'è alcuna necessità da parte della Parrocchia di pagare anche per la costruzione dei locali CISA. Questi dovrebbero essere pagati con un contributo da parte del Comune.

Spiace dirlo ma avete convenzionato una bruttura con una convenzione di pari livello."



La mia dichiarazione di voto è stata la seguente:
"Un Oratorio dura più di 100 anni e Candiolo per i prossimi 100 anni avrà un brutto Oratorio regalo di un Sindaco e di un Parroco che insieme stanno, a mio parere, sbagliando.
Non sono la Parrocchia e l'Amministrazione comunale ad essere d'accordo di costruire l'Oratorio sul terreno vicino alla ferrovia, vicino al tronchino, vicino al deposito di rifiuti speciali, con la stradina di servizio per la ditta Ambrogio, ma Parroco e maggioranza. Sono contrario ad una bruttura convenzionata con una convenzione di pari livello."

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